Il mio telefonò iniziò a vibrare ed io maledissi qualsiasi persona che in quel momento disturbava il mio sonno pomeridiano, risposi senza vedere il mittente
''Che c'è''
''Buonasera anche a te'' esordì la voce di Will, sorrisi sentendo il suo tono sorprendetamente allegro.
Che voleva?
''Scusa ma ti ho appena maledetto per avermi chiamato ma non sapevo che eri tu''
''Allora se muoio è colpa tua'' risi con il volto piaccicato sul cuscino con la bocca semiaperta, un'espressione che Will non avrebbe mai dovuto vedere.
''Quindi che vuoi rompipalle?''
''Niente che qui fa un freddo cane, che fai mi apri?'' sentì di colpo una stretta allo stomaco, costringendomi ad alzarmi di colpo dal letto
''Che?''
''Sono dietro la tua porta, su apri che ti devo dire una cosa''
''Ma sono impresentabile''
''Tranquilla tanto chi ti guarda'' ridacchiai prima di dirigermi verso l'ingresso
''Stronzo''
''Dai su apri'' mi alzai lentamente, andando di fronte alla porta principale.
La aprì di colpo, trovandomi Will Foster proprio lì davanti la soglia di casa mia con addosso dei semplici jeans e una felpa.
Non riuscì a trattenermi da squadrarlo capo a piedi come se fossi pronta a saltargli addosso.
''Che cosa vuoi''
''Cosi tratti il tuo ragazzo?''
''Perchè sei il mio ragazzo?'' rise scuotendo la testa
''Stronza'' borbottò prima di avvolgermi in un dolce abbraccio, baciandomi sulla tempia mentre io mi immersi nel profumo della sua colonia.
''Sono venuto per portarti da me''
''Che?''
''Si i miei genitori stasera partono cosi si levano dai coglioni'' risi di fronte alla sua reazione ''Quindi indossa qualcosa di pesante e andiamo'' disse accomodandosi su uno sgabello, iniziando a fare i grattini a Zota, quel cane era troppo viziata
''Forza su'' mi incoraggiò spingendomi verso la direzione della mia camera '' ti aspetto''
Rimasi per la prima volta senza parole, non mi andava di fare la dura perchè in fondo non vedevo l'ora di stare con lui così nel giro di un'oretta mi ritrovai a varcare la porta principale dei Foster. Mi venne un colpo quando notai Adeline sul divano immersa nella lettura di un libro
''Ehy'' dissi sentendo il cuore fermarsi, era sparita dalla circolazione e in quel momento, era lì di fronte a me.
''Ehy'' era forse la prima volta che mi rivolgeva una parola col sorriso, erano settimane che provavo a contattarla
''Ragazze io vado a cucinare qualcosa, vi chiamo quando è pronto'' annuì sorridendo verso Will che mi fissava in un parte del corpo differente dagli occhi.
Lo trafissi con lo sguardo prima di sedermi accanto ad Adeline.
''Come va?'' chiesi con un leggero tono di voce
''Una merda'' rispose senza mezzi termini.
Bene, niente male.
''Bene, insomma prima stavi uno schifo, la merda è meno grave dello schifo no?''
''Credo sia il contrario''
''Dipende dai punti di vista''
''E questo il tuo modo di consolare qualcuno?'' risi di fronte alla sua espressione incredula
''Beh di solito sono più brava''
''Lo so, forse il mio fratellino ti fa perdere punti''
''Adeline!''
''Su fammi pensare ad altro'' mormorò colpendomi sul braccio ''Sta andando tutto a puttane, stasera un'autista mi porterà dallo psicologo più bravo della città, mi dirà di esprimermi e tutte ste cazzate. Tutto sta andando a puttane, tutta la scuola sa tutto ed è da settimane che non metto piede lì dentro rimanendo qua a studiare con un vecchio di settanta anni'' disse scuotendo la testa ''però se ci penso, se non fosse stato per me a quest'ora tu e Will non avreste iniziato ad uscire, e non avreste mai scopato'' mi coprì il volto con le mani più imbarazzata che mai
''Beh al dire il vero, ancora non abbiamo fatto quel passo'' rivelai stando bene attenta a non farmi sentire da suo fratello che armeggiava in cucina
''Ah no? Siete due egoisti non solo dovete a me tutto per giunta perdete tempo. Siete proprio due coglioni'' risi guardandola dritto negli occhi, restammo cosi per un paio di secondi
''Sono stata io la cogliona in realtà, a non chiamarti, a non rispondere ai messaggi e tutto'' borbottò squadrandomi negli occhi '' E' la prima volta che rido dopo giorni''
Le presi saldamente la mano, riducendo la distanza tra di noi.
