3 capitolo: "gli appunti"

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Elena aveva appena iniziato a leggere la pietra filosofale, fin da subito capì che quel libro era speciale, le stava piacendo tantissimo, si era subito affezionata a Harry, Ron e Hermione.
Ci stava però un personaggio che fin da subito le fece "tenerezza", lo nominava incompreso, ma non le dava troppa importanza, a mala pena ricordava il suo nome.
Era quasi passato un giorno ed era arrivata al dodicesimo capito.
"È la storia più incredibile che io abbia mai letto." Pensò  Elena con un sorriso stampato sul viso.
Arrivò a fine giornata al quattordicesimo, aveva già vissuto così tante avventure con i protagonisti, si era già affezionata tantissimo alla storia ed ai personaggi. Dal quel capito notò qualcosa: il padre di Elena aveva lasciato degli appunti scritti al lato di ogni pagina, era strano, prima non ci stava nulla, invece ora erano tantissimi  e non aveva idea del perché.
"Ron era più testardo", "Hermione non sapeva quel che faceva".
Erano questi il genere di appunti che ci stavano, come delle opinioni personali, come se li avesse conosciuti. Subito Elena pensò che erano stati scritti una volta finiti i libri e quindi aver conosciuto meglio i personaggi, ma era molto incuriosita da quelle frasi.
"Piton manca tanto a tutti noi", "Harry qui si che ti sbagliavi".
Più andava avanti più questi appunti la coinvolgevano ed era bello per Elena avere qualcosa di "vissuto" dal padre, con la sua scrittura, le sue opinioni e i libri che reputava "casa"
"Elena stasera viene nonna, quindi vedi di non leggere quel libro almeno per stasera."
"Va bene mamma, però posso chiedere qualcosa alla nonna su questi libri?"
"Come vuoi...Non penso sappia nulla"
Elena voleva chiedere qualcosa alla nonna essendo la madre di suo padre magari sapeva qualcosa.
19:30:
"Elena vai tu ad aprire?"
"Si ecco!"
"Ciao nonna! Come stai?"
"Ciao Tesoro, tutto ok, che buon profumo di...niente, tua madre non sta ancora cucinando vero?"
"No, pensava lo volessi fare tu."
In realtà non era vero, voleva solo difendere la madre, ma anche mangiare quello che cucinava la nonna. Elena e lei andavano d'accordo, era sempre dolce, la classica nonna che anche se vedi poco ti tratta come una figlia.
21:30:
"Grazie nonna era buonissimo!"
"Dovrei venire più spesso, sennò qui digiunate, vero Maria!"
La nonna chiamò la madre di Elena con un tono quasi ironico, Elena fece un sorrisino di approvazione.
Finita la cena Elena le di mettersi in camera con lei mentre la madre puliva e lavava i piatti.
"Senti nonna, io ho trovato questi libri di papà e mi chiedevo se..."
Lei la interruppe.
"Non aggiungere altro tesoro, purtroppo non so quasi nulla di quei libri, in realtà so solo che a fine estate di ormai... non so quanti anni fa, se li comprò, oppure li trovò da qualche parte.
"Ah..." Elena era delusa dalla risposta della nonna, nonostante se l'aspettasse.
"Mi dispiace molto Elena, forse leggendoli di più capirai perché fossero così importante per tuo padre."
Mentre diceva queste parole aveva gli occhi lucidi, non doveva essere facile neanche per lei non sapere cosa fosse successo al figlio. Si abbracciarono e rimasero cosi per un po'.
"Angela ti devo riportare a casa..."
La mamma chiamò la nonna per accompagnarla a casa, non le andava a quell'ora di farla tornare in taxi.
"Ciao nonna, grazie mille per tutto."
"Ciao amore, buonanotte e fammi sapere ok?"
Elena fece cenno di si con la testa e salutò anche la madre che in meno di un'ora avrebbe rivisto.
Ora era sola era il momento perfetto per leggere un po', cosi si mise sul divano con una tisana al limone, la sua preferita e inizió a leggere gli ultimi capitoli.

"Il mondo reale non fa per me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora