Passarono un paio di settimane da quando la notizia di un Matt gay ormai non scombussolò più il cuore della mia migliore amica, anzi sembrava più allegra del solito dopo quel giorno, in fondo nessun ragazzo sarebbe mai riuscito a cambiare il cuore di Emily Holden, lei era inarrestabile."Come va oggi bellezza?" esordì Emily cingendomi tra le sue esili braccia. Sorrisi sentendo la sua voce intrufolarsi nell'aria.
"alla grande" le stampai le mie labbra sulle guancia, stringendomi un po' più vicino a lei
"ciao belle pupe" esordì una voce alle nostre spalle "che ne dite una cosa a tre eh?" propose Bruce con uno sguardo provocatorio, unendosi alle nostre manifestazioni d'affetto.
"con uno come te'' Emily lo squadrò da capo a piedi ''ovvio''
"anche se non ti sei fatto più vedere" canzonai lanciandogli uno sguardo d'accusa, lo colpì dritto sul petto
"lo sapete ragazze, sto studiando per il college" balbettò, strano non era da lui.
"le scuse di Bruce" lo presi in giro "non è che la scusa è qualcuno eh?" chiesi strizzando un occhio. Divenne tutto rosso in viso ed io ed Emily azzionammo i nostri rider da migliori amiche.
"oh mio dio" scandì attentamente la mia migliore amica "non ci hai detto nulla"
"fin quando non sarò sicuro che è una cosa seria, no"
"misterioso il ragazzo, va bene ma se non sarà una cosa seria spezzeremo le gambe a qualcuno" minacciò Emily con uno sguardo assassino. Le nostre risate risuonarono per tutto il corridoio della High School prima che la campana spezzò la nostra piccola pausa
"ora andiamo nella nuova classe di..." Emily fece il suono dei tamburi
"musica!" presentò Emily con un tocco teatrale."buongiorno ragazzi questa è la nuova aula di musica'' annunciò il preside della High SChool trattenendosi in dentro la pancia, non era mai stato un modello ma vederlo mentre cercava di diventare in trenta secondi un uomo con tre chili in meno mi fece scoppiare letteralmente in lacrime, riuscì con molta difficolta a trattenermi dal ridere ''dove si terranno lezioni di violino, canto e piano" per un attimo, sentì una stretta al cuore. Più che un'aula pareva un teatro di medie condizioni, ad un paio di metri di distanza vidi i capelli arruffati di Will Foster accompagnati dalla testa quasi rasata di Matt, mi piaceva vederli sempre assieme, sembravano esserci sempre l'uno per l'altro.
"il nostro insegnante sarà Mr Dankan, nonché insegnante di fisica ma anche un bravissimo pianista. Ha studiato alla Juliard, quindi perchè non sfruttare questa opportunità?'' disse accompagnato da una sonora risata e ovviamente non mancavano leccapiedi a seguirlo a ruota.
Ricordavo i momenti in cui mio padre raccontava le sue avventure in quel college, era un ''uno dei prodigi degli ultimi dieci anni'' e riuscì a laurearsi ricevendo i complimenti dall'intero comitato ma alla fine, scelse di continuare con gli studi, laurendosi in fisica all'età di trenta anni, insomma mio padre amava studiare. Era lui che mi aveva insegnato a suonare ed era sempre lui che mi aveva costretta a fermarmi.Mi trovavo tra le ultime file della grande aula e ringraziai il cielo che mio padre non si era accorto della mia presenza, così iniziò a parlare tranquillamente
"io sono Mr Dankan, ho studiato tanti anni musica e grazie al nostro preside, finalmente potremmo dare spazio anche all'arte musicale" disse con un moderato entusiasmo, in quel momento mi riportò in mente una frase che mi ripeteva sempre da piccola
<Non mostrare troppo il tuo entusiasmo, gli altri potrebbero portartelo via> ed aveva proprio ragione.
''I corsi sono aperti a tutti, ovviamente con i vari livelli di preparazione e chi lo desidera, può partecipare'' riconobbi la sua fossetta sulla guancia destra, un tempo pensavo che quel tratto lo rendesse attraente e non cambiai idea nemmeno allora, scorsi nel suo viso delle leggere rughe, era invecchiato in cinque anni ma era sempre lui. Era sempre mio padre.
