-4- le amicizie non durano

1.9K 178 281
                                    

Dormire non era il suo forte, continuava a rigirarsi nel letto, le lenzuola prima gli davano fastidio e un attimo dopo invece cercava di immergercisi il più possibile. Non trovava pace, continuava a rigirarsi e a calciare il materasso sotto di lui. Kenma aveva la testa piena di pensieri e la mente, sempre a lavoro, non lo lasciava in pace un attimo.

-e se Yaku avesse ragione?-

Si girò verso la parete alla quale aderiva il letto a una piazza e mezzo. Quel letto che aveva condiviso migliaia di volte con il corvino sin da quando erano piccoli. Spesso, durante le notti aveva preso a calci il maggiore, sempre involontariamente, ma mai si era sentito in colpa.

-se potessi renderlo felice anche io?-

Si portò il lenzuolo fin sopra la testa e aprì gli occhi, constatando di non poter vedere nulla. Era una cosa che lui faceva sin da piccolo, non riusciva a capacitarsi di come fosse possibile non poter vedere nulla, esattamente come quando si tengono gli occhi chiusi. Eppure, Kuroo glielo aveva spiegato decine di volte, lo aveva coperto con il lenzuolo, proprio come in quel momento stava facendo da solo, e l'aveva invitato ad alzare le palpebre, dimostrandogli che non vedeva nulla nonostante stesse con gli occhi aperti.

-niente, non vedo nulla- pensò scoprendosi la testa e ricominciando a respirare l'aria più fresca.

[...]

Passò un mese e Kuroo sembrava vivere la storia d'amore più bella del secolo. Andava in giro per la scuola con la mano intrecciata con quella più minuta di Yuno, ridevano all'unisono, si imboccavano a mensa, si facevano le carezze in corridoio, tutte cose che Kenma aveva sempre classificato come nauseanti.

Sbuffò proprio passando davanti alla coppia. Si erano messi in una posizione a dir poco scomoda, ma altrettanto strategica, proprio vicino alla porta del bagno, così che lui non potesse non notarli. Li superò voltandosi dall'altra parte, ma non fece in tempo a rifugiarsi nel bagno che il maggiore gli afferrò il braccio e lo tirò indietro.

"non si saluta più, gattino?" chiese mentre il risolino della ragazza faceva contorcere lo stomaco del biondo.

Kenma roteò gli occhi e sbuffò una seconda volta. Provò a liberarsi della presa del corvino, ma quello lo teneva ben saldo, sapendo come lui potesse scivolare facilmente via da ogni genere di presa, proprio come un felino.

"allora?" continuò Kuroo avvicinando il viso a quello del minore. Spesso faceva quel movimento per incentivare il biondo a parlare, ma stavolta non sembrò funzionare. Con uno strattone più forte Kenma riuscì a liberarsi, lanciò un'occhiataccia a Yuno e si andò a chiudere in bagno, sapendo che il suo comportamento era da bambino, ma fregandosene altamente.

Passarono un altro paio di settimane e il rapporto tra i due ragazzi, capitano e alzatore, sembrava non migliorare, anzi forse peggiorava addirittura.

In campo Kenma evitava di alzare la palla a Kuroo e di conseguenza lo faceva arrabbiare. Non sembrava importargli però di ciò che pensava il corvino.

Un giorno, per una ricezione sbagliata, Kenma dovette correre dal lato opposto del campo, inciampò e cadde rotolando fino a superare la linea di fondo campo. Venne circondato all'istante da tutti i suoi compagni di squadra, tutti tranne il capitano che, nonostante stesse controllando la situazione con occhio attento, non osava avvicinarsi a lui.

A Kenma quel particolare diede parecchio fastidio, sbuffò rumorosamente e chiese di poter uscire e finire lì la partita di allenamento. Si ritrovò fuori, il sole era alto e riscaldava tutto l'ambiente, gli ultimi petali presenti svolazzavano intorno e i frutti sembravano maturare a vista d'occhio.

"credo tu stia esagerando" il tono severo di Kuroo lo fece sussultare, ma non si voltò, semplicemente scrollò le spalle e lo ignorò.

"dimmi per quale motivo abbiamo smesso di essere amici, è perché non passo più abbastanza tempo con te? È perché a mensa non mangio più con te? È per..."

"non c'è alcun motivo, Kuroo"

"allora dimmi, perché non siamo più amici?"

"le amicizie non durano per sempre, quella è una favola da bambini, dovresti saperlo"

Kenma incrociò le braccia, ma non si voltò a guardare il maggiore, preferiva rimanere con lo sguardo alto, nonostante per lui fossero più luminosi gli occhi del corvino rispetto al sole stesso.

"non dire cazzate, Kenma. La nostra amicizia non può finire. Noi siamo destinati a ridere insieme anche quando ci rincontreremo dopo la morte. Questo per dire che passeremo tutta la vita vicini, talmente tanto che anche una volta morti non potranno separarci"

Kenma sussultò una seconda volta, sentì dei brividi pervaderlo e farlo tremare. Davvero Kuroo pensava una cosa del genere? Pensava di poter essere suo amico per il resto della vita? Ma lui non voleva quello, o meglio, non gli bastava.

"Kuroo, io mi trasferisco" disse tutto d'un fiato.

"ah, si? E dove?" chiese ingenuamente il maggiore avvicinandosi al biondo e cercando di guardarlo negli occhi.

Kenma si girò di poco, sfuggì dallo sguardo curioso dell'altro e riprese a parlare.

"lontano, in un altro stato, anzi continente. Me ne vado, finirò altrove il liceo, cambio vita, Kuroo"

Il corvino si pietrificò, non seppe come rispondere o se credergli, sperava fosse solo uno scherzo, ma non lo era. I giorni successivi, Kenma continuò a esporgli le sue idee su come vivere lontano, su che lavoro cercare e cosa studiare all'estero. Kenma sapeva l'inglese grazie ai videogiochi, avrebbe potuto benissimo ambientarsi, ma Kuroo non poteva accettarlo.

"mi dispiace, Kuroo, ma ho preso la mia decisione" disse secco Kenma chiudendo la porta in faccia al corvino che era andato a trovarlo a casa per chiedere chiarimenti. Lui non voleva dare ulteriori spiegazioni, sarebbe stato solo troppo doloroso.

Dal giorno in cui aveva rivelato i propri piani al maggiore, Kenma cominciò a mangiare di meno, forse si sentiva in colpa per come stesse trattando quel suo fidato amico, ma non poteva fare altrimenti, lui doveva continuare sulla sua strada, sapeva di star facendo la scelta giusta, anche se leggermente egoista.

Una sola firmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora