59. Letto

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Caro Taehyung,

Come stai? Come stanno gli altri? Spero stiate tutti bene, spero che il tempo stia risollevando i vostri animi esattamente come sta facendo con il mio.

A volte mi ritrovo a ridere felice a causa di qualche battuta di Seokjin, o a sorride a causa di qualche pasticcio commesso da Namjoon. Non posso dire che questa sia felicità, certo, ma quando sono completamente solo, e la mia mente ha la possibilità di vagare nei posti più terribili, nei ricordi più dolori, non lo fa più. Riesco a pensare ad altro, a cosa preparare con Seokjin per il prossimo pasto, a quale incantesimo provare il giorno dopo e, incredibilmente, non mi ritrovo a piangere disperatamente come ormai era diventata abitudine.

È, forse, questa la luce in fondo al tunnel di cui tutti parlano? Non vedere più tutto nero, ma grigio? Sinceramente speravo nel bianco, ma forse per qualcuno come me è un po' troppo.

Negli ultimi giorni Hoseok ha risposto alla mia lettera, mi ha detto che ha provato ad eseguire il mio favore: ha provato a far mangiare di più Jimin. Fallendo a quanto pare.

So che il vostro rapporto non è mai stato particolarmente stretto, so che è poco probabile che ascolti te dopo aver ignorato Hoseok, e so che la vostra amicizia non ha fatto altro che deteriorarsi in questo periodo. Ma te lo chiedo per favore, provaci anche tu.

Forse la scelta più intelligente sarebbe scriverlo a Jungkook, so che in quanto servo del re non ha fatto altro che cambiare padrone dopo la morte del padre di Jimin, ed è lui che gli serve il cibo. Ma dato il trascorso dei due, immagino che la tensione si possa tagliare con un colletto ogni volta che si incrociano.

Quindi per favore Tae, te lo chiedo in quanto amico, assicurati che stia bene e che si prenda cura di stesso. So cosa significa perdere un genitore, ed anche se ero troppo piccolo per comprenderlo a pieno, sento ancora oggi il vuoto che si crea nel petto ogni volta che penso a loro. Voglio che Jimin abbia qualcuno al suo fianco in questo momento difficile. Vorrei essere io quel qualcuno, ma forse non farei altro che peggiorare la situazione.

Come vanno le cose lì? Cosa stai facendo ora che sei stato declassato a normale servo e nonsei più il servo personale del medico di corte? Ti trattano tutti bene? Sei felice?

Lo spero con tutto il mio cuore, perché quando immagino il tuo viso, ti vedo sempre con un enorme sorriso dipinto sulle labbra. Non potrebbe essere il contrario.

Lo sai che alla fine sono andato al mare? Namjoon me lo aveva promesso, è forse una delle prime cose che ti ho scritto.

È stato meraviglioso Tae, il cielo limpido, l'odore dell'acqua, la soffice sabbia che mi circondava senza darmi alcuno scampo! È stato come immergersi in una nuvola per qualche ora, ho osservato il mare per un sacco di tempo, siamo rimasti fino alla sera, ci siamo voluti godere il tramonto. Mi sono rilassato, non ero molto felice, questo è vero, ma il silenzio e la calma di quel luogo mi hanno permesso di dimenticare ogni male, come fossi stato sospeso dal tempo.

È stata una bella sensazione, soprattutto dopo aver realizzato che probabilmente non smetterò mai di amare Jimin.

Mentre ero seduto sul bagnasciuga, e stavo permettendo alla sabbia di scendere tra le mie dita, mi sono ritrovato ad osservare Namjoon e Seokjin mentre si stringevano l'uno tra le braccia dell'altro, mentre le loro labbra si sfioravano con amore ed esitazione, mentre le loro mani si muovevano sul corpo dell'altro con delicatezza.

Osservarli mi ha fatto realizzare che l'amore dovrebbe essere gentile, dovrebbe rendere più felici le persone, dovrebbe posare sempre un sorriso sulle tue labbra. Non dovrebbe essere come quello mio e di Jimin, non dovrebbe essere pieno di dolore, parole non dette, fraintendimenti. Un amore senza fiducia non può andare avanti, e la fiducia nei miei riguardi è sempre mancata, dall'istante in cui ha saputo della mia identità, ogni speranza di di fiducia era morta, prima ancora che uno di noi lo realizzasse.

Vorrei solo che lui sapesse quanto, davvero, io lo ami. Il modo in cui mi sento soffocare ogni volta che la mia mente mi riporta inevitabilmente a lui. Ogni volta che mi ricordo che la persona che amo più di me stesso è convinta che io abbia ucciso suo padre, mi sento morire. Ma non posso dargli la colpa, no?

È stato cresciuto così dalla culla, non c'è alcuna speranza che mi perdoni, non c'è alcuna speranza che io possa riabbracciarlo e posare le mie labbra sulle sue.

Mi manca lui, mi mancate tutti voi. Ma non mi manca il castello. Qui, con Namjoon e Seokjin, ho finalmente quella libertà che cercavo.

E lo so, mi dispiace, odi quando parlo di Jimin in una luce così positiva. Ma non posso farci nulla, sai? È questo l'amore: perdonare, comprendere, amare. È tutto ciò che posso e riesco a fare.

Spero di non averti fatto troppo arrabbiare, ma avevo bisogno di parlare con qualcuno. Come ben sai non potrei mai farlo con Namjoon e Seokjin, non posso raccontare loro la mia storia, quantomeno non tutta, l'odio che provano verso la famiglia reale è tanto ed è più che comprensibile. Non posso fare nulla al riguardo, e tu sei il mio amico più caro, sei costretto a leggere le mie parole anche se non vuoi.

Scusami ancora, ti voglio bene,
Yoongi

...

Jimin era entrato nella stanza di Taehyung per avvisarlo del suo nuovo ruolo a palazzo, stanco di vedere il suo amico maltrattato solo per il suo nuovo ruolo da semplice servo.

Lo attenda con pazienza e dedizione, perlomeno fino a quando non vede un piccolo papiro spuntare al di sotto del materasso. E dopo aver letto il suo contenuto, tiene stretta tra le mani la lettera trovata, la stropiccia, rovinandola irrimediabilmente, ma non può fare altro.

E quando la porta alle sue spalle si apre, ed il proprietario lo trova lì senza invito, il castano può vedere il terrore dipingersi sul suo viso.

"Quando pensavi di parlarmene!?"

Bread - YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora