Capitolo 21

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Appena cinque giorni fa Riccardo mi ha detto che la rimpatriata con i suoi compagni di classe sarà tra soli due giorni. Da quel momento non riesco a pensare ad altro, ma come ormai sono solita fare da molti anni, non condivido le mie preoccupazione sul fatto di non avere idea di come si debba comportare una fidanzata, con nessuno. Non ho mai avuto un vero ragazzo, certo qualcuno avrebbe voluto esserlo ma a me non è mai interessato impegnarmi in quel modo, non ne ho mai sentita la necessità. Ho sempre avuto i miei sogni, i miei amici e la mia famiglia e questo mi è sempre bastato, non ho mai percepito alcun tipo di vuoto, che fosse sentire il bisogno di un fidanzato nella mia vita. Così ho finito per impiegare ogni mia ora libera e non solo, dell’ultima settimana leggendo libri romantici, rivelatisi decisamente inutili, si sa che ogni scena è frutto della fervida fantasia dell’autore, così sono passata a internet, visitando così tanti siti da perdere il conto, senza trovare assolutamente niente di utile. Alla fine ho perso le speranze, improvviserò, non sono mai stata tanto brava a farlo ma ho fatto una promessa a un amico e non mi tirerò indietro solo perché nel campo della mia stranezza patologica rientra il fatto che se non ho la teoria di una determinata cosa, dopo non so neanche come comportarmi. 

Durante la lezione dell’ultima ora mi arriva un messaggio di Maya. Mi chiede di pranzare insieme. Il mio primo impulso è risponderle subito di sì ma poi sposto lo sguardo verso Federica che mi siede accanto e che sta stranamente seguendo la lezione, non posso di certo lasciarla da sola a pranzo. Così rispondo a Maya: “Yaya, non posso lasciare Federica da sola, magari vieni a pranzo con noi.” Vedo Maya che sta scrivendo, per un attimo esista ma poi la sua risposta fa brillare lo schermo: “Certo. Ci vediamo fuori dalla vostra università tra poco, a dopo.”

L’ultima volta che Federica ha conosciuto un mio amico non è decisamente andata bene, speriamo che con Maya sia diverso, sono talmente abituata a mettere ironia e sarcasmo in ogni cosa che lo faccio persino nei miei pensieri. E’ palese che la conoscenza tra Stefano e Federica sarà diversa da quella tra Federica e Maya, non possono essere paragonate le due situazioni ma ridacchio lo stesso al ricordo di quella serata, rimproverandomi subito dopo per aver ironizzato su quell’episodio, non è stato carino da parte mia, lo so. Informo Federica che Maya verrà a pranzo con noi e lei ne è subito felicissima, il suo carattere solare e aperto necessita di avere rapporti con sconosciuti ogni tanto, Federica dice che parlare con persone differenti contribuisce a formare la sua esperienza e lei pensa sia davvero importante, una volta mi ha detto che per questo aspetto è sicuramente d’accordo con Machiavelli. E’ anche per questo che studia lettere, certo gli autori antichi la affascinano e come non potrebbero mi chiedo, ma non mi dilungherò a pensarci, eppure lei è certa che la storia si ripeta, che questi autori, pur essendo soltanto esseri umani possano insegnare alle persone a vivere, più di chiunque altro. Anche Maya è estroversa, certo, non posso definirla timida ma in un modo diverso rispetto a Federica, penso sarebbe in ogni caso difficile vivere come Fede, è probabilmente la persona più positiva che conosca.

Maya ci aspetta dall’altra parte della strada, ci saluta da lontano. La raggiungiamo e dopo aver fatto le presentazioni di prassi ci dirigiamo verso un bar per mangiare qualcosa. Chiacchieriamo delle nostre vite tranquillamente e sia Maya che Federica sembrano a proprio agio a parlare l’una con l’altra, sono molto felice di questo. A un certo punto Maya tira fuori un argomento che è tutta la settimana che aspetto ma per un attimo mi ero illusa che non ne avrebbe parlato nessuno.

«Meg, sabato veniamo da voi? Fede, potresti venire anche tu, che ne pensi?» ecco la domanda di cui avevo paura. Io e i miei amici ci vediamo spesso, al momento nessuno di noi ha una relazione quindi decisamente molto più di altri periodi e io ne sono assolutamente felice, non potrei desiderare altro ma a dire la verità speravo che questa settimana avremmo saltato, devo andare a quella cena con Riccardo e ovviamente non l’ho detto a nessuno e speravo di evitare di trovare una stupida scusa per non uscire con loro. E’ ancora più difficile adesso che vivo con Stefano declinare gli inviti e trovare scuse.

Come un'illusioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora