CAPITOLO VENTITRE - if the world was ending

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Ricordo a tutti che, se lo voleste, potete contattarmi in privato per entrare nel gruppo WhatsApp 🌸
Instagram: iamilaa_
Abbiamo creato delle pagine Instagram dei personaggi, vi lascio i nickname qui, se andaste a seguirli sarebbe bellissimo 💙
Vic: moonchild.vic
Ben: ben.oakwood
Sam: sam.stories
abbiamo anche una pagina tik tok, nel caso foste interessati e aveste l'app il nick è lo stesso del mio nome wattpad: wendygoesaway.

Buona lettura! 💘

🚨🚨🚨 !!! TRIGGER WARNING !!!🚨🚨🚨
ci sarebbero un miliardo di motivi per cui inserirlo, non so nemmeno cosa dire se non di prestare attenzione e, semplicemente, fate con calma.

-> spazio autrice:
scusatemi la lunga attesa ma questo capitolo ha richiesto molto più tempo del dovuto per infiniti motivi a partire da come è strutturato. È un po' diverso dal modo in cui solitamente scrivo i capitoli, ma spero che lo amiate lo stesso. Sarà confuso, non riuscirete probabilmente a capire, però prima di qualsiasi strana supposizione o altro, arrivate alla fine.
LEGGETE CON CALMA, NON SALTATE NULLA RISCHIERESTE DI NON CAPIRE!!!
PORTATE ATTENZIONE A OGNI SINGOLA COSA, MI RACCOMANDO.

alla prossima settimana (forse)
ila
x

ps: quando copio e incollo i capitoli word mi toglie gli apostrofi e a volte anche punti e virgole. ho cercato di correggerli, ma se ne trovaste ancora qualcuna che manca sappiate che è colpa di wattpad.

CAPITOLO VENTITRE – if the world was ending

Youngblood thinks there's always tomorrow

victoria

Tra l'eco dei nostri singhiozzi, immersi nel buio dove il silenzio era rotto soltanto dai tuoni del temporale e dalla musica che si sentiva in lontananza, accarezzai il suo viso con le dita tremanti, scuotendo la testa immersa tra le lacrime. Non era la prima volta che pronunciavo parole di quel peso e, onestamente, pensavo che prima o poi ci avrei fatto il callo, pensavo che avrebbero fatto meno male, un giorno. Eppure in quel momento il dolore era così bruciante che non riuscivo nemmeno a respirare. - Non avrei mai pensato di doverti dire addio così presto. - Dissi senza riuscire a smettere di tremare per i singhiozzi.

Sedici ore prima..

Mi sarei ricordata ogni tramonto di quell'estate.
Mi sarei ricordata ogni alba vissuta insieme ai miei amici, ogni volta che avevamo scritto i nostri nomi sulla sabbia e avevamo atteso che le onde del mare li cancellassero, sorridendo e urlando al cielo con spensieratezza, come mai era successo.
Non avrei mai dimenticato quell'estate, nonostante avessi avuto i miei giorni bui, avevo visto il sole lo stesso. Ero riuscita a trovare la mia luce, anche in mezzo a tutta quella oscurità, ma era stato soltanto grazie alle mie persone.
Avrei ricordato ogni notte passata a camminare sulla fresca sabbia, con i piedi immersi nell'acqua e la mano intrecciata a quella di Benjamin.
Avrei ricordato i falò con le mie migliori amiche, le storie raccontate mentre affondavamo l'una negli abbracci dell'altra, aspettando l'alba. C'era stato posto per qualche sorriso, qualche rimpianto e qualche lacrima.
Mi sarei ricordata ogni parola che ci eravamo detti, ogni racconto, ogni marshmallow abbrustolito sul fuoco in quel mese vissuto al mare, insieme. Non avevo mai visto il mare, e quando mi avevano chiesto cosa avessi voluto fare durante l'estate, la sera del compleanno di Benjamin, avevo risposto che volevo sentire il rumore del mare, delle onde che si infrangevano sulla riva, il profumo di salsedine e il vento caldo fra i capelli. E loro lo avevano fatto. Mi avevano portata al mare. Era stata un'estate da sogno, vissuta all'insegna delle risate, senza pensieri, circa.

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