Passarono due giorni da quando Dalia seppe finalmente la verità, ma fino ad oggi non aveva mai avuto il coraggio di leggere quella lettera.Poteva esserci scritto qualsiasi cosa, paura, rimpianto, rabbia...Qualsiasi cosa.
Nessuno sapeva quello che fosse successo, solo lei e Bakugou, il quale una volta che Dabi se ne andò, ritornò a scuola assieme alla ragazza, dimenticandosi del loro "litigio".
Dalia sospirò, sedendosi poi sul letto stringendo successivamente la lettera che teneva in mano; era piegata in due, e vi era scritto "per mia figlia Dalia".
Ogni volta che leggeva quella semplice scritta le veniva da sorridere in modo malinconico.
Spostò lo sguardo verso la porta di camera sua non appena sentì che qualcuno l'aveva aperta.
<<Kacchan...Ti serve qualcosa?>> Domandò lei portando la lettera al suo fianco.
<<Ti vuole Aizawa, credo sia preoccupato per te>> Aizawa non era mai stato solo un professore per la ragazza, ma era come un padre; l'ha cresciuta da quando era piccola, quindi era inevitabile che non si preoccupasse per lei vedendola strana in questi due ultimi giorni.
<<Non gli hai detto di Dabi vero?>> Domandò lei con sguardo preoccupato; non gli ha mai nascosto niente, oltre al fatto del quirck di Deku, tuttavia ancora non se la sentiva di parlargli riguardo a sua madre e di ciò che gli ha fatto Endeavor.
<<Ti sembro il tipo che racconta gli affari altrui?>> Dalia sorrise alla sua risposta, nonostante ne fossero successe di ogni colore, era felice che il loro rapporto fosse comunque quasi normale.
<<Non hai ancora letto quella lettera?>> Bakugou fece qualche passo avanti verso la stanza avvicinandosi a lei.
<<Volevo leggerla adesso, prima o poi dovrò pur farlo no?>>
<<Allora mi levo>> Fece per andarsene con tanto di mani in tasca, ma Dalia lo interruppe chiamandolo.
<<No aspetta, rimani...Nessuno compreso noi due e Dabi sa di questa lettera, e voglio che tu sia con me quando la leggerò, così forse ti metterei in testa che ti considero mio amico e che non ti nascondo nulla>>
Strinse leggermente la lettera riprendendola tra le mani, guardando poi il biondo, il quale fece spallucce. << Non ne ho bisogno, leggila pure da sola>>
<<Io però ne ho bisogno.>> Abbassò istintivamente lo sguardo.
<<..Ho paura di leggere questa lettera perché è come dirle addio una seconda volta, e so che mi farà malissimo, quasi quanto la prima volta>>
A quelle parole, il ragazzo sentiva come se provasse dispiacere nei suoi confronti; era normale provare quell'emozione in quel momento, potevi comportarti da duro e menefreghista quanto volevi, ma rimani comunque un essere umano.
Fece qualche altro passo avanti sedendosi successivamente accanto alla ragazza, guardandola negli occhi come per dire che poteva leggere quando lei se la sarebbe sentita.
Bakugou era fatto così, di poche parole ma con maggiori fatti. Non ha mai saputo parlare come si doveva, ma al tempo stesso, dimostrava qualsiasi cosa con i fatti, ed era questa caratteristica ad avere attirato i suoi due amici.
Lo hanno sempre ammirato per questo.
Dalia prese un respiro profondo, chiuse gli occhi riaprendoli non appena fu pronta.
Aprì la lettera iniziando così a leggerla.
"Cara Dalia, figlia mia.
Non so nemmeno io da dove iniziare, ma se Dabi, tuo fratello, è riuscito a consegnarti questa lettera, allora vuol dire che il mio brutto presentimento era corretto.
Ora dovresti essere già un adolescente, o comunque una ragazza che sa ragionare e pensare con la sua testa.
