Erano tutti impegnati a svolgere il loro compito, c'era chi si impegnava mettendoci tutto se stesso e chi invece, non vedeva l'ora di finire per allontanarsi "casualmente" dai suoi compagni.<<Forse ci conviene andare dall'altra parte..>>
Affermò Todoroki pensando a quale direzione prendere.
<<NON DEVI DARMI ORDINI>>
Urlò Bakugo agitando le braccia.
<<Ho solo detto che ci conviene prendere quella direzione...>>
Si giustificò Todoroki esasperato.
Inutile dire, che presero la strada scelta da Bakugo per evitare di separarsi.
Le ore passarono, e nell'aria si sentiva un qualcosa di diverso, un qualcosa di cui ti metteva i brividi.
Dalia cercò nuovamente di controllare il suo quirck, ma perse per l'ennesima volta il controllo; fortuna che qui con lei c'era Terz, l'istruttore di cui aveva parlato Aizawa.
(palesemente inventato, si)
La ragazza sospirò per la fatica, portandosi le ginocchia a terra cercando di riprendere fiato.
<<Avanti, ricomincia>>
Ordinò l'uomo guardando la ragazza.
<<È tutto inutile, quel quirck è troppo forte per me..>>
Rispose la ragazza con ancora il fiatone.
<<Non ci viene dato un quirck di cui non siamo capaci ad usarlo, si tratta solo di forza di volontà e pazienza>>
Rispose lui con tono tranquillo, ma anche con un tono rassicurante.
<<E perché io non riesco a controllarlo?>>
Chiese Dalia leggermente turbata, fissando il terreno.
<<Perché pensi troppo>>
Aggrottò la fronte alzando lo sguardo verso Terz non capendo la sua risposta.
<<Non ci hai fatto caso? Prima di usare il tuo quirck, pensi a qualcosa, a qualcuno...Quel qualcuno ti fa provocare così tanto odio da farti perdere il controllo>>
Dalia sembrava capire finalmente la motivazione di tutto ciò.
<<A dire il vero, prima di usare il quirck penso a tante cose, come mio padre, o anche alla persona che ha ucciso mia madre...Ma in realtà penso anche a lei..>>
Affermò la ragazza riportando lo sguardo basso.
<<Perchè non provi a pensare semplicemente a lei e basta?>>
Chiese lui aiutando poi la ragazza a rialzarsi da terra.
<<Oppure ti vuoi arrendere?>>
La guardò e capì all'istante la sua risposta; uno sguardo di sfida e di coraggio che solo pochi avevano.
Dalia si concentrò meglio di fronte a se, fece un lungo respiro, tolse dalla mente ogni singolo pensiero negativo, lasciando così spazio per le cose che le mettevano pace e serenità, come sua madre.
Attorno a lei apparve nuovamente quell'aura nera, il vento iniziò a girare attorno a lei, ma questa volta, i suoi occhi, anziché diventare neri come la pece, divennero bianchi, completamente bianchi.
Fu un attimo.
Dalia percependo che questa volta era andata diversamente, si fermò subito essendone sorpresa, così si voltò verso Terz pronta a vedere la sua reazione, d'altronde questa volta era riuscita anche a fermarsi da sola, e anche con facilità.
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My Hero Academia
FanfictionDalia, Bakugo e Midoriya passavano ogni estate sull'isola di Nabu, avendo conosciuto la ragazza in quel posto, ma persero i rapporti non appena in un'estate come le altre, Dalia non si trovava più in quell'isola. Tre anni dopo, i due ragazzi, nonost...