Blackout.

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POV IN TERZA PERSONA

"Quella stronza..." sbuffò il riccio alzandosi con fatica dal letto. "Ah cazzo...il mio povero culo. Dio Lou così finirò per zoppicare tutta la vita." Il liscio lo guardò con un ghigno divertito mentre si infilava i pantaloni.

"Da Nadia ci vai con solo i boxer?" chiese alzando un sopracciglio. "I miei jeans so fracichi, non è che ne hai un paio pure pe me?"

Lou ne tirò fuori un paio dall'armadio lanciandoli velocemente al riccio, che faticò molto ad infilarseli. Controllò poi velocemente i messaggi sul telefono. Su instagram quegli idioti di Zayn e Horan avevano creato un gruppo: "Fanculizziamo Gabriel" il riccio ridacchiò aprendo la chat del gruppo.

Instagram

Zayn: Ragaaaa siete gasati?

niallhoran: Na cifra fra.

Zayn: Niall che cazzo scrivi che stai accanto a me. Ah comunque, STYLES ER CANE TUO E' UN ANGELO.

niallhoran: Vabbe ma rega io non ho capito il piano.

Zayn: Non lo abbiamo ancora fatto coglione.

niallhoran: tisanina?

Zayn: Tu madre.

niallhoran: Tu cognata.

Zayn: Vabbè er piano è quello di incastrare Gabriel, poi come lo vedremo.

niallhoran: Louis, Harry ndo state?

Zayn: NIALL TE SENTO MANGIARE I MIEI BISCOTTI.

niallhoran: E' STATO ER CANE GIURO.

Chiuse instagram lasciando il telefono a caricare sul comodino. "Lou, prima che vada, rispondi a quei coglioni sul gruppo di instagram e digli che per organizzare il piano potremmo vederci tutti verso le sei, magari al bar da Adelina, o dove gli pare, però pensaci tu." disse sospirando.

"Certo, accendo il computer e gli rispondo da là, sai il mio telefono me lo ha rotto Gabriel..."disse spostandosi dal letto alla sedia della scrivania all'angolo della camera.

"Okay... vado, augurami buona fortuna." lasciò un leggero bacio a stampo sulle soffici labbra del liscio, che gli sorrise dolcemente, per poi uscire, con solo i jeans, pronto ad affrontare un suo vecchio e dimenticato incubo: Nadia.

Fece qualche passo fuori l'atrio della casa e lì trovò la ragazza, con una larga felpa trasandata, aperta davanti mostrando la maglietta bianca che portava, aveva poi dei jeans corti, che a vedersi sembravano fin troppo rovinati e sporchi. La ragazza aveva poi i capelli castani e lunghi raccolti in una disordinata coda, sotto gli occhi si potevano anche notare i solchi delle occhiaie e il mascara che le era sceso, dandole un aspetto più trasandato di quanto già non lo fosse, aveva poi le mani che le tremavano e che si torturava cercando di staccarsi il poco smalto rosso che le rimaneva sulle unghie corte e mangiate.

Il riccio la guardò con uno sguardo pieno di pietà ma che non riuscì comunque a sostituire quella scintilla di odio che provava per quella gracile ragazza.

"Ha-Harry?" balbettò lei confusa. "Ehm si... chi ti aspettavi scusa?"

"Che cosa ci fai da Louis?" chiese fecendo un passo verso il ragazzo. "Potrei farti la stessa domanda..." disse lui confuso. -Io ci scopo, tu che scusa hai?- pensò il riccio cominciando a capire che ormai non sapeva più cosa aspettarsi da quella ragazza.

"Io- ehm senti Harry... quei messaggi che ti ho mandato... non ero in me e..." ad interrompere quel discorso senza fine, fu il riccio. "Non mi interessa, Nadia. Ora voglio solo sapere perchè sei qui."

Larry Stylinson - Under the lights of RomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora