EPILOGO - BANYAN TREE

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"Everyone you meet is fighting a battle you know nothing about. Be kind. Always."

Ci tengo a ricordarvi che qualsiasi sia la vostra battaglia, non dovete per forza affrontarla da soli. Se avete bisogno di parlare con qualcuno potete tranquillamente scrivermi in privato, vi ascolto sempre. <3

vi lascio qui sotto dei numeri verdi da contattare nel caso sentiste di non farcela. sappiate che vi rialzerete, c'è sempre una luce che vi guida, sempre.

TELEFONO AMICO: 02 2327 2327
TELEFONO AZZURRO: 1969
NUMERO PREVENZIONE SUICIDIO: 800 334 343
NUMERO PREVENZIONE DISTURBI ALIMENTARI: 800 180 969
NUMERO VIOLENZA DOMESTICA: 1522
SUPPORTO PSICOLOGICO: 800 833 833
SUPPORTO PSICHIATRICO: 800 274 274
TELEFONO ROSA: 06 375 18282
SUPPORTO PER AUTISMO: 800 031 819

Vorrei che sapeste e ricordaste sempre che non siete soli nelle vostre battaglie. Ci sono tante persone che stanno affrontando situazioni analoghe alle vostre. Se sentiste di non farcela da soli, di aver bisogno di aiuto, non esitate a chiederlo. farsi aiutare non fa di noi persone deboli, anzi, molto più forti di ciò che voi possiate immaginare.
Le persone che vi amano esistono, le persone che vi ascoltano e saranno al vostro fianco nella vostra battaglia esistono. Dovete ricordarvi sempre che non siete soli. Chiedete aiuto, aiutatevi. Siete forti, non dimenticatelo mai.

⚠️ Il capitolo contiene riferimenti ESPLICITI ad argomenti sensibili. Se vi trovaste in una situazione di pericolo o conosceste qualcuno in difficoltà che si trova in una situazione analoga, non esitate a chiamare i numeri verdi qui sopra elencati. ⚠️

Avanti e indietro, avanti e indietro.
Tutta la vita, tutti i giorni, tutte le ore.
Rincorriamo i nostri obiettivi e andiamo... Avanti e indietro, avanti e indietro.
Ci sono momenti dove la compagnia gioca un ruolo fondamentale,
eppure io non volevo nessuno.
Ho trovato la mia forza in quelle sere dove per vincere avevo solo me stesso.
"Non c'è nessuno", mi ripetevo.
Ho trovato la mia forza sentendomi perso.
"Non c'è nessuno", mi ripetevo.
Sono arrivato ad avere quello che volevo:
eppure, non sentivo nessuno vicino a me.
Poi, ho imparato che per saper condividere il tempo con qualcuno devi sapere convivere prima di tutto con la tua solitudine.
E così, avanti e indietro, avanti e indietro nella frenetica vita di tutti i giorni,
benedico quelle volte in cui ho scritto di sentirmi solo,
perché stavo preparando me stesso a non esserlo più.

- Nicolò Moriconi (16 luglio 2021, 19:35).

EPILOGO - Banyan tree.

"Ho visto gente esclusa ridere a squarciagola"

Sfiorai con le dita i tasti del pianoforte, sorridendo e osservandolo per la prima volta a cuore leggero. Dopo tanto tempo, dopo una vita che non mi capitava, sentii il profondo desiderio di sedermi davanti allo strumento che a lungo mi aveva tenuto compagnia restando in silenzio al mio fianco. Scelsi di ascoltare ciò che aveva da dirmi, lasciare che mi consolasse attraverso le melodie che erano rimaste incastrate soltanto nella mia mente, sgualcite dal tempo, senza la paura dei ricordi. Per la prima volta, provai il profondo desiderio di suonare il pianoforte con l'assoluta necessità di ricordare mio padre, perché sapevo che ogni volta che quelle note risuonavano nell'aria, il mio primo pensiero era rivolto a lui.

Fu la prima volta, dopo anni che non accadeva, che sorrisi mentre il silenzio veniva rotto dalle mie dita che suonavano quella melodia. La stessa che per anni mio padre aveva dedicato a mia madre, ogni qualvolta la vedesse triste. Ricordai la prima volta che me la fece sentire. Quando mi insegnò a leggere lo spartito del piano. Pensai che fosse la cosa più affascinante e complicata che avessi mai visto e, quando prese le mie mani e le posò sui tasti, un brivido intenso percorse la mia schiena e una sensazione di estrema pace e libertà m'invase. Era il mio primo ricordo felice: io e mio padre al pianoforte, la musica, la gioia e il sorriso di mia madre.

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