Ereditato?

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Il tempo scorreva sempre più velocemente, e senza che nessuno se ne accorgesse, ecco che spuntò fuori Maggio.

Il caldo ormai aveva fatto ritorno in città; aria fresca, sole splendente, alberi e fiori più vivi e belli che mai.

Quale altro buon momento poteva essere se non questo a portare l'intera classe in campeggio?

Ebbene si, dopo numerose lezioni, tra cui interrogazioni, verifiche ma anche esercizi fisici piuttosto pesanti, il professore Aizawa aveva deciso di portare i suoi alunni ad allenarsi all'aperto.

Difatti, erano già in viaggio verso il loro posto di incontro con delle persone le quali si sarebbero occupati di loro, dando così una mano ai professori.

Il luogo era in mezzo alla foresta, circondata appunto da niente meno che dalla natura.

<<Mi raccomando, non causate problemi a quelli che ci aiuteranno, cucinate senza lamentarvi, e voi, non fate i maschilisti e aiutate anche voi>>

Esclamò il professor Aizawa marcando le ultime parole fissando in modo minaccioso i ragazzi.

<<Nessun problema!>>

Affermarono quest'ultimi intimoriti dal suo sguardo.

Pochi minuti dopo, arrivarono finalmente a destinazione; l'autista parcheggiò per bene il pullman facendo successivamente scendere gli studenti.

<<Ehi Dalia! Che fai non vieni?>>

Chiese Kyoka notando che la ragazza era ancora seduta sul pullman.

<<Arrivo, ho perso il telefono, mi dovrà essere caduto da qualche parte>>

Affermò lei continuando a cercare tra i sedili.

<<D'accordo, vado ad avvisare il professore altrimenti pensa che ti abbia perso durante il viaggio!>>

Esclamò ironicamente lei facendo ridacchiare la sua amica.

<<Ma dove sta..>>

Imprecò lei a bassa voce, portandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

<<ei>>

A quella voce, Dalia si voltò, trovando poi Bakugo ancora sul pullman.

<<Kacchan, dimmi>>

Chiese lei con un ginocchio per terra mentre guardava Bakugo dal basso.

<<Dopo dobbiamo parlare.>>

Aggrottò la fronte; di cosa mai dovevano parlare?

Alla fine, anche se erano passate svariate settimane, si erano "chiariti" riguardo al festival, e nonostante Dalia non gli avesse detto perfettamente quello che era successo, Bakugo l'aveva come "perdonata".

<<..D'accordo>>

Rispose lei dopo qualche secondo, abbassando poi lo sguardo per continuare la ricerca del suo cellulare.

In quel momento, Dalia sentì un sospiro di Bakugo, ma non ci fece molto caso.

<<Se stai cercando il tuo telefono, sappi che è all'interno della tasca a rete del sedile davanti a te>>

Affermò lui facendo così spostare lo sguardo della ragazza verso la tasca del sedile, trovandoci così il telefono.

<<Ahh ecco dove lo avevo messo! Ora ricordo! Grazie Kacchan!>>

Rispose lei alzandosi da terra, estraendo il suo cellulare.

Rispose lei alzandosi da terra, estraendo il suo cellulare

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