"Beh mi sembra del tutto chiaro non credi?" le disse Ginny. "Non lo so, non ci capisco più niente" rispose la riccia. "Herm, credi che non abbia notato la tua stanchezza, che passi la vita in biblioteca per finire in fretta i compiti, che ti addormenti prima di cena, che...hai iniziato a sistemarti i capelli!" Ginny aveva capito tutto. Hermione era più confusa di prima "che significa?" chiese all'amica abbassando lo sguardo. "Credo che tu sia presa un cotta amica mia-" Hermione sussultò "-e va bene, va benissimo, solo che è mio fratelle e...non credo sia proprio propenso ad avere una relazione" disse Ginny. "Relazione!? No non ho mai pensato questo, ma ti pare" Hermione iniziava a sudare. "Ehi tranquillizzati, vedi un po' come va...e se te la senti, puoi fare quello che vuoi, sai che intendo." disse la rossa sorridendo. "Ah beh tranquilla allora perché non c'è pericolo" ridacchiò Hermione ricevendo una leggera pacca sulla spalla. "Possiamo non aspettare gli altri per la colazione? Sai no, per Fred.." disse la riccia imbarazzata. "Certo, certo, se vuoi andiamo già in classe perché io dovrei finire i quaranta centimetri di pergamena per la McGranitt" confessò Ginny. "Ti do una mano io" rispose Hermione con un sorriso.
Era una tiepida mattina di metà settembre e la riccia non voleva rovinarla con pensieri che definiva futili, ma che allo stesso tempo alloggiavano insistentemente nella sua mente. Durante le lezioni di trasfigurazione e incantesimi era riuscita a far acquistare ben venticinque punti a Grifondoro, ma si addormentò tre volte durante la lezione di storia della magia facendone perdere dieci.
Il pomeriggio lo passò in biblioteca con Ron a studiare pozioni per il test del giorno dopo. "Ronald riprova, il sangue di salamandra non basta, serve un altro ingrediente!" incitava l'amica. "Senti Herm ci rinuncio ho altri pensieri in questo momento, non riesco a concentrarmi" dichiarò lui. "A che pensi Ron"?" gli domandò la riccia. "Beh innanzi tutto stavo pensando di partecipare alle selezioni per il Quidditch, so che manca il portiere" confessò il rosso. "Beh Ron non lo so...voglio dire puoi farlo tranquillamente, solo che questo è un anno difficile, ci saranno i G.U.F.O. in più tu sei anche prefetto..." disse Hermione . "Lo so, ma sono l'unico in casa che non ci gioca, persino Ginny è riuscita ad entrare nella squadra, beh non ne avevo dubbi è sempre stata brava, ma mi turba essere l'unico." Ron era chiaramente dispiaciuto. "Lo capisco, hai ragione. Secondo me puoi fare tutto quello che vuoi se ti ci metti, tranne chiedermi di copiare i miei temi" gli disse Hermione dandogli uno spintone amichevole. "Non te lo prometto" disse Ron ridendo. "C'è dell'altro o possiamo continuare la pozione corroborante? disse la riccia. "In verità non ti ho detto che ho chiesto a Parvati Patil di uscire con me domani ad Hogsmeade, ho saputo che ha una cotta per me riesci a crederci?!" annunciò il ragazzo esaltato. "Wow non ne avevo idea!!" finse la ragazza. "Sai non sai proprio mentire" ridacchiò lui beccandosi un leggero pugno sulla spalla. "In ogni caso mi sembra una brava ragazza hai la mia benedizione" ghignò lei. "Ah come se mi servisse." disse lui. "Dai andiamo avanti" fece la riccia, il suo umore era cambiato perché si sentiva in colpa per non gli avergli detto di Fred. "Ma non c'è nulla da dire effettivamente, mica sono interessata a suo fratello non devo farmi questi problemi" pensò convincendosi, o quasi.
Quella sera Hermione non cenò perché era troppo occupata per riposarsi in occasione del suo "incontro" ma fu svegliata da Ginny che le ricordò l'ora facendola sobbalzare: mezzanotte= Fred. "Buona fortuna" le disse l'amica facendole l'occhiolino. Hermione la guardò con gli occhi al cielo e fece per uscire quando venne interrotta dalla rossa. "Se vuoi TU, puoi fare tutto ricordati". a quelle parole Hermione non poté non sorridere e uscì dalla stanza.
