CAPITOLO QUATTORDICI.2 - stand tall

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Abbiamo creato delle pagine Instagram dei personaggi, vi lascio i nickname qui, se andaste a seguirli sarebbe bellissimo 💙
Vic: moonchild.vic
Ben: ben.oakwood
Sam: sam.stories

Buona lettura! 💘

🚨 AVVISO! 🚨
scusatemi innanzitutto per tutto il tempo che ci ho messo a scrivere il capitolo. in secondo luogo, puntate in alto, sempre.
catch te feelings angels <3

CAPITOLO QUATTORDICI.2 – stand tall

you are made of some kind of stardust

Camminavo seguendo Ashley che sfilava per i corridoi delledificio ridendo e stringendo la mano di Ben. Era tutto così strano, così surreale, che non potevo credere al fatto che Ashley Anderson, una delle persone che più amavo al mondo, quella che era da sempre stata il mio punto di riferimento, mi stesse parlando e mi avesse abbracciata. Era davvero, davvero incredibile quanto un suo sorriso fosse in grado di donarmi a sua volta un sorriso e la pace, era la persona che meritava ogni singola cosa di ciò che aveva e anche di più.

Ci eravamo separati: io e Ben eravamo con Ashley, mentre Christopher e Jake avevano portato gli altri ragazzi al buffet organizzato per il pre show, almeno così Jake lo aveva chiamato.

Io osservavo i due ragazzi davanti a me prendersi in giro a vicenda, ridere e scherzare, ogni tanto si abbracciavano, altre volte si spingevano ma poi ridevano e si facevano le linguacce, Cody la attirava al suo petto e Ashley si stringeva nelle spalle per farsi abbracciare più forte.

Cera un sacco di gente che lavorava e faceva avanti e indietro, e sia Ashley che Cody salutavano tutti, ringraziavano, auguravano buon lavoro e dicevano loro che il caffè li aspettava nella sala buffet assieme a un sandwich. Era un piccolo gesto, che poteva sembrare insignificante, però dimostrava quanto fossero umili e quanto avessero il cuore enorme, entrambi. A un certo punto Ashley si fermò in mezzo al corridoio e si guardò attorno leccandosi le labbra, Cody incrociò le braccia al petto e roteò gli occhi al cielo. – Abbiamo un problema - Cody scosse il capo e ridacchiò portando il viso al cielo, poi si voltò ad osservare me e Ben e scoccò unocchiata ad Ashley, che stava ridendo frustata. La ragazza sollevò il dito medio e, dopo aver dato una spinta al suo compagno, ci guardò battendo le palpebre. – Ragazzi io non so dove cazzo siamo – Esclamò posandosi le mani sul viso e ridendo per la disperazione.

- Breve storia non molto allegra: Ashley Anderson si perde sempre. – Sbottò Cody sbuffando e arricciando il naso. – Se dovete andare da qualche parte e vi serve il navigatore, il marchingegno che fa tutto da solo oltretutto, dove non cè assolutamente bisogno di fare nulla, se lo date in mano a lei, nonostante le indicazioni siano scritte e chiare, con tanto di disegno delle strade, lei vi farà sbagliare strada e andrà a finire che vi perderete. Vi dirà di andare a destra invece che a sinistra oppure di andare dritti quando in realtà bisogna girare a destra, vero amore? –  posò le mani sui fianchi e la guardò storta.

- Non è vero! – Disse dandogli una manata sul petto. – Tu menti! -

- Ah io mento? – Replicò ridendo mentre io e Ben li guardavano con un sorriso e scuotendo la testa perché erano un sacco buffi. – Vogliamo parlare di quella volta in cui tenevi in mano il telefono al contrario e mi davi le indicazioni opposte? O del fatto che vivi a Los Angeles da quando sei nata ma ti perdi ogni volta che ti sposti verso il centro, così come ti sei persa al centro commerciale con Erika, più volte, e vi ha trovate Margareth. Margareth!! Tua figlia che aveva solo cinque anni, vi ha trovate, discutiamone. -

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