Mi dispiace così tanto per quello che hai passato durante la tua infanzia, credimi. Non sto cercando di giustificarmi, non ho scusanti per non averti protetta da quell'uomo, ma pregavo ogni sera che tu sopravvivessi a quei suoi folli esperimenti cosicché Dabi potesse prenderti e portarti via il più lontano possibile da Endeavor.
Di sicuro avrai già parlato con tuo fratello, gli ho chiesto io di consegnarti questa lettera.
Ti prego di non dargli la colpa per quello che ha fatto, non è stata colpa sua, lui voleva soltanto proteggerci, ma era ancora troppo giovane per sconfiggere
Endeavor.
Prego che tu e lui stiate bene, che siate lontani da quell'uomo infido.
Tesoro, sappi che io per te ci sarò sempre, e sappi che mi manchi più di qualunque altra cosa.
Non abbiamo avuto abbastanza tempo per parlare riguardo al tuo futuro, ma mi hai sempre parlato che avresti voluto essere un eroina assieme ai tuoi due migliori amici.
Spero che tu stia riuscendo in questa tua impresa, sappi che da quassù, hai tutta la mia stima e supporto.
Non so neanche se hai accettato o meno il quirck di tuo padre, ma fatti dire solo una cosa, quello è tuo, è un tuo potere e non suo, non farti mettere in testa idee sbagliate.
Scommetto che stai diventando una donna meravigliosa, lo so per certo.
Ti amo infinitamente, e anche se non fisicamente, sarò sempre con te, ti sorveglierò notte e giorno.
Abbi cura di te, figlia mia."Inutile dire che Dalia aveva gli occhi lucidi; una lacrima scese lungo la sua guancia cadendo sopra alla lettera.
Bakugou's pov.
Non potevo non sentirmi inutile in quel momento.
Ho apprezzato il fatto che Dalia mi volesse con lei, ma io ero pessimo in quelle situazioni.Guardai Dalia la quale stava cercando di reprimere qualche lacrima, continuando a fissare la lettera.
Sapevo benissimo che odiava farsi vedere in quello stato, ma se non si fosse sfogata in qualche modo, prima o poi sarebbe esplosa.
<<Era davvero una brava donna>> Affermai io un po' impacciato.
<<Si, lo era>> Sorrise alla sua risposta, facendo fuoriuscire qualche altra lacrima; subito dopo si alzò dal letto portando la lettera sopra al comodino.
<<Va bene, dai adesso dobbiamo and->>
Mi alzai di scatto per poi abbracciarla forte, non facendole finire quello che stava dicendo.
Ne ha passate così tante, ed io che pensavo fosse egoista e che pensasse solo a se stessa, mentre l'unico a pensare solo a se ero io.
Con quale coraggio sono rimasto al suo fianco per tutto questo tempo?
Con quale coraggio posso definirmi ancora suo amico?
Sentì le lacrime di Dalia aumentare, e nonostante prima sembrava sorpresa, dopo qualche secondo ricambiò l'abbraccio, stringendomi forte, lasciandosi finalmente andare.
Almeno in questo ero bravo...
<<Grazie, davvero>> Il suo tono era misto tra la malinconia e la felicità.
L'unico che doveva ringraziare ero io, che nonostante tutto, sia lei che il sottospecie di nerd, volevo dire, Deku, erano sempre rimasti al mio fianco.
Spazio Autrice:
Credo che una volta finita questa storia, farò un capitolo speciale dove racconterò esattamente quello che era successo quando Endeavor ha ucciso la madre di Dalia, usando però Dabi come "personaggio principale"
fatemi sapere se vi interesserebbe^^
STAI LEGGENDO
My Hero Academia
FanfictionDalia, Bakugo e Midoriya passavano ogni estate sull'isola di Nabu, avendo conosciuto la ragazza in quel posto, ma persero i rapporti non appena in un'estate come le altre, Dalia non si trovava più in quell'isola. Tre anni dopo, i due ragazzi, nonost...