***SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI ****

Il suono della sveglia mi irritò, non che fosse una novità da come avrete notato. Quella notte non chiusi occhio, sentivo l'adrenalina circolarmi per tutto il corpo, sentivo quella rabbia rimasta dentro di me uscire lentamente come una lenta agonia.
Era la sensazione più estenuante che avessi mai provato nei miei diciotto anni di vita e tutto questo, per colpa di quell'uomo.

"buongiorno" esordì Chloe prima che io potessi varcare la soglia della cucina
"giorno" risposi freddamente, andando ad aprire il frigo in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti.
Vidi il pollo ripieno ancora sul vassoio da portata, chiusi di scatto lo sportello.
''Non mangi?''
''No'' vidi mia sorella annuire con un'espressione tesa, notai delle occhiaie sul suo viso, probabilmente a causa mia.
''Vuoi che preparo qualcosa? Pancake?''
''No, sto bene cosi''
''Sicura? Nemmeno un po' di thè?'' ripetè mentre si avvicinava a me con passi incerti.
Rimasi immobile fissando il display del mio cellulare, ovviamente Logan non mi aveva risposto.
''No Chloe, ho detto no'' detestavo dover essere cosi odiosa nei confronti di mia sorella ma provavo talmente tanta rabbia che in quel momento non ebbi la capacità di collegare il cervello con la bocca
''Ok, visto che le buone maniere non servono a niente con te'' iniziò posizionandosi proprio di fronte a me ''Voglio parlarti di ieri sera''
''Io no purtroppo quindi me ne vado a scuola'' annunciai voltandole le spalle
''Tu invece rimani dove sei'' squittì alzando di poco il tono della voce.
In cinque anni non aveva mai usato quel tono con me, la scrutai con un'espressione interrogativa.
''Come scusa?''
''Il tuo udito è perfetto quindi sai benissimo cosa ho detto'' Ribatté Chloe con un'espressione agitata ''ora tu ti siedi e mi ascolti''
''Io non farò un bel niente''
''Shay'' mi chiamò un'ultima volta, questa volta con una voce spenta, come se fosse sul punto di spezzarsi ''ho bisogno di parlarti'' in quell'istante qualcosa scattò in me, costringendomi a guardarla negli occhi ''non farti pregare di nuovo''.
Parlare della sera prima significava rivivere dei ricordi, rivivere una vita che ormai non riconoscevo più; parlare del passato significava dare importanza a lui, a mio padre ed io volevo solamente che scomparisse dalla mia testa.
Nonostante ciò che provavo, Chloe non la pensava come me, lei doveva ricordare, doveva rivivere il passato, doveva rivivere i ricordi, aveva il bisogno di farlo.
Dopo anni aveva bisogno di lasciare parlare il suo dolore ed io, lasciai che lo facesse.

''Lo so che sei incazzata perchè papà è andato via'' quando era agitata, mia sorella aveva l'abitudine di gesticolare non riuscendo a stare ferma, ogni volta riusciva a farmi divertire ma in quel momento mi irritò solamente.
"Lui non se ne è andato" specificai appoggiandomi al bancone ''ci ha abbandonato''
''Lo so Shay però per favore, ascoltami'' notai i suoi occhi luccicare leggermente ''Nostro padre ci ha abbandonato ma ci ha sempre chiamato, scritto...''
''Credi che basti?''
''No cazzo, no Shay. Fammi finire'' una lacrima le solcò il viso cogliendomi alla sprovvista, forse ero stata troppo dura ''Tu non hai mai risposto a nessuna delle sue chiamate, a nessuna delle sue lettere, non hai mai voluto sapere cosa facesse, come stesse, non hai mai voluto sapere niente di nostro padre'' aveva il respiro corto ma non osò fermarsi ed io non osai obiettare.
''Io so perchè l'hai fatto, lo so. Ci ha abbandonato e tu non hai mai accettato tutto questo e va bene, ti comprendo. Non ti sto giudicando ma cazzo Shay, io ho sempre risposto alle sue chiamate, alle sue lettere, ho sempre saputo cosa facesse, come stesse. Ho sempre saputo tutto e mi piaceva parlare con lui anche a chilometri di distanza. Lo sentivo lo stesso vicino a me'' si asciugò il viso col dorso della felpa mentre tirava su col naso
''Non ti costringerò ad avere un rapporto con lui però Shay, per favore...'' la guardai mentre si strinse sulle sue minuscole spalle
''Io voglio mio padre nella mia vita'' quando sentì quelle parole, il mio cuore si restrinse cosi tanto che ebbi paura che fosse sparito, per la prima volta in tutta la mia vita, vidi una Chloe Dankan piangere per una persona, per la prima volta in tutta la mia vita vidi mia sorella piangere per il suo papà.
"Mi dispiace per ieri sera, ti dovevo dire prima che l'avevo invitato a cena ma.."
"Non preoccuparti" la interruppi prima che lei potesse continuare, non mi piacque guardarla in quelle condizioni soprattutto se il motivo era solo volere il proprio padre. Non era giusto.
"Io non ti costringerò mai a scegliere tra me e lui, se tu vuoi frequentarlo mi sta bene se è questo quello che vuoi allora sono felice per te ma io non devo averci nulla a che fare, chiaro?"
''Va bene'' sussurrò abbassando gli occhi arrossati sul pavimento
''Ora vieni qui'' dissi prima che la stringessi tra le mie braccia.

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