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COSIMO

-l'hai sentita?- domandò Fabio, uno dei più cari amici di Cosimo, lui scosse la testa amareggiato -tu?- domandò sapendo che tipo di legame ci fosse tra entrambi, Fabio rimase in silenzio e si concentrò sul suo cellulare, lasciando quella domanda in sospeso, Cosimo attese una risposta che sembrava non volesse arrivare -Fabio...- lo richiamò spazientito e con voce severa -fra, senti, non voglio che poi inizi a fare casino, ma si mi ha scritto qualche messaggio.- disse il moro, cercando di andare con calma, le informazioni che contenevano quei messaggi sapeva avrebbero mandato fuori di testa il suo amico e non era quello che desiderava. 

-parla cazzo.- disse nervoso Cosimo, sapendo che la sua fidanzata in questo momento potrebbe essere morta in qualsiasi altra parte del mondo -diciamo che non sta benissimo e le cose dopo il vostro litigio sono peggiorate ulteriormente.- disse Fabio, guardando il suo amico, e sapendo che da lì a poco sarebbe successo il putiferio -che le ha fatto?- domandò con tono calmo, o almeno così sembrava -non mi ha detto nulla al riguardo, ma sta male, Cosimo dobbiamo fare qualcosa.- disse serio, era stanco di leggere quei messaggi dove Monique quasi supplicava che qualcuno la salvasse a sorpresa, non voleva che quella ragazza soffrisse ancora, non lo meritava.

Cosimo avrebbe voluto fare qualcosa, gli sarebbe piaciuto, ma non aveva la minima idea di come portarla via da Milano, nessuno dei due riusciva a sostenersi da solo e assieme sicuramente non sarebbero andati da nessuna parte. A volte ci pensava e diceva che ne valeva la pena che infondo a nessuno dei due interessava la loro fine, Cosimo onestamente preferiva vivere all'interno della sua vecchia auto piuttosto che pensare che non avrebbe più rivisto la sua fidanzata, avrebbe preferito mille volte credere che si sarebbe sistemato tutto se fossero scomparsi. Si sentiva un vigliacco, voleva aiutarla ma non lo faceva, avrebbe voluto realmente fare qualcosa ma non si è mai realmente mosso. Ha fatto solo finta, per il bene della fidanzata pensava che fosse la cosa più giusta, lasciar correre e pensare che, come dice lei, le cose si sarebbero sistemate in una maniera o nell'altra.

-a che pensi?- domandò Fabio notando l'espressione assente del suo amico -al fatto che sono un codardo, ecco cosa, un'altra persona avrebbe preso tutto e sarebbe scappato, io sono ancora qua invece... a credere che per opera divina qualcosa si sistemi, sono proprio un coglione.- disse arrabbiato con sé stesso -non prenderla così, qualcosa farai, ci conosciamo da anni fra, e lo sappiamo entrambi, qualsiasi cosa, lo sai, sono qui.- disse alzando le spalle il moro -lo so, e fortunatamente.- sorrise Cosimo rassicurato da quello che ormai da anni era suo fratello, l'unico amico più sincero e leale che avesse mai conosciuto fino ad ora.

Scappati Di Casa|| Guè PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora