HARRY POV
Mi abbandonai sul letto dopo quella estenuante giornata, anche se a pensarci bene tutte le giornate erano state sfiancanti, seppure non facevo un cazzo, non mi sforzavo nemmeno di portare i libri, però c'era da mettere in conto anche il fatto che avevo dolore all'addome 24/24h...
Al contrario di quel piccoletto che invece veniva a scuola sempre tutto attrezzato, non si sa come faceva, probabilmente si era pure fatto i muscoli a forza di trasportare tutto quel peso ogni mattina.
Lanciai il telefono sul letto e mi misi a fissare il vuoto, mi guardai un po' intorno, non ricordo nemmeno io il perchè.
Capitava spesso che rimanevo le ore a guardare un punto fisso, era come se passassi in uno stato di trans totale, non pensavo a niente, in quei momenti mi sentivo vuoto.
Mi sentivo spesso in quel modo: sbagliato, ingrato, senza uno scopo nella vita, inutile...vuoto...
Le mura della stanza erano state dipinte di un verde acqua chiarissimo e alcune delle pareti erano coperte da poster di attrici e cantanti che non seguivo più ormai da decadi, come Taylor Swift e Jennifer Aniston.
Il letto era da una piazza e mezza ed era proprio al centro della stanza, davanti c'era la scrivania che era praticamente nuova, la usavo giusto quando avevo da fare qualche tavola all'ultimo secondo.
Mancavano ancora due ore all'appuntamento in plalestra con il piccoletto, avrei potuto fare i compiti, per il giorno dopo c'era da fare matematica, scienze, filosofia...
Ma preferii rimanere sdraiato in camera a guardare "The Office" tutto il tempo, come al solito.
Due ore ormai erano passate e parecchio in fretta.
-Cazzo Cazzo Cazzo sono in ritardissimo, merda-
Presi al volo una tuta grigia, mi infilai una canottiera bianca trovata a caso sulla pila di vestiti sopra la sedia della scrivania, afferrai le chiavi, il telefono e le cuffiette, attraversai il corridoio di casa che manco Flash, salutai mamma frettolosamente e corsi fuori.
Feci tutta la strada correndo, non era lontanissmo ma nemmeno troppo vicino.
Arrivai che non avevo più fiato, vidi il piccoletto appoggiato all'uscio dell'ingresso della palestra, si era messo una tuta nera con una maglietta dei The Fray blu, teneva come sempre la testa bassa con lo sguardo fisso sul telefono.-Ancora con quel coso sta, glielo frullo se non la smette- pensai avvicinandomi a lui sbuffando, mi affacciai per vedere se aveva almeno lo schermo acceso, stava su whatsapp.
"Ehilà, terra chiama Tomlinson..."
Dissi sventolandogli la mano davanti la faccia.Lui alzò lo sguardo sgranando gli occhi, quel blu mi travolse di nuovo ma cercai di ignorarlo.
"Oh hey ciao! Scusa non ti avevo visto..." disse riabbassando di nuovo lo sguardo
"Ce credo stai sempre co quer coso, un giorno de questi te o' frullo giuro" dissi io ridacchiando.Alzò lo sguardo, mise il telefono in tasca e poi mi sorrise un po' sconfitto.
"Dai entriamo" Lo incitai io dandogli una pacca sulla spalla.
Entrammo nella palestra, era molto grande, aveva due piani, il secondo era attrezzato per i pesi e per i tapiroulan ed il primo invece era dedicato unicamente alla box con tanto di ring, gare e combattimenti, la cosa che rendeva tutto più bello era il fatto che era anche tutto legale, persino i combattimenti, figo no?
Lo vidi di sfuggita che si guardava attorno con la bocca aperta e gli occhi sgranati.
"Per di qua" lo guidai verso gli armadietti che si trovavano negli spogliatoi.
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Larry Stylinson - Under the lights of Rome
FanfictionUn nuovo compagno di classe, timido, insicuro, sensibile, che si rivelerà una nuova e inaspettata svolta nella vita di Harry Styles, un semplice ragazzo di Roma che cerca solo di vivere la sua vita da etero, ma con scarsi risultati.