Capitolo 6

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Un settimana è passata e io ho tanta voglia di addormentarmi e non risvegliarmi almeno per i prossimi cent'anni. E' un'ottima prospettiva di vita, nessuna critica, preoccupazione o fallimento. Potrei seriamente prendere questa idea in considerazione. Dormire e basta, senza più pensieri o altro. Il sogno della mia vita in poche parole. Ma purtroppo non sono nelle favole, e la mia vita continua ad andare avanti anche se io mi fermo a riposare. Quindi meglio farmela piacere se non voglio vivere nello sconforto perenne, cosa che non combacerebbe per nulla con il mio carattere. Oggi ho la giornata libera, e vado da Alice e Mattia per tutto il pomeriggio. E dato che non vedo da un sacco di tempo la mia sorellina, andrò a prendere anche lei, così da passare un po' di tempo insieme e portare tutti e tre al parco. Mi sembra una buona idea, in fondo a quale bambino di questo infido mondo non piace andare al parco? Mi vesto velocemente ed esco di casa, con la perenne musica nelle orecchie, che oramai fa sempre da colonna sonora della mia vita, o meglio delle mie camminate. In poco tempo arrivo davanti all'appartamento che solo qualche settimana fa chiamavo casa, che consideravo il mio posto sicuro. Ma solo ora mi rendo conto di quanto mi stessi sbagliando, questo non è il mio luogo, è forse più paragonabile al mio inferno personale. Suono il campanello, e poco tempo dopo sento dei passi avvicinarsi alla porta che poi vedo aprirsi.

«Uh guarda chi si rivede, Margherita» dice Carlo con la sua voce fastidiosa.

Mi limito ad alzare gli occhi al cielo e a continuare a masticare la mia chewing-gum. Tengo apposta la bocca aperta sapendo quando gli dà fastidio il rumore che provoca. Arriccia il naso infastidito, ma rimanendo lì, fermo davanti a me, attendendo risposta e non invitandomi neanche ad entrare. All'improvviso sento la voce di mia mamma che gli domanda chi è.

«Oh vieni pure a vedere tu stessa» urla lui di rimando. Dopo pochi attimi lei arriva e vedo la sua sorpresa.

«Margherita» sussurra guardandomi con occhi quasi spalancati, come se fossero increduli, come se non riuscisse a credere che io possa essere davvero lì davanti a lei, come se fossi solo l'immaginazione della sua mente.

«Bene, ora che abbiamo constatato che ricordate il mio nome, sono venuta per chiederti se posso portare Iris a fare un giro» chiedo rivolgendomi direttamente a mia madre. Carlo ovviamente, che si crede il centro del mondo, prova ad aprire bocca ma lo fermo.

«Non sto parlando con te, megalomane» dico con disprezzo nello sguardo, cosa assolutamente ricambiata. Ma, come al solito, mia madre vede sempre e solo me e mi rimprovera. Stringo le mani in pugni, e serro la mascella cercando di non perdere la pazienza. Alla fine mi permette di prendere con me Iris.

«Vieni entra» dice mia madre gentilmente ma non mi sposto di un centimetro.

«Non ti hanno detto di non entrare mai in campo nemico? Quindi, aspetto qui da sola con molto piacere» e detto questo chiudo la porta lasciandomi sull'uscio.

Giuro che non sono una persona permalosa e orgogliosa. Nell'attesa guardo il cellulare e noto che la casa editrice mi ha risposto che leggerà il mio manoscritto. Faccio un salto, lasciandomi sfuggire un piccolo urletto di soddisfazione. Certo non mi hanno detto che lo pubblicheranno, ma già il fatto che lo leggano è un grande passo avanti. "Un piccolo passo per l'uomo un grande passo per l'umanità", penso ridendo ed è proprio in quel momento che una piccola chioma bionda mi corre incontro, stringendomi una gamba. La prendo in braccio riempiendola di baci, non sono mai molto affettuosa ma con la mia sorellina è tutta un'altra questione, lei è il mio punto debole.

«Ciao piccola pulce» dico incontrando i suoi occhi azzurri che sprizzano allegria da tutte le parti. Carlo inizia subito a farmi le raccomandazioni, come se non l'avessi mai portata da qualche parte.

«La sto solo portando al parco, quindi non ti preoccupare, nessuna navicella spaziale giungerà su di noi, e non verrà rapita dagli alieni» dico guardandolo con aria sfida.

Come un'illusioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora