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-Dio, ma che ti ha combinato...- sussurrò Cosimo accarezzando il volto della dolce fidanzata, che con una smorfia di dolore si allontanò leggermente -dobbiamo rimediare a questa cosa Monique, non puoi e non possiamo continuare a vivere in questa maniera- continuò senza dare peso al gesto precedente della ragazza. Monique fece un piccolo sorriso amaro -ti rendi conto che non avremmo mai vita semplice? Mio padre sarebbe capace di tutto, e non voglio che ti faccia del male- disse Monique accarezzando il volto del fidanzato, perdendosi nei suoi occhi, ne era innamorata e ne era sicura, ma non voleva che gli succedesse qualcosa, non se lo sarebbe mai perdonato.

-non posso continuare a vivere con la paranoia che tu possa morire da un momento all'altro, non posso pensare che oggi sei qua parliamo e stiamo assieme e domani potresti non esserci più, no Moni, non posso permetterlo- disse con tono rabbioso Cosimo, la ragazza prese un grosso respiro -ti prego, calmati, non facciamo pazzie, non è il momento- cercò di mediare la ragazza, sapeva che Cosimo sarebbe stato capace di qualsiasi cosa, Monique non voleva che si mettesse nei guai, non ora che finalmente ne era uscito, non adesso che finalmente è lentamente si stava ripulendo del tutto, non se lo meritava. Cosimo era di più di quello che si diceva in giro, era di più di quanto si pensasse in generale.

-mi stai chiedendo di non fare niente e per l'ennesima volta!- urlò furioso -non è possibile Monique, non è fottutamente possibile. Ho il compito di difenderti, ho la morale di farlo, perché mi allontani?- chiese infine con voce frustata il moro. Cosimo si chiedeva spesso se il problema in quella relazione non fosse soltanto il padre ma anche la brutta abitudine di entrambi di allontanare la persona più Cara quando qualcosa non andava bene, è questo forse il problema principale di tutti, si pensa di far del bene quando in realtà non si fa altro che sbagliare, sbagliare ripetutamente. Perché a volte è proprio di quella persona di cui si ha bisogno, a volte è Monique che ha bisogno di Cosimo e lei, per sua sfortuna, non ne vuole prendere coscienza, crede di saperlo, ma non fino a che punto in realtà ha bisogno del suo fidanzato. -non ti sto allontanando- sussurrò la ragazza -no?- disse ironico -invece si, ogni volta che voglio fare qualcosa, voglio intervenire tu rispondi sempre di non volere casini, a che punto vuoi arrivare Monique?- continuò infine

-io voglio che tu mi protegga, lo vorrei infinitamente, ma ti ho già detto che...- Cosimo la interruppe -no Monique, non si tratta di volermi difendere da un figlio di puttana a cui servirebbe una lezione come si deve, si tratta che tu vuoi difendere quel figlio di puttana solo perché è tuo padre. E non vuoi guardare la realtà, non vuoi riconoscere che ho ragione!- disse innervosito -va bene, certo, hai ragione..- sussurrò in lacrime la mora -fanculo..- disse poi uscendo dall'auto del moro -Monique!- urlò il moro aprendo la portiera e cercando di fermarla -fermati cazzo- disse prendendola per il polso -se le cose devono andare costantemente così, forse è meglio che ci allontaniamo un po'- disse la ragazza togliendo la presa salda del suo fidanzato dal polso e andandosene nuovamente.

Cosimo la lasciò andare, sentendosi in colpa per tutte quelle parole dette nella forma sbagliata, sapeva di aver ragione che la sua situazione era insostenibile ma aveva sbagliato il modo in cui approcciarsi, e non era la prima volta, la sua sincerità a volte andava oltre la persona che aveva davanti andava oltre all'effetto che poteva avere nei confronti del suo interlocutore. Monique sapeva che Cosimo aveva ragione, forse era per questo che si sentiva in colpa, perché non voleva che nessuno facesse niente, costantemente combattuta tra il voler evitare che il suo fidanzato si facesse male e il voler altri guai con il padre. Come doveva risolverla la situazione? Non lo sapeva, forse aveva la soluzione davanti agli occhi, ma era talmente tanto confusa da non vederla chiaramente.

Scappati Di Casa|| Guè PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora