Il volto di Adeline era rannicchiato sul mio petto mentre io contavo il ritmo dei miei respiri in sintonia con i suoi.
Avevo passato due ore a ripeterle che tutto sarebbe andato per il meglio, e che tutto sarebbe tornato alla normalità anche se non ero del tutto sicura delle mie parole.Una mano bussò alla porta interrompendo il nostro momento, dopo vari secondi Will aprì lentamente la fessura della camera
''Ci sono i miei, scendete'' annunciò con un'espressione tirata sul viso, avrei dovuto dedicare del tempo anche a lui ma in quel momento Adeline stava peggio.
In quel momento Adeline aveva bisogno di un'amica.
Di me.Sentì il cuore battere all'impazzata, non so cosa sarebbe successo da lì a poco ma avevo la netta sensazione che non sarebbe accaduto nulla di buono.
Scesi le scale lentamente mentre sentivo delle voci mormorare sommessamente, non mi ci volle molto a capire di chi si trattasse.Vidi una donna di circa cinquanta anni sfilarsi la sciarpa di dosso con estrema cautela come a non voler sporcare quel tessuto che pareva pregiato, accanto a lei scrutai un uomo paffutello maneggiare un cellulare, non tenendo conto dei suoi figli dinanzi a lui, entrambi avevano un'espressione tesa sul volto.
''Ciao amore mio'' esordì la madre appena vide il viso di Adeline accanto al mio, corse ad abbracciarla mentre una lacrima le solcò violentemente il viso ''Vieni anche tu Will'' e cosi fece mentre io rimanevo lì come uno spettatore, ad osservare ogni scena che mi si presentava davanti.
Notai il padre non muoversi di un millimetro, rimanendo immobile ad osservarli con la coda nell'occhio.
Quell'uomo non mi piaceva affatto.''Oh, scusami'' canzonò la madre di Will accorgendosi della mia presenza proprio al suo fianco, si sistemò il trucco sbavato prima di porgermi elegantemente una mano ''Io sono Jennifer, la madre di Will e Adeline'' strinsi la sua mano con un sorriso a farsi spazio sulle mie labbra
''Salve, io sono Shay"
''Sei la ragazza di mio figlio?'' mi domandò con gli occhi arrossati, vidi lo sguardo di Will impassibile mentre cercai di trovare qualsiasi risposta necessaria per far scivolare via quel momento.
Non mi sentivo affatto al mio agio.
''No" risposi cercando di incrociare gli occhi di Will ma lui pareva non esserci, era lì ma non era lui "io sono una sua amica'' risposi costringendomi a porgere un sorriso, anche se tirato''E io che speravo che finalmente ci presentasse una ragazza'' bonfonchiò alzando le braccia in cielo come se la sua ennesima speranza fu spezzata.
''Jennifer hai finito?'' esclamò una voce proprio alle sue spalle ''Dobbiamo parlare'' annunciò il padre di Will andandosi a sedere proprio su una poltrona in pelle, da come si muoveva meccanicamente pareva che quella postazione fosse proprio il posto del boss.
Suo padre.Si accomodò goffamente, aspettando che la sua famiglia lo seguisse a ruota mentre io rimasi ferma dov'ero, indietreggiando di qualche passo verso le scale.
Mi sentivo fuoriluogo, non era stata l'idea migliore incontrare per la prima volta i genitori di Will proprio quando c'era un bel casino.Mi strinsi le braccia allontanandomi verso la camera di Adeline ma non fu impossibile dato che venni fermata dalla salda mano di Will.
''Puoi restare'' mormorò con un tono serio anche se sapevo che in quell'istante, se me ne fossi andata, lui sarebbe crollato.
Lo scrutai attentamente, decidendo come agire.
''No invece, non può restare'' esordì suo padre con un tono autoritario ''non so nemmeno chi sia questa ragazza e stiamo parlando di cose familiari''
''Lei resta qui'' continuò Will stringendo la sua mano attorno alla mia, pronto a scattare in azione.
''Lei se ne deve andare''
''Papà è mia amica..'' sibilò la voce esile di Adeline che per tutto il tempo non aveva aperto bocca, in quel momento avrei voluto tanto stringerla a me
''Risparmia il fiato tu''
''Will posso andare, stai tranquillo'' dissi vedendo che la presa di Will si faceva sempre più forte
''No''
''Caro, credo che questa amica... '' canzonò la madre di Will ''sappia già tutto quello che diremo, può rimanere''
il volto di suo padre sembrò irrigidirsi ma non disse più una parola, Will mi accompagnò accanto a lui ed Adeline sul divano.
Mi sentì come un'intrusa.
STAI LEGGENDO
Solo un caso
ChickLitLa storia di Shay Dankan. La storia del suo passato. Del suo presente e magari anche del suo futuro. Un incontro che le segnò la vita, un ritorno che la riportò ai suoi ricordi. Questa è una storia di un viaggio dentro il cuore di una diciottenn...