HARRY POV.
Come lacci che si intrecciano quella sorta di complicata faccenda si stava trasformando in un nodo stretto, anche se non complicato da sciogliere ma bensì difficile da liberare.
Dopo quella fatidica sera, gli attriti tra me ed i quattro ragazzi, non si sgonfiarono facilmente, il giorno dopo la festa, ci incontrammo tutti, dopo le lezioni, al bar di Adelina, "La beuté de la vie" dove abbiamo avuto modo di discutere e dove ho anche avuto la possibilità di confrontarmi pacificamente con Zayn.
La verità purtroppo era che in fondo, nessuno aveva più la completa fiducia nell'altro, specialmente per Niall e Zayn, che essendo le persone più vicine a Gabriel, erano in cima alla mia lista dei sospettati.
Ormai era passata mezz'ora e nessuno fra i presenti aveva più aperto bocca da quando avevo quasi rischiato di spaccare un bicchiere in faccia al moro.
Ma per fortuna il caro Liam era sempre pronto a fare da mamma, o da prete, dipendeva dalle situazioni. "Beh ragazzi si è fatto tardi..." prese parola alzandosi lentamente dalla sedia.
"Ma sono solo le sei bro..." disse il biondo guardando storto il ragazzo in piedi."Si lo so... solo che mi sono stancato di vedervi azzuffare, insomma io non credo che Zayn o Niall siano andati da Gabriel a fargli da spia, e non credo sia stato nemmeno uno di voi due ragazzi." disse riferendosi a me e al piccoletto alla mia sinistra. "Credo che dovremmo smetterla di pensare a chi sia stato, perchè alla fine non importa, il piano ha funzionato uguale. Quindi, quando avrete sistemato le cose e vi andrà un drink per festeggiare... fatemi uno squillo, fino ad allora continuate pure a darvi dell'infame a vicenda senza di me." il ragazzo concluse il suo discorso lasciando cinque euro sul tavolo per poi dileguarsi facendo un gesto con la mano.
Tutti noi rimanemmo in silenzio, poi finalmente anche Zayn e Niall iniziarono ad alzarsi verso l'uscita lasciando ognuno qualche spiccio per le cose che avevano bevuto.
Rimanemmo solo io e il piccoletto, entrambi sfiniti sia mentalmente, sia fisicamente.
"Oi Lou..." lo richiamai.
-Mi sono stancato di queste bugie...- pensai pianificando mentalmente quello che avevo intenzione di fare.
"Oi..." allungò una mano sulla mia gamba dolcemente. "Sono stanco, di tutto. Di tutte queste bugie e dei tradimenti, d'ora in poi voglio solo la verità." incatenai il mio sguardo al suo. Ero deciso e concretamente risoluto a fare quello che ero pronto a fare.
"O-kay?" balbettò confuso lui. "Ti va di dormire da me sta sera?" il ragazzo alla mia sinistra rimase per un secondo sorpreso dalla mia domanda ma alla fine acconsentì senza troppe storie.
Pagai per tutti e due e dopo aver salutato cordialmente Adelina ci avviammo mano nella mano verso casa mia.
Percepivo la confusione nella testa di Louis mentre lo accompagnavo nel viale del mio condominio. Posai la mano sul portone d'ingresso ma prima che potessi aprirlo il piccolettò mi bloccò.
"Aspetta Harry..." mi tirò la mano verso di lui. "Che succede?" chiesi leggermente confuso. "No niente, è solo che volevo sapere se stai bene, insomma prima ti ho visto un po' strano..." con voce preoccupata mi strinse leggermente la mano. "Presto capirai piccolo, non preoccuparti."
Vacillante entrò insieme a me nell'atrio e dopo un paio di piani in ascensore, e dopo averlo sentito lamentarsi un paio di volte per averlo chiamato piccolo, arrivammo.
"MA', SONO A CASA!" gridai cercando l'attenzione di mamma. "Amore cia- Uh e tu chi sei?" chiese la donna rivolgendosi gentilmente a Louis.
Presi un profondo sospiro, strinsi la mano di Lou nella mia e infine mi buttai. -Niente più bugie.-
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Larry Stylinson - Under the lights of Rome
FanficUn nuovo compagno di classe, timido, insicuro, sensibile, che si rivelerà una nuova e inaspettata svolta nella vita di Harry Styles, un semplice ragazzo di Roma che cerca solo di vivere la sua vita da etero, ma con scarsi risultati.