Capitolo 11.

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Ricordatevi di votare e commentare!
Le ore sono passate in fretta, e finalmente posso andare in mensa, anche per staccare quel poco, dai libri.
Appena entro nella grande sala, vedo Melody che fa la fila per prendere da mangiare, così mi affretto per raggiungerla.

- hey! Ti stavo per scrivere.- dice, lasciando che una piccola risata esca dalla sua bocca.
- idem, ahah.-
Fortunatamente dopo una decina di minuti finiamo la coda, così ci mettiamo a cercare come al solito due posti liberi, quando vedo Peter che si alza dal proprio tavolo, e inizia a muovere le braccia in alto, per farsi notare.

Melody mi da una leggera gomitata, come per spronarmi ad andare verso il tavolo, che appunto lei ha già raggiunto.
- vieni!- esclama.
Non capisco questo comportamento da parte di Peter, è strano.
Sto per mettermi a sedere accanto a quest'ultimo, quando Mel improvvisamente sposta il suo vassoio verso quello che doveva essere il mio posto.
Mi correggo, sono strani, entrambi.

- devo parlare con tuo fratello.- dice a denti stretti.
- ok...- rispondo confusa, nel mentre prendo posto accanto a Niall.
Insieme a noi, al tavolo ci sono anche Liam e Zayn, e...una ragazza, seduta sulle gambe di quest'ultimo.

- chi è quella?- sussurro a Niall, in modo che senta solo lui.
Aspetta qualche minuto prima di rispondere, sta completamente fissando quella gallina "vestita" con una minigonna ed un misero un top, deve essere una delle chir leader (?) della scuola.

- ci sei?- gli chiedo.
Finalmente distoglie lo sguardo da quella, e risponde.
- uhm, si. È una delle tante troie, lo vedi no?- risponde, ridendo da solo per ciò che ha detto.

- grazie, fin qui ci ero arrivata. Ma è la sua ragazza? Cioè escono insieme?-
Subito scoppia in una fragorosa risata, attirando l'attenzione di tipo metà tavolo.
- che succede?- chiede la ragazza voltandosi verso noi due.

- niente.- mi affretto a dire.
Niall non la smette di ridere, santo cielo. gli metto una mano sulla bocca, provando a farlo zittire.
Tentativo fallito. Lo guardo divertita, è assurdo come possa ridere così tanto. Cedo, scoppio a ridere pure io questa volta, la sua risata è...bella, come una melodia, molto contagiosa.

- ok, ok. Basta ragazzi. Che succede?- Melody interviene.
- niente, sul serio.- le risponde il biondo.
- comunque, no. Una scopata e via.- continua dopo rivolgendosi a me.

- era chiaro da come mi hai "risposto".- dico evidenziando delle virgolette sull'ultima parola.

- Zayn, quando hai il prossimo combattimento?- chiede d'un tratto Liam, rompendo il silenzio che si era creato qualche attimo prima.
Abbasso lo sguardo sul piatto, fregandomene dell'argomento, dato che non mi interessa.

- tra una settimana. Ci sarete tutti, vero?- chiede guardandosi attorno, aspettandosi una risposta ovvia.
Tutti quanti annuiscono, per poi puntare lo sguardo su di me.
- ...che c'è?-
- ci sarai? Sai, ho bisogno di supporto.- ribadisce Zayn.

Caro, vedo che il supporto ce l'hai anche seduto sopra di te, volendo.
Lasciando da parte i miei pensieri, annuisco semplicemente.
Come una catena, porto lo sguardo sulla mia amica, facendole una faccia da cucciolo.
- vieni anche tu?-
- aspettavo che tu me lo chiedessi, sarà figo!- esclama, e subito ci mettiamo a ridere.

- magari non andiamo in nessun bar, dopo.- suggerisce Niall, lanciandomi uno sguardo di sfuggita.
- perché?- chiede Melody.
Arrossisco, ricordando la volta precedente, dove mi sono completamente lasciata andare, alzando un po' troppo il gomito.

- si è ubriacata.- conclude lui.
- cosa? non mi avevi detto questo particolare!- esclama lei, ridendoci sopra.
- dettagli.- dico.
***
Arrivata a casa, vedo Sarah e papà sul divano, che guardano tranquillamente la tv.
- sono tornata!- li informo, poggiando le chiavi di casa sul piccolo tavolino posto accanto alla porta.
- com'è andata?- chiede mio padre.
- bene. Tu non lavori?-

- no, non oggi. Ho preso una giornata libera, per poter andare a parlare con la tua prof. di matematica, mi ha scritto per e-mail qualche giorno fa.-
Cazzo, mi ricordo molto bene la scenata che aveva fatto durante la sua lezione, stronza.

- e...che ti ha detto?- chiedo con un po' di timore, nel mentre, per l'agitazione, gioco con il lembo della manica della mia felpa.
- che vai male in materia. E che avresti bisogno di un tutor.- risponde alzandosi dal divano.
Un che? Tutor? Stiamo scherzando, vero?

- ma anche no!-
- assolutamente si, invece. Mi sono già informato, inizierai questo mercoledì, per tre volte alla settimana.-
- ma no! Non puoi farmi questo.-

- se non vuoi bocciare, devi farlo.-
- addio vita sociale.- sussurro.
Mio padre mi porge un biglietto, con su scritto un numero di telefono, ed un nome.
- sotto consiglio della tua professoressa, lui è uno dei migliori alunni della scuola.-

Marcel...dal nome credo proprio si tratti del solito secchione, monotono per giunta.
Rassegnata, vado in camera mia, mi rinchiuderò li' dentro fino all'ora di cena, per poi andare a letto.
***
Mercoledì pomeriggio, e a momenti arriva questo Marcel.
Mio padre non può farmi questo, cazzo.
Sa quanto odi la materia, e anche proprio per questo non può forzarmi nello studiarla con un secchione.
No, no, no e no.

Peter è stravaccato sul divano a non fare una beata minchia, e se non mi sbaglio, lui ha più insufficienze di me, perché sua madre non gli fa fare ripetizioni?! Non è giusto.
Mi metto a sedere sul piano di lavoro della cucina, aspettando che arrivi il tizio.
Nel mentre mi arriva un messaggio da Niall.

- Hey! Usciamo oggiii? ;)- no, cavolo. Vorrei poter rimandare questa stupida lezione per uscire con lui. Vogliamo mettere a confronto? Anche se ci fosse un altro al posto di questo Marcel, sceglierei Niall su un milione.
- non posso :'( mio padre mi ha preso un tutor per matematica -.- ti prego salvami <3- invio il messaggio.

Nell'aspettare una sua risposta, il campanello di casa suona.
- buona fortuna!- grida Peter cambiando il canale della tv.
Sbuffo, e vado ad aprire.
Se fossimo in un cartone animato, la mia bocca toccherebbe sicuramente terra.

Sulla soglia del porta, si presenta un ragazzo più alto di me, capelli tirati completamente indietro, con dei grandi occhiali marroni, dietro ai quali si "nascondono" degli occhi verdi.
- ciao! Io sono Marcel.- dice, mentre si sistema la sua camicia bianca, con sopra un gilet verde.

La sua voce è piuttosto...leggera, non molto marcata, è strana da descrivere.
- io...sono Summer.- gli dico.
Mi sposto dalla porta, in modo che possa entrare.
- per di qua...- gli mostro le scale, facendogli con un cenno della mano di seguirmi.

- Hey amico!- lo saluta Peter.
Amico. Se vuole prendere per il culo, ci sta riuscendo alla grande, insomma, gli sembra il classico tipo da 'Hey amico!'?
Mi porto una mano sulla fronte, per quanto mio fratello possa essere stupido.
Marcel ricambia con un sorriso sforzato, e subito dopo mi segue su per le scale.
- allora, la professoressa mi ha detto che hai problemi con le equazioni.- mette la sua borsa sul mio letto, ed inizia a prendere il libro di matematica.

Annuisco, sedendomi alla scrivania.
Dalla borsa estrae anche una piccola lavagna, con dei gessi colorati.
E quelli?!
Sarà un lungo pomeriggio.
***
My Corner :)
Heeeeey!¡
Nuovo personaggio, Marcel :') secondo voi cosa accadrà?
Fatemelo sapere nei commenti :)
Non ho nient'altro da aggiungere, quindi...alla prossima!
Alice x

It isn't right ||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora