Kuroo Tetsuro, credo che questa sarà l'ultima lettera che ti scriverò.
Oggi non è una data da ricordare, perciò non la riporterò sulla busta, nella speranza che tu possa dimenticartene. Non odiarmi per ciò che ti ho nascosto, per favore non odiare il Kenma a cui hai voluto bene, lui non c'entra nulla, sono io la ragione per cui soffrirai, solo il Kenma di questa lettera ne è colpevole.
Ieri ho scoperto che non ho più molto tempo e quindi il mio trasferimento dovrà avvenire prima del previsto, quando ti ho detto che me ne sarei andato tra cinque giorni hai reagito in modo inaspettato.
Non credevo che l'ultimo giorno disponibile per vederti sorridere l'avrei sprecato in questo modo, avrei voluto vedere un tuo ultimo sorriso, così da poter chiudere gli occhi con un pensiero felice.
Kuroo, tu eri il mio pensiero felice, dove è il tuo sorriso ora?
Kuroo, ora ti dirò una cosa che non ho mai detto ad alta voce, sei l'unico a cui lo direi, non perché provo qualcosa nei tuoi confronti, ma perché sei l'unico che si merita la verità da parte mia... Kuroo, io non voglio morire.
Ti sembrerà assurdo che io non l'abbia mai detto, ma dal giorno in cui ho scoperto di essere malato fino ad ora non ho mai detto questa frase, forse perché non volevo rattristare mia madre, o forse perché mi stavo illudendo che non fosse vero che stessi morendo.
Kuroo, ti dispiacerebbe vivere per me?
Ti ricordi la stella cadente che ti avevo lasciato per esprimere il desiderio? L'hai già usata? Vorrei chiederti di non sprecarlo per me. Ora che hai scoperto le mie condizioni, non chiedere alla stella di salvarmi, non sprecare il desiderio, chiedi qualcosa che si possa realizzare.
Da quella notte ho smesso di guardare il cielo in cerca di stelle cadenti, lo sai perché? Perché ho realizzato che tu fossi la mia stella e che non avevo bisogno di sollevare il viso per esprimere un desiderio, mi bastava guardare i tuoi occhi che si illuminavano vedendomi, le stelle che vedevo nel tuo sguardo erano le più belle che potessi scorgere. Kuroo, tu sei sempre stato il mio più grande desiderio.
Ho paura di svanire nel nulla, Kuroo. Non mi perdere nel vasto cielo. Una volta che me ne sarò andato, alza il viso, io sarò lì, io sarò la stella cadente che esprimerà il tuo desiderio, proprio come tu lo sei stato durante tutta la mia vita.
Mi prometti che sarai felice? Me lo puoi promettere, Kuroo?
Non so più che scrivere in questa lettera, ma non voglio lasciar cadere la penna, non voglio che queste siano le mie ultime parole, vorrei poter continuare all'infinito, ma i fogli finiranno e l'inchiostro si esaurirà.
Lascia che ti dica ancora una cosa, qualcosa che non ho mai detto esplicitamente, te l'ho lasciato intendere, ma non avrò altre occasioni per dirtelo.
Kuroo Tetsuro, io ti amo.
Ti amo quando ridi esageratamente,
ti amo quando fai punto grazie a una mia alzata,
ti amo quando mi chiami gattino,
ti amo quando al ritiro mi dai il tuo cuscino così che possa averne due io,
ti amo quando ti preoccupi che io mangi,
ti amo perché non ho motivo per non farlo,
ti amo.
Kenma Kozume
Una sola firma, cinque lettere e solo una era firmata e solo una riportava impresse sulla carta le parole ti amo. Quella era in assoluto l'ultima lettera di kenma, Kuroo lo avrebbe capito anche se l'avesse letta per prima, si vedeva dalle macchioline che contornavano le frasi, segno che il biondo aveva pianto nel scriverla, dalle parole usate, dirette, senza troppi fronzoli, come se Kenma avesse saputo che quella era la sua ultima possibilità per parlare a Kuroo e dirgli ciò che provava.
Riprendere aria dopo aver finito di leggere quella lettera fu straziante per il corvino, che avrebbe voluto fare qualsiasi altra cosa piuttosto che continuare a vivere.
Si morse il labbro inferiore finché la bocca non venne invasa dal sapore pungente di ferro, quel sapore e odore che lui odiava, ecco cosa erano i ricordi per lui, sangue scarlatto che gli annebbiava la mente. Non voleva ricordare non voleva soffrire, non voleva piangere, non voleva vivere, no senza quel suo amico al suo fianco.
Possibile che fosse servita la morte per spingere il biondo a confessargli i propri sentimenti?
Scosse la testa violentemente, guardò con rabbia la scatola contenente le altre quattro lettere e la scaraventò sul pavimento, dandole poi un calcio violento per mandarla lontano da lui.
Si guardò dietro, come se alle sue spalle sarebbe potuto apparire Kenma. Con sua grande sofferenza Kenma non c'era e non ci sarebbe più stato.
Si voltò completamente, girando l'intero corpo verso il corridoio che portava alla porta di casa. Lui doveva sapere la verità, doveva sapere che male aveva afflitto il suo amico in quell'ultimo periodo, o semplicemente aveva bisogno di sentirsi dire da qualcun altro che quella era la più pura verità, qualcuno che non avrebbe potuto mentirgli e, siccome la persona in assoluto che mai gli avrebbe dovuto mentire era stata la prima ad averlo fatto, decise che c'era solo un'altra persona così vicina a Kenma da poter sapere ciò che era passato nella mente del biondo.
Piegò la lettera e se la mise in tasca, quella testimonianza di ciò che lo stava facendo soffrire terribilmente se la volle portare dietro nella sua corsa contro il tempo. Nessuno aveva detto che lui era in ritardo per mostrare un'ultima volta il suo sorriso al suo amico, solo quella stupida lettera l'aveva detto, nessuna voce reale però si era permessa di dirgli che ormai era troppo tardi.
Non afferrò nemmeno la giacca appesa all'attaccapanni all'ingresso, uscì con solo la felpa sapendo che la corsa lo avrebbe riscaldato, o semplicemente non volendo perdere ulteriore tempo prezioso.
Si chiuse la porta di casa alle spalle e, in quel momento, si maledisse per aver cambiato abitazione ed esser andato a vivere più distante da Kenma, ben venti minuti in più di strada da dover percorrere, minuti che lui avrebbe fatto diventare secondi.
Lui non era il tipo da poter perdere una corsa contro il tempo, o così credeva.
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Una sola firma
FanficKenma nel corso della sua vita ha scritto cinque lettere a Kuroo. Ogni volta che i suoi sentimenti diventavano rumorosi nella mente, li portava per iscritto senza però consegnare mai la lettera al suo migliore amico... in qualche modo, queste letter...