Capitolo 7

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"Allora siamo pronti?"
Harry si svegliò improvvisamente quando senti la voce squillante di Louis.
"Ma non è presto?"
"Non è mai presto per andare al mare!"
"Come al mare?" Chiese sorpreso Harry alzando leggermente la testa dal cuscino.
"Se non ti ricordi tu ieri hai accettato di subire le mie gite!"
"Cioè andiamo al mare?" Adesso Harry si era seduto sul letto. Louis si avvicinò al letto.
"Se desidera signor Styles ." Sussurrò al orecchio dell'altro con tono malizioso.
"Cazzo se voglio."
"Allora adesso ti vestiamo un po' meglio, ameno che tu non voglia uscire con questo camice." Disse ridendo.
"Mi fido di te. Vestimi con stile, e non pensare che perché non ci vedo allora non capisco se sto bene o meno." Ribatte Harry ridendo a sua volta.
Louis prese dalla sua borsa dei vestiti appena comprati.
"Volevo prestarti dei miei vestiti ma sono troppo piccolo. Non ci staresti."
"Poverino il mio nanetto." Ironizzo Louis.
"Riesci a vestirti da solo?" Aveva chiesto cambiano tono di voce.
"Parte si, passami i boxer puliti."
Louis glieli mise tra le mani.
Harry si alzò in piedi di solo e cammino verso il bagno. Ormai conosceva la stanza a memoria. Sapeva che doveva fare 3 passi avanti, 2 due a desta e sulla sinistra aveva il bagno. Louis fu felice di vedere che riusciva ad arrangiarsi da solo, ma aveva paura che un giorno non avrebbe potuto non avere più bisogno di lui. Se qual giorno fosse arrivato, Louis avrebbe perso ogni scopo di vita. Si sarebbe svuotano. Avrebbe perso ogni ragione di andare avanti.
Harry uscì dal magno con addosso solo i boxer. Louis si alzò di scatto, le sue guance di riempirono di un rosso dovuto alla immenso piacere c'è provava a vedere il corpo di Harry.
"Ora mi dovresti aiutare."
Disse Harry camminando verso il letto. Louis prese i pantaloni neri he aveva comprato e si avvicinò all'altro. Si inginocchiò difronte da Harry.
"Alza il diede destro." Quando Harry alzò il piede Louis invitò lentamente un pantalone.
"Ora quello sinistro."
Quando aveva inviato interamente entrambi i pantaloni, inizio a tirarli verso la vita. Quando raggiunse l'altezza dei boxer Harry si irrigidì. Louis fini di sistemarsi. Poi di alzò scrosciando per l'intero corpo, provocando un gemito ad Harry. Erano petto contro petto. Vita contro vita. Erezione contro erezione. Louis portò le braccia dietro i fianchi di Harry, scavando della sua morbida pelle con le dita. Appoggio la testa sulla spalla dell'altro. Il quale ricambio subito l'abbraccio scrivendo Louis da dietro le spalle.
"Ti prego non smettere mai di avere bisogno di me." Confesso Louis.
"Neanche se volessi."
Louis si staccò, si chinò verso la sua borsa e prese la camicia che aveva comprato per Harry. Gliela infilò lentamente nelle due braccia. Abbottonò ogni singolo bottone con cura, Sfiorando ogni volta la pelle con le dita. "Mi che colore è?"
"Nera con dei fenicotteri rosa." Harry fece un sorriso che significava che Louis aveva fatto centro con quella camicia. Poi gli infilò la una giacca di pelle chiara e gli mise delle stivaletti marrone chiaro.
"Mi pettineresti?"
Louis amava i capelli di Harry, soprattutto ala mattina quando erano disordinati, ma non poteva non cedere a quella richiesta. Senza rispondere prese il pettine dal bagno di Harry. Si limitò a sistemare qualche ciuffo ribelle, anche perché temeva di non essere capace.
"Ora direi che siamo pronti. Devi portarti dietro qualcosa di personale?"
"Non ho niente Louis."
Si percepiva nel tono di Harry un pizzico di tristezza, di abbandono e Louis lo percepì subito sentendosi in colpa. Immediatamente cercò di rimediare: lo prese sotto braccio stringendogli la mano. Prima di uscire Louis raccolse il suo zaino pieno di vestiti. Uscirono dalla stanza. Attraversarono l'ospedale in silenzio.
"Arrivederci Tomlinson, ciao Styles." Saluto la portinaia, che era palesemente attratta da entrambi. I due riposerò con un sorriso. Raggiunsero il parcheggio. Louis carico la borsa. Aprì la portiera per Harry aiutandolo a salire senza picchiare la testa. Poi salì dalla parte del volante.
"Sei un po' teso?"
"Ho paura che non sarà come lo ho pensato." Disse Harry debolmente.
"Cosa dovrebbe andare storto?" Chiese Louis mentre metteva in azione la macchina.
"Non lo so Louis" disse lasciando intendere dall'espressione che stava nascondendo qualcosa.
"Harry davvero ho pensato a tutto nel minimo dettaglio, non devi avere paure del mondo fino a quando ci sono io con te." Disse prendendogli ma la mano, mentre con l'altra guidava.
"No. Cioè, lo so, mi fido di te. Ma il punto è che ho paura di io rovinerò tutto. Mi devi addirittura aiutare per salire in macchina, se andiamo in un ristorante mi devi imboccare, non sarà nulla di piacevole per te."
"Assolutamente no Harry. Per me fare quelle cose, quelle semplici ed insignificanti cose per te, ecco quelle cose per me vogliono dire tanto. Sono quelle cose che danno senso alla mia giornata Harry. Quindi ti prego non esitare a chiedermi nulla."
Harry sorride. Si sentiva davvero bene. Louis lo capiva la perfezione. Non doveva spiegarsi molto che già lui rispolvera ogni dubbio.

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