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Quella che doveva essere solo una merenda si protrasse in un continuo via vai da parte El a casa di Bunny. Aveva capito dopo quella prima giornata che in realtà il ragazzo non era male come persona, era molto intelligente e sveglio e quando c'era da parlare seriamente era parecchio comprensivo e metteva da parte il suo carattere strafottente per dare una mano come poteva.

Francis era diventato un punto di riferimento per entrambi i ragazzi e, nonostante la lontananza, cercava di andare ad Hawkins almeno una volta al mese per aiutare El con il greco ed invogliare Bunny a fare lo stesso. Seppur contro voglia quest'ultimo aveva iniziato a seguire con una strana voglia le lezioni che l'amico dava ad El ma, siccome anche in lui l'orgoglio e la mancata voglia regnavano sovrani non aveva mai avuto il coraggio di ammettere che non gli sarebbe dispiaciuto iniziare a seguire le loro lunghe sedute. El aveva trovato in quei due ragazzi un'ancora a cui reggersi ma, si rendeva conto, aveva iniziato a trascurare quelli che in precedenza erano i suoi soli amici. In quegli ultimi due mesi che erano passati i ragazzi avevano iniziato a rivedersi a casa di Dustin ma, seppure El avesse più volte ricevuto l'invito ad unirsi a loro, si limitava a dire che stava passando la giornata a casa di Bunny, cosa vera ma da parte di El parecchio egoista.

Non mancava giorno in cui la ragazza non andasse a fare visita ad Hopper che, fortunatamente si era risvegliato tre settimane dopo l'accaduto ma che, per sicurezza doveva rimanere in ospedale in attesa che la ferita si rimarginasse del tutto.

I genitori di Bunny erano degli importanti imprenditori edilizi e stavano spesso via, tant'è che El li scorse in casa solo un paio di volte. Il loro lavoro permetteva alla famiglia quella grande e maestosa casa in cui la ragazza si ritrovava a passare interi pomeriggi. Ogni stanza aveva un arredamento diverso, cosa che infastidiva parecchio perfino El che non era amante dell'ordine. La sua stanza preferita era anche l'unica in cui si era ritrovata più volte a fare lezione con Francis, era abbastanza larga e, al contrario del corridoio aveva un pavimento completamente rivestito di parquet. L'intero arredamento era fatto di legno di mogano, compreso l'enorme tavolo su cui si ritrovava spesso a cercare di tradurre qualche passo di un'opera complicata. Le mensole erano interamente ricoperte di volumi vecchi e impolverati ma che a loro modo davano un fascino antico a quella stanza. La cosa che però faceva impazzire El era la presenza delle numerose enciclopedie rivestite da un tessuto verde e morbido che donavano un effetto quasi alpino all'ambiente. Non si era mai permessa di spostare quei pesanti libri dalla loro posizione, nonostante sapesse che a Bunny sarebbe importato poco. El era libera di fare quello che voleva a casa dell'amico ma comunque voleva mantenere un comportamento dignitoso e rispettoso anche nei confronti dei genitori seppur assenti di Bunny.

Erano appena scoccate le sette di sera quando El si alzò sfinita dal suo posto a sedere. Chiuse il libro di chimica, soddisfatta dei suoi esercizi risolti dopo numerose ore di studio ed esaurimenti nervosi. Bunny aveva sino ad allora tenuto la testa poggiata sul braccio e, quando la ragazza si alzò posò lo sguardo su di lei.

<Ed anche oggi direi che abbiamo concluso una faticosa giornata di studi>, disse ironicamente la bruna lanciando un'occhiata divertita all'amico che nel frattempo alzò gli occhi al cielo <Si bla bla bla Jane vantati pure di essere una secchiona>, disse di rimando Bunny alzandosi dopo qualche secondo e stiracchiandosi leggermente lasciando intravedere dalla maglia appena sollevata la vita sottile e bianca.

El sbuffò seccata e raccolse i libri in una pila disordinata mettendoli subito dopo nello zaino e rinunciando a mettere la felpa dato che la stagione estiva aveva iniziato a giungere alle porte anche di Hawkins.

Era incredibile pensare che in meno di un anno fossero cambiate così tante cose. Il pensiero di Mike non la affliggeva più tanto spesso e quando la notte si ritrovava a pensare a lui soffriva. Soffriva in silenzio pensando che prima o poi si sarebbe dimenticata non solo della sua assenza nella sua vita ma anche della presenza nei suoi pensieri.

Come Together | Mileven Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora