"Granger..sei venuta". disse il rosso. "Non pensavo che venissi tu dopo che non mi sono presentata ieri" dichiarò lei. "Ho saputo che sei stata in infermeria, quindi non era colpa tua." disse Fred. "Come l'hai scoperto?" chiese Hermione. "Beh ti ho cercato chiedendo in giro, ma nessuno ti aveva visto quindi sono andato in biblioteca e madame Prince mi ha detto che eri in infermeria, sono entrato ma tu dormivi. disse Fred. Calò per qualche secondo il silenzio che venne spezzato da un commento del ragazzo: "Ascolta... vorrei parlare della sera al campo.." "Possiamo parlarne fuori? Dovrei fare la ronda e sono senza Ron, vuoi accompagnarmi?" fece Hermione frettolosamente. "Mi tocca fare il prefetto, ok ok va bene" disse Fred beccandosi un'occhiata dalla ragazza. Uscirono dal ritratto e iniziarono a camminare per i corridoi del castello guardandosi attorno.
"Non ti volevo baciare, è stato un momento in cui ero fuori controllo, aver infranto le regole mi aveva elettrizzata, tutto qui" dichiarò Hermione rossa come i capelli del ragazzo. Fred si girò di scatto prendendo i fianchi della ragazza e facendo aderire la sua schiena al muro "Bene allora vuol dire che devo fartelo fare più spesso." disse. "I-In che senso" si bloccò la riccia. La stessa scarica elettrica che le venne al campo da Quidditch si ripresentò pervadendole il corpo. "Questo è decisamente più eccitante di leggere un libro" disse tra se e se. Le loro bocce erano vicine, i loro respiri erano comuni e profondi. Improvvisamente la riccia venne avvolta da un inconfondibile profumo di caffè, che non aveva mai notato prima. Senza pensarci ulteriormente mise le sue braccia attorno al collo del ragazzo e si fece trasportare in un bacio da subito molto appassionato. Le loro lingue si sfioravano con un sistema crescente fino a cercarsi del tutto. Entrambi ansimavano e non riuscivano a staccarsi. Hermione non aveva mai provato una sensazione così piacevole, neanche con Krum e sapeva che se si fosse staccata sarebbe finita la magia e per il momento non lo voleva. Istintivamente Hermione fece scorrere la sua mano destra per tutto il petto di Fred, facendolo sobbalzare, fino ad arrivare subito sopra le parti intime, ma venne fermava da quest'ultimo che si stacco solo per un secondo per dirle:" Non qui". La prese in braccio mettendosi a camminare piano mentre continuavano a baciarsi con passione. Si fermò davanti ad un muro dove iniziò a formarsi una piccola porticella che diventò sempre più grande. I due ancora incollati, per non far calare il livello di eccitazione, entrarono in una stanza dotata di una stufa e un divano piuttosto grande dove Fred adagiò la ragazza. Hermione non ragionava in quel momento, non sapeva se le piacesse Fred o meno, sapeva soltanto che voleva farlo quindi gli disse ansimando: "Ascolta Fred, senza impegno va bene?" alternando sguardi agli occhi e alla bocca del ragazzo. "Sicura che vuoi farlo?" disse il ragazzo, che dopo il cenno positivo di lei iniziò a sbottonarle la camicetta e a baciarle il collo. Stava succedendo e in un attimo tutte le preoccupazioni svanirono. Erano solo loro due e in quel momento non desiderava altro.
La mattina Hermione si svegliò presto e ci mise qualche secondo per realizzare dove fosse e soprattutto con chi. "Non ci posso credere che è successo, non può essere vero" pensò girandosi verso il ragazzo, "Perché è così bello anche quando dorme" e dopo quella frase non poté fare a meno di abbassare lo sguardo sugli addominali. "No Hermione. Ora ti vesti e te ne vai" pensò la ragazza girando di scatto la testa. E così fece. La riccia non era mai stata a letto con un ragazzo e dicerto non si aspettava che succedesse a breve invece eccola li, mezza svestita a fianco di Fred Weasley. Si sentiva quasi in colpa per essere stata benissimo. Allo stesso tempo si chiedeva se fosse stata brava e capace, oppure un totale fallimento. Ma una voce alle sue spalle le fece interrompere quei pensieri.
"Granger?" disse la voce mentre le sue interiora facevano una capriola. "Ehi..." si limitò a dire la riccia girandosi verso Fred. Sperava vivamente che lui non parlasse della sera prima, cosa inevitabile, ma almeno ci sperava. "Hai i capelli più arruffati del solito o sbaglio" ghignò il ragazzo ricevendosi una cuscinata in faccia. Non erano imbarazzati o almeno non ancora. "Comunque..." iniziò lui. "Sono stata bene ieri" lo precedette lei. "Anche io" le sorrise lui. "Quindi senza impegni Granger, tipo che possiamo stare con chi vogliamo mentre..." "Si hai capito benissimo" lo interruppe Hermione frettolosamente. "Non ne facciamo parole con nessuno inutile dirlo" ricominciò lei. "Ammazza Granger ti faccio proprio schifo allora non sia mai che ti vedano con me!" ridacchiò Fred. "Non penso che tu voglia essere etichettato così: Fred Weasley re degli scherzi e ragazzo del prefetto so-tutto-io Hermione Granger" disse la riccia. "Ci sto" disse il rosso porgendole la mano e ignorando la sua affermazione precedente. I due se la strinsero a come un accordo vero e proprio. "Comunque questa è la stanza delle necessità, appare quando si ha bisogno di una determinata cosa" disse lui. "Forte" si limitò lei. Dopodiché si girò e corse fuori dalla stanza. Nel frattempo Fred la guardava allontanarsi con un sorriso, uno di quelli veri e non come i suoi soliti ghigni. Quando fu uscita lui lo allargò buttandosi all'indietro nel divano e mettendosi le mani sotto la nuca per sorreggersi.
Hermione salì piano in dormitorio e si infilò delicatamente sotto le coperte del baldacchino per non far sospettare nulla all'amica.
Un oretta dopo si Hermione e Ginny svegliarono circa insieme e prima dell'abitudinale buongiorno la rossa le disse: "Allora con Fred?" sembrava davvero impaziente. "E' andata bene, gli ho detto che è stato uno sbaglio e lui ha capito e ora siamo come prima" mentì la riccia sentendosi in colpa, ma alla fine aveva fatto un giuramento. "Tutto qui" chiese l'amica "Mi aspettavo più dramma Herm" aggiunse. "Lo so ma io sto bene così e anche lui" disse Hermione "Andiamo a mangiare qualcosa?" "Va bene" disse Ginny imbronciata.
Hermione partì con l'idea di evitare Fred al più possibile, ma una volta dentro la sala grande si accorse che era praticamente impossibile. Il ragazzo rideva con il gemello e Lee fino a quando non la vide e le rivolse un piccolo sorriso che lei ignorò QUASI del tutto perché se ne fece sfuggire uno microscopico. Si sedettero vicine a Ron e Harry e iniziarono a mangiare.
"Hermione!" chiamò una voce alle sue spalle "Tyler " rispose lei. "Ragazzi lui è Tyler un mio amico" disse la ragazza evitando lo sguardi di Fred. E dopo varie presentazioni il ragazzo di Corvonero le disse:" Beh non so se hai saputo ma la gita ad Hogsmeade è stata rimandata a questo sabato per via di una serie di problemi intestinali di diversi alunni, (il che rese i gemelli compiaciuti) ti andrebbe di andarci insieme?" "Ehm si certo ve bene" rispose lei. E lui con un sorriso si allontanò. "Woo la Granger ha fatto colpo" disse George beccandosi una gomitata dal gemello. "Che c'è?" "No è che stavi solo urlandomi nell'orecchio." disse Fred. La colazione proseguì amichevolmente mentre i ragazzi parlavano di Quidditch, esami e vari gossip sui professori.
Angolo autrice
E niente ragazzi è successo, ditemi cosa ne pensate. A breve un nuovo capitolo.
Un saluto:)
-Emma
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Red gaze: Fremione
FanfictionNon era più lo sguardo che lei conosceva, quello che ha alloggiato per mesi nella sua mente, quello che l'ha fatta sentire viva, quello che rifletteva la persona migliore che avesse mai conosciuto... era spento, deluso, era l'ultimo. //Ambientata al...