''Ehy, tutto ok?'' bisbigliò Emily al mio fianco, annuì rassicurandola anche se dentro di me sapevo di mentirle. Volevo andarmene da li dentro, scappare, scappare da quel piano, da tutti e da lui ma non potevo, non volevo alzare la curiosità di nessuno anche se non ero del tutto sicura che sapessero che io fossi la figlia di Mr Dankan.Matt arrivò come un gorilla prima di abbracciare Emily, ormai era da settimane che si comportavano in questo modo, e ad essere sincera, ne ero contenta.
"si ok ma sei gay ma io sono molto attratta dal fisico maschile soprattutto di un giocatore di basket come te quindi la tua vicinanza sai mi crea un certo..." trovò le parole giuste prima di proseguire "calore"
Matt esplose in una risata prima di stringerla la mia migliore amica più stretto a sè.
"mi sa che non ha capito" Risi prima di spostare lo sguardo dall'altra parte della mensa,il mio sguardo si spostò su Will, seduto in un altro tavolo con altri ragazzi di cui non sapevo l'esistenza. Avevo un'espressione vagamente rigida, a tratti sorrideva anche ma percepivo nei suoi occhi una strana rigidità. Un distacco.
"Stai sbavando per mio fratello Shay?" Quasi sputai l'acqua che avevo appena ingerito quando sentì le parole di Adeline "cosa?" riuscì a dire con uno sguardo colpevole
"lo stavi guardando così profondamente" aveva un tono di voce dolce, non sembrava una sorella gelosa ma perlopiù un'amica alla ricerca di gossip
"no stavo pensando ad altro" risposi cercando di cambiare argomento, cazzo, dovevo stare più attenta anche se non capivo perchè giravo lo sguardo sempre su di lui, forse semplicemente perchè non riuscivo ad inquadrarlo.
"certo il suo culo" fermai subito Emily urlando
"non essere volgare"
"sei tu la prima che fa questi pensieri così impuri"
"mio fratello è un bel ragazzo non si può negare" disse Adeline con la coda nell'occhio. Mi sentì a disagio e feci un sorriso di circostanza, la conversazione più imbarazzante di tutta la giornata.
"infatti,mi chiedo come ha fatto a non piacermi" commentò Matt sospirando sfinito, Emily e Adeline scoppiarono in una sonora risata iniziando a parlare degli ex di Matt, mentre io gli lanciai uno sguardo di gratitudine per aver cambiato il soggetto della conversaizone, anche se notai Adeline lanciarmi sguardi incuriositi per tutta la durata del pranzo.Le lezioni finirono ed era finalmente il momento di tornare a casa,mentre passavo tra i corridoi quasi svuotati della High School sentì una melodia proprio dentro l'aula di musica. La porta era aperta e non so nemmeno per quale ragione, mi trovai a spiare proprio allo stipite della porta ma rimasi sorpresa quando vidi il volto rilassato di mio padre al piano, teneva gli occhi chiusi mentre si faceva travolgere dalle note.
Era la musica che suonavamo da piccola.Chiusi gli occhi per un momento lasciandomi travolgere dal ricordo del profumo dei biscotti e lui che così delicatamente mi faceva sognare.
D'un tratto la musica si fermò.
"Shay" sibilò mio padre fermandosi, mi parve di essermi appena svegliata da un sogno
"scusa non volevo disturbarti" mormorai indietreggiando sui miei passi
"no aspetta" si alzò intrufolando le mani nelle tasche dei pantaloni "questa musica la suonavamo insieme, ti ricordi?"
Che voleva fare?
Azionare l'area dei ricordi sentimentali?
"Si ricordo" risposi freddamente
"La mamma ci diceva sempre di suonare ancora perché le piaceva... Ti ricordi?" quasi rise a quel ricordo.
Ma la parola mamma mi aveva bloccata, come osava parlare di lei?
"ricordo" dissi cercando di non urlare
"ti va di suonare assieme come una volta?"Lo guardai dritto negli occhi con un'espressione incredula, credeva che bastava premere qualche tasto del pianoforte per dimenticare tutti quegli anni? Mi faceva cosi stupida?
"non suono più ormai" risposi prima di andarmene sentendo il cuore in gola.
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Solo un caso
ChickLitLa storia di Shay Dankan. La storia del suo passato. Del suo presente e magari anche del suo futuro. Un incontro che le segnò la vita, un ritorno che la riportò ai suoi ricordi. Questa è una storia di un viaggio dentro il cuore di una diciottenn...