Capitolo 4
STORYTELLER'S POV
L'aria che si respirava era intrisa dall'odore del sangue e la tensione rendeva densa l'atmosfera. In quegli attimi era come se tutto si fosse fermato. Jacob si avvicinò ad Harriet, si morse il polso con i suoi canini lacerandosi la carne per poi avvicinarlo alle labbra della ragazza facendole bere il sangue dalla ferita che si era autoinflitto.
La vampira svenì, ora era solo questione di tempo prima che si riprendesse grazie al sangue offertogli dal marito. Connor guardò la scena quasi disgustato, infondo era pur sempre un Lycan e non poteva di certo capire né apprezzare le pratiche dei vampiri. I due ragazzi si girarono allo stesso momento fissando il loro nuovo nemico.
Quest'ultimo aveva ancora le catene ai polsi. Aveva una tunica addosso, lercia e squarciata, probabilmente impostagli dai vampiri dato che era a tutti gli effetti un loro prigioniero, la sua chioma castana era totalmente spettinata a causa del sudore ed i suoi occhi del medesimo colore non si staccavano un attimo dai suoi avversari.
Connor sfoderò la sua spada ancora intrisa del sangue di Cristopher. Jacob si girò e fece intuire dal suo sguardo la miriade di dubbi che aveva. Non solo non conoscevano la forza del mago ma Connor era anche a pezzi, non avrebbe retto quel combattimento. A quel punto con un solo movimento del polso, il mago, riuscì a colpire Jacob spezzandogli il collo.
Connor rimase a bocca aperta, era rimasto da solo in quelle condizioni e rimase a guardare il corpo del fratello che si accasciava al terreno. A quel punto si girò e puntò la spada verso il mago gridandogli:
-HAI FIRMATO LA TUA CONDANNA A MORTE MAGHETTO!-
L'avversario però non sembrava essere minimamente scalfito dalla minaccia che gli aveva appena mosso il Lycan e solamente stringendo la sua mano sinistra lanciò un incantesimo contro il suo avversario. Anche trovandosi a metri di distanza da Connor era come se gli stesse stritolando la gamba già ferita costringendo il ragazzo a inginocchiarsi al terreno in preda alle sua grida di dolore. Riaprì la mano lasciando andare la gamba del Lycan per poi dirgli con estrema calma:
-Chiamami pure Lorenzo e giuro, non riuscirete a catturarmi di nuovo.-
Il mago pensava che fossero degli emissari di qualche suo nemico arrivati per riconsegnarlo ai vampiri e quindi stava combattendo per difendersi. Connor riuscì a capire che non erano nemici solo a quel punto ma ormai, era troppo tardi per evitare lo scontro che, se combattuto, avrebbe portato il Lycan a morte certa.
LORENZO'S POV
Stavo infliggendo dolore a quei tre ragazzi solo per un mio presentimento, solo perché pensavo che potessero riportarmi al servizio di quei maledetti vampiri. Infondo non stavo mica commettendo un crimine, mi stavo semplicemente tutelando dopo tutto quello che avevo passato.
Io sono un mago, abbandonato dai genitori e cresciuto sempre da solo fino a quando non ho trovato Alpha, la mia fedele bacchetta. L'ordine dei maghi aveva ormai bandito l'uso di oggetti imponendo come legge a tutti di utilizzare solo il proprio corpo per trasmettere e lanciare magie. Ero sicuro che c'erano infiltrati in quel congresso probabilmente mandati dai vampiri che ormai erano sempre più influenti nel mondo magico.
Ovviamente non abbandonai la mia bacchetta, lei è stata l'unica che mi è stata davvero vicino. Mi parla e mi protegge sempre ed ora, a causa di queste catene non potevo richiamarla a me. I maghi mi scoprirono e mi bandirono dal loro mondo che però era sempre più in balia dei vampiri. Non potevo lasciar morire persone del mio popolo a causa dell'incoscienza di qualche mago superiore.
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Una battaglia solitaria (Completata&Corretta)
FantastikJuras, pianeta abitato da Lycan, Vampiri e Maghi che si scontrano tra di loro in guerre sanguinolente, assaliti dall'odio. Un vecchio manoscritto che narra una delle più grandi battaglie protagoniste di quel pianeta è finalmente venuto alla luce. La...