Mi mancava sfiorarla.
''Infatti hai fatto proprio male a non chiamarmi'' e in men che non si dica, la colpì dritta sulla pancia con un cuscino.
Se lo meritava.
''Ei non vedi che sono una ragazza depressa!'' esclamò colpendomi a sua volta con una manata
''Non mi fai pena!'' iniziammo cosi una guerra di cuscini rincorrendoci per tutto il salone.
Mi era mancato tutto questo.
Mi era mancata Adeline Foster.
''Ma che sta succedendo?'' esordì Will arrivando con un sorriso sulle labbra, notai la sua espressione felice di osservare sua sorella sorridere entusiasta
''Attacchiamo!'' esclamai buttandogli un cuscino dritto in faccia.
UN PUNTO PER SHAY. ZERO PER WILL.
Adeline mi seguì ridendo.
''Ah si? Ve la faccio vedere io'' si precipitò sopra Adeline iniziando a fargli il solletico mentre sua sorella rideva a crepapelle sotto il suo tocco
''Ti salvo io!'' urlai buttandomi sopra le ampie spalle di Will ma come una piuma iniziò a volteggiare attorno a se stesso, facendomi venire i brividi
''Smettila che cado!'' sbraitai in preda al terrore di ritrovarmi con la faccia spiaccicata per terra anche se sapevo che Will non mi avrebbe mai lasciata cadere
''No!''
''Lasciala o ti trafiggo con il cuscino'' urlò Adeline puntadonolo con quel cuscino super morbido
''Provaci''
Venimmo interrotti dalla porta principale che veniva aperta, Will si fermò subito facendomi scendere a terra.
Rimanemmo sorpresi quando vedemmo i suoi genitori entrare con le valigie in mano.
E loro che ci facevano li?
''Ma non dovevate partire?'' chiese Will con un'espressione completamente differente da pochi secondi prima, un tono freddo e distaccato
''Ciao anche a te figliolo'' esordì suo padre sistemandosi la cravatta in un gesto autoritario.
Quanto avrei voluto dargli un punto in faccia
''Hanno spostato il volo, meglio no?'' disse allegra sua madre che sembrava davvero carina ma non potevo dire lo stesso di suo padre che mi trafiggeva con lo sguardo
''Ciao cara, è un piacere vederti'' disse Jennifer venendo nella mia direzione
''Anche per me'' risposi più sorridente possibile, vidi Will trasformarsi di nuovo in quel ragazzo impassibile. Avrei voluto tenergli la mano ma probabilmente avrei solamente peggiorato la situazione in quel momento
''Bene, sento un profumino, mangiamo?'' propose Jennifer sistemandosi le maniche della camicietta
''Si, ho preparato i tagliolini di funghi'' rispose Will indicando la cucina
''Allora andiamo a cenare''
''Dopo di voi'' disse Will aspettando che i suoi genitori e Adeline passassero avanti, lo guardai incuriosita ma prima di domandargli qualcosa si avventò sulle mie labbra, catturandomi in un bacio fugace
''Ne avrò bisogno per superare questa cena disastrosa'' sussurrò prima di tirarmi in cucina.
Sorrisi pensando ancora al suo sapore su di me.
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Solo un caso
ChickLitLa storia di Shay Dankan. La storia del suo passato. Del suo presente e magari anche del suo futuro. Un incontro che le segnò la vita, un ritorno che la riportò ai suoi ricordi. Questa è una storia di un viaggio dentro il cuore di una diciottenn...