"Wow Fred sei un sognatore...aspetta ora la formulo bene: Fred Weasley osserva la luna piena in una serena notte di settembre" ridacchiò la riccia. "Wow Granger sei spiritosa oggi" ghignò il rosso spostandosi dalla finestra e sedendosi sul divano. Hermione nel frattempo aveva cambiato espressione ed era visibilmente nervosa. "C'è qualcosa che ti turba?" le chiese lui? "Forse è per il test di domani di pozioni, sono un po' su di giri per questo probabilmente" rispose lei. "Ammazza Granger e sarebbero queste le cose che ti mettono adrenalina? Passare un test?" ridacchiò lui. "Beh si, che altro?" chiese Hermione. "Hai voglia di divertirti davvero?" domandò Fred alzandosi dalla poltrona e porgendole la mano. "Che intendi dire?" disse lei dandole la sua esitando. "Beh lo vedrai" disse lui strattonandola e cominciando a correre. "Ma che fai, sono un prefetto, non posso, Fred!" Ma il ragazzo non rallentava. Stavano uscendo dal castello e si stavano dirigendo verso il campo da Quidditch. "Frederick Weasley fermati all'istante! Mi fai male, vuoi rallentare!?" di nuovo parole sprecate, perché il rosso non intendeva fermarsi. Giunsero nel campo con il fiatone. "Ma sei matto?" Hermione non si capacitava di aver appena infranto una decina di regole. "Tranquilla, l'ho fatto un milione di volte" rispose lui divertito dall'espressione impaurita della ragazza. "Ora aspettami qui vado a prendere una cosetta" aggiunse. La riccia si guardava attorno spaventata e mille preoccupazioni la assalivano. Che ne sarebbe stato del suo titolo di studente modello? Ma prima di riuscire a darsi una risposta Fred tornò con in mano due scope. "Non se ne parla, no no, non esiste Fred!" si rifiutò lei. "Andiamo Granger, facciamo solo una volata veloce poi scendiamo te lo giuro" disse lui cercando di fare gli occhi dolci. Ma come faceva a resistere a quei fari color mare che dal primo momento l'hanno fatta immergere e quasi affogare. Hermione si limitò ad annuire, ma poi si ricordò: "Sai che però non so andarci" disse lei vagamente amareggiata. "Non c'è problema" disse lui appoggiando una delle due scope a terra. "...usiamone una". Fred aiutò Hermione a salire e poi aggiunse: "Bene ora reggiti a me" e sentendo le mani della ragazza ben solide ai suoi fianchi si alzò in volo. Fred aveva ragione era una vista mozzafiato. Quando il ragazzo arrivò ad una certa quota fece una manovra particolare e si girò faccia a faccia con la riccia. "Ta-Daa" disse il rosso ridendo. "Esibizionista" canticchiò lei facendolo ridere di nuovo. In quel momento una valanga di quesiti la sommersero. "Perché è così bello mentre ride? Perché quello sguardo mi perseguita da giorni? Perché quegli occhi sono più azzurri del solito? Perché mi sto avvicinando?" E senza rendersene conto Hermione si trovò a baciare le sue labbra mentre una scossa elettrica le trapassò il corpo. Sarà stata l'altitudine, sarà stata la luna piena, ma era quello che voleva in quell'attimo. Lui ricambiò sorpreso sentendo un calore intenso che gli si sprigionava nel petto, ma dopo pochi secondi sentì la ragazza staccarsi di scatto. La riccia ci mise qualche attimo per realizzare la cosa. Anche lui era completamente ammutolito, aveva la fronte aggrottata e un piccolissimo sorriso che non assomigliava per niente ad un ghigno questa volta, era più lieve, più dolce. Il suo era un atteggiamento strano che non aveva mai assunto dato che ci sapeva fare con le ragazze, ma con lei era diverso, era spazzato e non sapeva cosa dire. "S-Scusa, n-non volevo" si limitò lei e prima che lui potesse ribattere qualsiasi cosa aggiunse: "Accio scopa" e la stellasfreccia che il ragazzo aveva lasciato a terra si alzò e arrivò in mano ad Hermione, che barcollando ci salì raggiungendo terra. "Hermione, ehi aspetta" disse Fred incapace di muoversi. Il ragazzo rimase immobile a mezz'aria vedendo la ragazza correre via.
"Ehi Herm sei tornata presto oggi...Hermione ma hai il fiatone? le chiese Ginny. E senza rispondere la riccia la abbracciò e scoppiò in un pianto che aveva trattenuto durante il ritorno al castello. La rossa tra i singhiozzi della amica ricambiò l'abbraccio accarezzandole i capelli arruffati e aspettando che si calmasse.
Dopo il suo piccolo sfogo Hermione raccontò tutto l'accaduto a Ginny che, come immaginava, la vedeva in altro modo. "Hai semplicemente ascoltato il tuo cuore, che in quel momento ti ha detto che dovevi buttarti indipendentemente se fosse la scelta giusta o meno. "Dici?" singhiozzò Hermione. "Assolutamente. Adesso ascoltami, dormici su e domani lo affronti dicendo tutto quello che hai sentito in quel momento, in più mi hai detto che vi calcolate solo la notte allora avrai un giorno intero per capire le tue emozioni" disse Ginny. La faceva sempre sentire meglio e le era davvero grata. "Grazie Gin...posso dormire qui?" chiese la riccia asciugandosi gli occhi. "Certo" rispose l'amica sorridendole.
Era passata un'ora ma Hermione ancora non dormiva. La sua mente era tormentata da un immagine in cui la sua bocca e quella di Fred si toccavano, ma la cosa che la spaventava di più era che le fosse piaciuto, fattore che poteva variare se raccontato agli altri, ma non a se stessa. Ma cosa le era preso? Aveva baciato Fred Weasley!
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Red gaze: Fremione
FanfictionNon era più lo sguardo che lei conosceva, quello che ha alloggiato per mesi nella sua mente, quello che l'ha fatta sentire viva, quello che rifletteva la persona migliore che avesse mai conosciuto... era spento, deluso, era l'ultimo. //Ambientata al...