Una rosa sboccia tra il sangue

19 1 0
                                    

Capitolo fantasma

STORYTELLER'S POV

La pioggia si abbatteva in maniera violenta sulle mura e sulle finestre del castello di Kajiri. L'enorme cortile era completamente vuoto ed ognuno si era rintanato nella propria casa in modo da stare con la propria famiglia. I Vampiri erano radicalmente cambiati da quel giorno assumendo tratti molto più umani.

-Quindi Connor Mortem era mio padre?-

Chiesi spaesata mentre Lorenzo e mia madre Harriet mi osservavano con occhi ricolmi di rimorsi. Il fuoco del camino che si trovava nella sala centrale, dove eravamo noi, ci scaldava ed illuminava i nostri visi. Alzai leggermente lo sguardo portandolo ad incrociare quello di mia madre nell'attesa di una risposta.

-Si Eris, quello era tuo padre...-

Disse con voce triste per poi spostare i suoi occhi in direzione del viso di Lorenzo lanciandogli qualche sguardo minaccioso. Mia madre non voleva che il Mago mi concedesse di utilizzare quegli incantesimi alla mia età, cosa che lui decise di ignorare istruendomi al mondo della magia, dandomi lezioni nuove quasi ogni giorno.

-Dovevi sapere Eris, ora che hai visto tutto sai che grande uomo è stato tuo padre!-

Rispose il Mago cercando di tenere gli occhi fissi su di me e di non incrociare quelli minacciosi di mia madre. Un piccolo sorriso comparve sul mio volto. Infondo Lorenzo aveva ragione, nei miei dodici anni di vita avevo sempre desiderato sapere chi fosse mio padre e perché tutti avevano un ricordo così amorevole nei suoi confronti.

Ora finalmente sapevo tutto. Grazie all'incantesimo di Lorenzo avevo potuto sentire le sensazioni che mia madre, Connor, lui e Jacob avevano provato durante la storia che avevano vissuto. Avevo potuto conoscere i miei nonni. Insomma, grazie a quella magia era come se io fossi stata lì con loro.

-Si e ti ringrazio zio Lorenzo!-

Dissi mentre una piccola risata fuoriusciva dolcemente dalle mie labbra. Mia madre alla mia risposta si girò e sorrise. In cuor suo voleva che io sapessi chi fosse mio padre ma allo stesso tempo non voleva farmi provare tutto il sentimento d'odio che governava prima sul pianeta.

-Ma ho un'altra domanda per voi..-

Dissi lasciando che il sorriso rimanesse sul mio volto mentre passavo gli sguardi in direzione della mia famiglia. Mi alzai dal pavimento sul quale mi ero seduta in precedenza e sistemai la frangia bianca che stava ostacolando la mia vista per poi procedere finalmente all'unico dubbio che ancora permaneva nella mia testa.

-Io so benissimo che non serve più utilizzare la forza dato che tra le razze regna la pace ma io vorrei sapere quello che sono, papà riusciva a trasformarsi in un lupo! Io so solo che posso utilizzare la magia grazie a zio Lorenzo ma...-

Presi una piccola pausa prima di procedere con la mia domanda. Avanzai con piccoli passi nella loro direzione e quando fui abbastanza vicina poggiai il capo sulla spalla di mia madre, seduta su una poltrona rossa, per cercare di coccolarla e di farmi dare la risposta che cercavo nonostante sapessi che lei non ne aveva alcuna intenzione.

-...dato che mio padre era un Lycan e tu una Vampira, io in cosa posso trasformarmi?-

Mia madre prese un lungo sospiro portando le sue braccia attorno al mio corpo per poi unirle in un caloroso abbraccio. Vidi il volto di Lorenzo molto pensieroso e questo di certo non era un buon segno. La sua mano mi passò tra i capelli come per cercare di tranquillizzarmi per poi rispondere:

-Se vuoi la verità né io né Lorenzo ne abbiamo idea. Quando sarai pronta ti trasformerai da sola e lo scoprirai!-

Il suo sorriso celava in maniera maestosa la sua preoccupazione. Sapevo benissimo che per trasformarsi c'era bisogno di un duro allenamento e solo allo stremo delle forze le persone potevano accedere alla loro trasformazione ma mia madre non mi permetteva di farlo.

Mi staccai dal suo abbraccio comunque soddisfatta dalle loro risposte e da quello che avevo appreso in quella serata. Conoscere mio padre, l'eroe dei Lycan, non aveva prezzo. Alzai la mano verso il tetto della stanza lasciando che un enorme sorriso inondasse la mia faccia:

-IO SCRIVERO' TUTTO CIO' CHE HO VISTO ED UN GIORNO SUPERERO' TUTTI VOI. DIVENTERO' LA GUERRIERA PIU' POTENTE DI TUTTA JURAS!-

-Su questo non c'è dubbio piccola Eris, hai me e Lorenzo a guidarti!-

Si pronunciò Alpha con tono ironico, era stata incredibilmente silenziosa per tutto il tempo del racconto, facendoci scoppiare a ridere come suo solito. Subito dopo corsi via, ero decisa a scrivere il libro che poi tu avresti letto. 

Tutti devono sapere dell'esistenza di Lorenzo, un grande uomo e un grande Mago che è stato cacciato dalla sua terra a causa di un piano più grande di lui ad opera di Medea.

Tutti devono sapere dell'esistenza di mia madre Harriet Langdon e del suo amore con Connor Mortem, due grandi guerrieri uniti da un sentimento sincero che riusciva ad abbattere la barriera imposta dalle razze che divideva l'intero pianeta.

Tutti devono sapere dell'esistenza di Jacob Vampelt, è giusto raccontare anche ciò che lui ha vissuto, nonostante le sue atrocità dovete sapere cosa hanno affrontato i miei genitori per permettermi di crescere in un'era pacifica.

Questi nomi rimarranno impressi nella leggenda, tramandati di generazione in generazione proprio come fu per Nyaslo, Medea ed Haytham. Saranno protagonisti di canti, libri e odi in loro onore per cui, adesso che sai la verità sulla vicenda ti prego, ovunque tu sia, di proteggere sempre la pace e di ricordarti che essa è il bene più prezioso.

Fine

Una battaglia solitaria (Completata&Corretta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora