Quella voce

670 31 4
                                    


In quel momento Bakugo eliminò completamente la sua solita faccia scontrosa e annoiata di tutti i giorni assumendo un'espressione molto più sconvolta e confusa alla vista di Dalia, chi si aspettava che dopo tre anni se la ritrovasse davanti ai suoi occhi?

Dalia fece un piccolo passo indietro per la troppa vicinanza, cosa che fece anche il ragazzo, riassumendo successivamente la sua classica espressione, come se non avesse visto nulla di che.

<<Kacchan volev->>

Si fermò non appena il ragazzo riprese a camminare ignorando completamente Dalia, la quale lo seguì con lo sguardo come se se lo aspettasse.

In quel momento, le vennero in mente le parole di Midoriya, Kacchan era veramente diventato così difficile o era solo apparenza?

<<Bakugo aspetta! Ti devo almeno delle scuse!>>

Replicò lei fermando il suo amico a pochi passi, il quale poi si voltò verso di lei.

<<Che me ne faccio?>>

Chiese impassibile tenendosi le mani all'interno delle tasche dei pantaloni della divisa scolastica.

<<Kacchan..>>

Il volto dispiaciuto e triste della ragazza non fece comunque intenerire il ragazzo, il quale si limitava semplicemente a guardarla come se fosse una sconosciuta.

<<Senti, eravamo dei mocciosi, succedono queste cose, capita, fa niente>>

Rispose lui dopo qualche secondo di silenzio, sospirando rumorosamente alla fine.

<<Cosa vuol dire, che farai finta di niente?>>

<<Esatto>>

La ragazza fece un piccolo sorriso, possibile che Bakugo avrebbe perdonato così in fretta la ragazza?

Purtroppo però, quel suo piccolo sorriso svanì non appena il ragazzo continuò a parlare.

<<Farò finta di niente perché così come quel Deku di merda, anche tu per me non conti un cazzo, e fingerò che noi tre non siamo mai stati amici>>

Affermò lui con tono scontroso e menefreghista, lasciando la ragazza senza più alcun dubbio; era di certo diventato come Midoriya aveva detto.

<<Non puoi dire sul serio...>>

Sussurrò lei abbassando leggermente il viso verso il pavimento.

<<L'ho appena fatto>>

Affermò Bakugo decidendo così di andarsene lungo il corridoio della scuola, ignorando la tristezza e la malinconia della ragazza che stava provando in questo momento.

Sapeva che almeno con Kacchan non sarebbe stato facile, ma non pensava di certo che potesse come eliminare la loro amicizia così facilmente.

Passarono all'incirca dieci secondi, e la ragazza che era rimasta allo stipite della porta dell'aula degli insegnanti si risvegliò dai suoi pensieri scuotendo leggermente il viso, raggiungendo così la sua aula.

Midoriya capì subito che Dalia avesse parlato con Bakugo, e che non fosse andata bene data la sua espressione assente e triste, ma si limitò a guardarla con sguardo dispiaciuto per poi prestare attenzione al professore, il quale aveva appoggiato svogliatamente una borsa piuttosto vecchia sulla cattedra, creando così un leggero tonfo.

Per Bakugo era come se quella mattina non fosse successo nulla di che, difatti era seduto al suo posto in modo annoiato e distratto.

Dalia invece cercò comunque di non pensarci, non poteva di certo passare tutta la giornata con il muso lungo.

My Hero AcademiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora