Ho voglia di abbracciarti

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"Adesso aspetti, mi hai fatto venire fame Niall." sbuffò Louis mentre sistemava dei fogli sulla scrivania dove teneva il suo portatile.
"Dai Tommo! Voglio sapere cosa ti è successo ora." sbraitò il biondo tra un morso di tramezzino e l'altro.

Louis si alzò comunque e andò in cucina, sapeva benissimo che il suo amico lo avrebbe aspettato per saperne di più visto che era una delle persone più curiose sulla faccia della terra. Non era pettegolo, ma comunque curioso.
Trovò sua madre già intenta a preparare la cena nonostante l'ora non fosse poi così tarda. Si salutarono con un piccolo abbraccio mentre l'odore tipico delle patate prezzemolate di Johannah si spargeva nello spazio circostante.

"Ti sei divertito oggi Lou? Mi avevi accennato che saresti uscito con un amico o qualcosa del genere giusto? Allora lo vedi che ce li hai gli amici! Sono molto felice di questo, vederti sempre solo non è piacevole." sospirò la donna mentre girava le patate.

Louis non rispose, sbuffò e basta mentre cercava qualcosa da addentare durante la sua conversazione con il biondo. Aprì il frigorifero e ci trovò un avanzo di sformato di pasta che giaceva dentro un recipiente di vetro da un paio di giorni. Optò per portarselo in camera senza neanche scaldarlo. 

"Louis non rovinarti l'appetito, stasera abbiamo la cena con la zia. Lo sai che quando viene lei mi tocca cucinare sempre duemila cose perchè non è mai contenta!" 

Louis si girò di nuovo verso la madre e le fece un sorriso, poi uscì e tornò in camera sua.

"Dio mio Tommo, mi è venuto un capello bianco nell'attesa. Ero preoccupato, non tornavi più e io ho finito i tramezzini, stavo cominciando ad annoiarmi..."

Louis guardò il biondo schifato e roteò gli occhi mentre riprendeva posto sulla sua sedia girevole.

"Primo Niall, sono stato di là solo cinque minuti. Secondo, se qualche volta masticassi mentre mangi forse non finiresti le cose così velocemente." 
"Comunque mi sono tinto di nuovo i capelli hai visto? Sono morbidissimi, mi son fatto prima il balsamo per evitare che mi rimanessero crespi. Ci son andato giù pesante stavolta, decolorazione a 40 volumi." soffiò l'irlandese avvicinandosi allo schermo e toccandosi un ciuffo di capelli quasi credesse di poterli far toccare anche all'amico che lo guardava con un cipiglio in volto.

"Ah, quindi? Ripeti un pò la parte in cui mi accusi di averti fatto venire un capello bianco per l'attesa..." 
"Dai su, voglio sentire questa storia. Non ho tutto il giorno per stare dietro a te Louis Tommo." sbuffò Niall prima di bere un sorso di thè freddo.

Louis tentennò e per un attimo non seppe bene che fare. Lui moriva dalla voglia di raccontare questa cosa al suo migliore e unico amico, ma da una parte il non sapere bene da dove iniziare lo intimoriva. Probabilmente raccontandola in maniera troppo affrettata avrebbe fatto perdere la vera essenza di ciò che sentiva dentro di sè e non voleva che ciò accadesse, decise quindi di prendere ancora un pò di tempo per pensarci. Poi avrebbe iniziato a raccontare.

"Cosa avresti da fare di meglio che stare qui ad ascoltare i miei scleri adolescenziali? Sentiamo." grugnì il castano aprendo una lattina di Lemonsoda presa precedentemente dal frigo.
"Oggi ho pianoforte, tra circa un'ora devo uscire, quindi muoviti e basta!" replicò il biondo allungando una mano fuori dalla visuale di Louis e facendo comparire poi una merendina ricoperta di cioccolato.
"Niall Horan! Fai veramente schifo! Mangi come un bue e rimani magro come un chiodo. Ma aspetta e vedrai, sono sicuro che da grande avrò un migliore amico grasso e pelato." Louis feceuna smorfia di disgusto indicandolo.
"Ti piacerebbe stronzo. Chissà come mai non ti sei innamorato di un bocconcino come me in questi anni. Hai evidentemente dei gusti strani se non ti piaccio..."

Ecco la schiettezza del biondo. Colui che non lo aveva mai giudicato per i suoi gusti sessuali. E Niall da una parte si sbagliava, perchè Louis invece era innamorato di lui, era sempre stata la cosa più pura e più bella che potesse entrare nella sua vita prima di Harry, per questo lo amava, esattamente come si ama un fratello di sangue.

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