Alison pov
Siamo appena saliti sull'auto che ci riporterà a Milano, "vuoi scrivercii" è da prima e sono passate 5 ore che Elena mi sta assillando. "va bene ci scrivo" cedo anche se ho molta ansia.
*chat*
"Hola sono Alison.. mi ha dato il tuo numero la biondina"
" e nada mi ha detto che ti avrebbe fatto piacere sentirmi"
Invio con il cuore in gola.. "finalmente" mi dice David seguito da Elena ed Alessandro.
Ormai siamo in macchina da un'ora e ancora non ho ricevuto risposta "ma se cancellassi i messaggi e la blocco?" dico in preda all'ansia, "ma la smetti, non starà tutto il tempo attaccata al telefono, avrà anche lei i suoi impegni" mi redarguisce Elena. Bah effettivamente il suo ultimo accesso lo ha due ore fa *tin tin tin* "oh cazzo, guardate voi" dando il telefono alla cieca a qualcuno, il mio cuore comincia di nuovo a battere velocissimo, "è proprio lei!!" oh cazzo il mio cuore accelera ancora di più il battito penso di star per morire. Perché devo essere così fragile quando si parla di lei, in fondo non mi interessa nulla o almeno così credo.
*chat*
"Holaa!! scusami tanto ma l'intervista è durata più del dovuto"
"Comunque si non sai quanto sono felice che tu mi abbia scritto"
" come va?"
"tranquilla, tutto bene dai te invece?"
"menomale, devo dire che sono molto stanca"
"hai fatto tante cose oggi?
"abbastanza te invece sei andata a Venezia?"
"si hanno annullato tutto quello che dovevamo fare quindi ci siamo andati a fare una passeggiata"
"se ti va possiamo parlane dal vivo? stai tornando qui?"
o merda cosa cazzo rispondo, devo stare calma sennò mi viene un'altro fottuto attacco di panico e non mi sembra il caso
*chat*
"si stiamo tornando, se vuoi pure te possiamo parlare dal vivo.."
"certo che voglio, a dir la verità non aspettavo altro"
"vale, vale"
*sticker del koala che mangia una foglia*
Non pensavo fosse tipa da sticker HAHAHA, devo dire che sotto sotto mi ha fatto piacere parlare con lei. Non so se è il caso di dirlo ai miei, parlando del diavolo spuntano le corna eccolo che mi chiama.
*chiamata da papà*
"ehi amore"
"ehii"
"come va tutto bene? bella Venezia?"
"si si tutto bene, stiamo tornando è stato molto bello oggi, voi tutto bene?"
"si si, sto tornando a casa come al solito il treno era in ritardo"
"bene bene"
"ti sento un pò strana sicuro vadi tutto?"
"ehm si"
"non ti credo"
"no è che nel mio hotel c'è.. beh c'è Najwa.."
"ah e tu me lo dici solo ora? Non dirmi che stai così per qualcosa che ti ha fatto lei? giuro che.."
"no no tranquillo non ci ho nemmeno parlato.. beh più o meno?"
"che vuol dire più o meno?"
"oggi ho incontrato una sua collega e mi ha dato il suo numero "
"e tu ovviamente ci ha scritto?"
"si.."
"dopo tutto quello che hai passato ora ci corri dietro?"
"non ci ho detto nulla di che, volevo solo vedere"
"vedere cosa? come ti ci affezioni e come ti lascerà sola? perché prima o poi dovrà tornare in Spagna"
"ma no che non mi ci affeziono, non mi interessa nulla"
"lo spero per te, senti ricordati come sei stata anni fa, io non voglio vederti di nuovo così"
"tranquillo"
Ultimamente deve avere sempre da ridire su tutto, però un filo di verità in quello che mi ha detto c'è. Ci avevo già pensato che il tempo che ci prendo confidenza e lei sarà già partita . Che coglioni mi ha fatto passare tutta la voglia che avevo di parlarle e già ne avevo poca.. E nemmeno il tempo di pensare a qualche modo per non tornare in Hotel che siamo già qui da vanti. "Eccoci arrivati, buona serata ragazzi" dice l'autista, "di nulla grazie a lei" risponde Elena, fortunatamente non c'è nessuno ne dentro ne fuori ne dentro, "mangiamo fuori vero?" dico, "macché abbiamo la cena pagata, ceniamo qui in hotel" mi risponde Elena. E che cazzo ci avevo sperato, saliamo in camera e fortunatamente non c'è nessuno nemmeno qui. Non so perché ma entrano tutti nella mia camera "non distruggete la camera, vado a farmi una doccia". Mi fiondo sotto la doccia e sento che hanno messo la musica a volume abbastanza alto, mi conviene spegnere la mia sennò non capisco nulla. *tin tin* che palle proprio mentre mi insapono mi devo arrivare i messaggi, mi sciacquo le mani e predo il telefono, cazzo è lei
*chat*
"state ricreando una discoteca nella vostra camera haha?"
*sticker di un elfo*
"HAHA in effetti e un pò alta"
"Raga abbassate il volume" dico ma ovviamente non ricevendo risposta, "RAGA ABBASSATE QUEL FOTTUTO VOLUME" urlo, finalmente mi ascoltano *tin tin* guardo il telefono
*chat*
"molto delicata sento HAHA"
"si non mi sentivano sennò"
"quindi quand'è che vogliamo vederci?"
"dopo mangiato?"
"si"
"va benissimo, ci vediamo giù in quella specie di cortile dietro?"
"si apposto"
Avrei voluto rispondere mai, ma non mi sembra il caso. Spero di riuscire a mettere le cose in chiaro fin da subito..
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Hard sometimes-- Najwa Nimri
FanfictionAlison è ragazza di 16 anni che vive in Italia con suo padre e quella che pensava essere sua madre. All'età di 8 anni scoprì che in realtà la sua vera madre viveva a Madrid ed era una cantante e attrice, non accora in Italia. Con il debutto di vis...