"Minchia..."

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"Alexa play Royal Deluxe."

Alla fine si era fatto molto tardi ed eravamo entrambi stanchi così decidemmo di andare a casa di Lou, avrei passato la notte da lui e il giorno dopo ci eravamo messi d'accordo che non saremmo andati a scuola, lo scrissi anche a  Zayn chiedendogli di avvisare anche Horan, alla fine accettarono, così ci saremmo organizzati per bene per il piano:
"Fanculizzare Gabriel" con mio grande stupore fu il piccoletto a decidere il nome del piano.

"Mamma dorme quindi fai piano, non mi va di svegliarla" sussurrò il liscio girando la chiave nella serratura della porta di casa sua.

Sulle pareti dominava il colore blu e tutti i mobili erano in legno di quercia, si trattavano bene insomma.

Appena entrati si estendeva un grande salone composto da un divano a penisola bianco, una TV da ottanta pollici almeno e un tavolo in vetro con le gambe di legno che si intonava perfettamente con l'eleganza della casa.

Al salone poi si accompagnava a destra la cucina, a sinistra un corridoio che portava alle camere e probabilmente al bagno, in più disponevano anche di un grande terrazzo sempre collegato con il salone da una porta finestra.

"Minchia..." esrodii io dopo aver scrutato per bene la casa. Mi prese la mano intrecciando le nostre dita costringendomi a seguirlo attraverso il corridoio. "Lou siamo fradici..." mugolai io accorgendomi di tutta l'acqua che stavo perdendo dalle scarpe.

Pensavo mi stesse per portare in camera sua invece ci portò in bagno dove chiuse la porta a chiave, per poi accendere la luce che mostrò chiaramente i nostri corpi zuppi dalla testa ai piedi.

"Spogliati." ordinò. Senza obiettare feci come aveva oridnato. Lanciò le scarpe da una parte insieme ai calzini senza staccare i suoi occhi affamati dal mio corpo.

Cominciò lui a sfilarsi la felpa che gli avevo prestato, la lanciò nella vasca accanto a me rimanendo solo con la mia vecchia maglietta azzurra che essendo fradicia, gli aderiva perfettamente alla pelle e agli addominali, contornandogli perfettamente la vita stretta e liscia.

-Cazzo.- sentii il mio battito accelerare e tamburellarmi nelle orecchie mentre il bagno cominciò a diventare stranamente più caldo di prima, soprattutto quando si siflò la maglietta facendogli fare la fine della felpa.

Rimase a petto nudo, quei lividi quei dannatissimi lividi, lo rendevano solo più sexy, si stava per slacciare anche i jeans quando alzò lo sguardo malandrino su di me.

"Che fai lì impalato... spogliati." solo in quel momento mi resi conto di essere rimasto tutto il tempo a fissarlo con la bocca aperta e con la salivazione in aumento, senza fare niente.

"Ah, si cazzo, haha hai ragione" arrossii come non mai, sentii la mia pelle sudare e farsi sempre più incandescente.

Cominciai a slacciare la cintura e appena Lou finì di sfilare i suoi pantaloni rimanendo solo con i boxer, incominciò a squadrarmi incuriosito. I suoi occhi su di me mi misero soggiezione e disagio tanto che le mani iniziarono a tremarmi.

Aveva le gambe muscolose che gli alzavano il culo sodo formando una perfetta curva dalla schiena fino a giù.

"Aspetta, ti aiuto io." disse avvicinandosi a me, tanto che riuscii a sentire il suo respiro caldo sul collo e i suoi capelli bagnarmi le spalle. Allungò le mani alla mia cintura e tenendo lo sguardo su di me sfilò con destrezza la cintura dai miei jeans.

-Dio è così eccitante.-

Mi guardò con un ghigno non appena notò l'imbarazzo e il panico nei miei occhi.

Larry Stylinson - Under the lights of RomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora