Capitolo 16.

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- andiamo?- mi sorride Niall, alzandosi dal divano dove fino a poco fa era seduto con Peter.

Si è vestito con una semplice camicia bianca, e dei semplici jeans.
Annuisco, ricambiando il sorriso.
Nel mentre entrambi prendiamo le giacche.

- non voglio diventare zio. Quindi attenzione.- dice mio fratello sistemandosi meglio sul ammasso di cuscini.

- ahaha. Idiota.- risponde Niall.
Io semplicemente arrossisco -tanto per cambiare- e mi avvio verso la porta.
- andiamo?- rido nervosamente.
Il biondo annuisce, in seguito andiamo sul marciapiede, camminando verso Nando's.
Uno squillo di un cellulare interrompe il silenzio creatosi da quando siamo usciti da casa mia.

È il cellulare di Niall.

- pronto?- risponde.
Qualcuno borbotta qualcosa dall'altra parte del telefono.
- cosa?! No! ... 'sti cazzi, sei un pezzo di merda Greg.- ride, per poi salutare ed attaccare subito dopo.

- chi è Greg?- domando curiosa.
- è mio fratello maggiore.- risponde semplicemente.
- figo. Non sapevo avessi un fratello più grande.- ridacchio.
Lui sorride.
- già. Tra qualche mese si sposerà. E sua moglie è incinta!-

- oddio, che bello!- sono sempre più sorpresa.
- ed io diventerò zio. Wa.- dice, e poi scoppia a ridere.

Lo seguo a ruota, un po' perché mi fa ridere di suo, il resto perché amo letteralmente la sua risata.
È contagiosa!

In poco tempo siamo davanti al locale, con l'insegna colorata di un rosso acceso.
Niall mi da una piccola gomitata come per farmi cenno di entrare.

Lo seguo, e subito un'aria calda con odore di pollo mi avvolge.
Vedo il ragazzo accanto a me strofinarsi le mani assieme.
Ridacchio alla vista del gesto.

- vieni!- mi prende la mano trascinandomi ad un tavolo leggermente distante dagli altri.

Ci sediamo, e nel mentre Niall inizia a parlarmi di quanto lui ami il pollo.
- non potresti mai lavorare qui, allora!- esclamo divertita.
- potrei. Ti dico solo che si ritroverebbero solamente con qualche coscia in meno.- inizia a ridere, facendomi l'occhiolino.

Dopo aver ordinato, iniziamo a parlare del più e del meno.

- adoro i tuoi occhi, cioè sono troppo perfetti.- penso.

- mh. Se non ti conoscessi potrei dire che ci stai provando con me.-

- cosa?- domando confusa.
- degli occhi. Ma i tuoi sono uguali ai miei, non c'è molta differenza.- dice sorridendo.

- non capisco, ahah.-
Mi dice ciò che ho detto prima, cioè ciò che ho pens...oh merda.
- non dirmi che...oh no, ti prego.- mi passo una mano sul volto, imbarazzata.

- ehm...si ahahah.- inizia a ridere di gusto, facendomi arrossire.
Fortunatamente arriva una ragazza con le ordinazioni su dei vassoi marroni.
Se ne va un attimo per poi tornare con delle salse speciali, da come le ha descritte il biondo.

- dimmi che ne pensi.-
Assaggio le mie cosce, e sono veramente squisite.
- fantastiche.- dico, facendo spuntare sul suo volto un sorriso soddisfatto.

Si sta comportando come se le avesse fatte lui.
Ridacchio al pensiero.

- dopo facciamo una passeggiata, ti va?- propone.
Annuisco decisa.
* * *
- basta, sono piena.- affermo, passando una mano sulla pancia.

- anch'io.- sbuffa passandosi una mano tra i capelli.
Dopo aver pagato, usciamo dal locale, iniziando a passeggiare tranquillamente per le strade di Mullingar.

It isn't right ||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora