35. Utilità

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Il discorso del mago aveva fatto riflettere molto Jimin, lo aveva tenuto sveglio per la seconda notte di seguito, mentre mille pensieri continuavano a susseguirsi l'un l'altro senza alcun ordine.

E mentre continuava riflettere, le parole di Yoongi si erano ripetute ancora una volta nella sua mente: 'Io lo so che tu sei un principe e non capisci bene cosa sia l'altruismo, dato che sei cresciuto in un posto in cui tutto ti era servito su un piatto d'oro'.

Ed è vero, tutto gli è stato servito su un piatto d'argento, non ha mai dovuto chiedere qualcosa più di una volta prima che gli fosse portata. E cosa gli serve in questo momento? Yoongi, gli serve il ragazzo che ama al suo fianco. Come potrebbe ottenerlo? Chiedendo, perché come ha detto il moro, tutto gli viene dato ogni volta che lo desidera.

Per questo, la mattina dopo, finita la colazione ed accompagnato il mago all'uscita del palazzo per il cambio di guardia tra lui e Wonho, si dirige verso la stanza di suo padre, con un piano ben preciso il mente.

Forse non potrà chiedere esplicitamente che Yoongi stia con loro, ma può modificare i fatti a suo piacimento, come aveva fatto già più di una volta dal primo incontro con il moro e, magari, convincere suo padre che la sua folle idea potrebbe realmente funzionare.

"Padre!"

Jimin irrompe nella sua stanza senza preoccuparsene troppo, trovando il padre seduto di fronte all'enorme scrivania di legno. Per la prima volta, Jungkook non è nei paraggi, e la cosa non gli dispiace per nulla, perché non sarà costretto a cacciarlo come al suo solito.

Il re solleva lo sguardo sorpreso, riportandolo subito dopo sul foglio che aveva attirato la sua attenzione prima che il principe entrasse nella stanza senza alcun riguardo per la sua privacy.

"Jimin, mi fa piacere sapere che più passiamo il tempo in questo castello, più le buone maniere vengono dimenticate."

Il castano non risponde, per nulla pronto a riprendere il rimprovero che, come aveva predetto, il padre gli aveva già rivolto il pomeriggio precedente. Sgridandolo come fosse un bambino a causa della sua inspiegabile assenza a colazione.

"Non sono qui per questo padre, ma vorrei discutere un'idea che mi balena in testa ultimamente e che è abbastanza urgente."

Quelle parole sembrano attirare l'attenzione di suo padre, perché sposta finalmente lo sguardo dal documento sulla sua scrivania, per portarlo verso la figura di suo figlio. Jimin si chiude la porta alle spalle con soddisfazione, sentendo la propria ansia salire a dismisura. Non solo per quello che sta per dire e chiedere, ma anche perché non ne ha discusso con Yoongi, e se le cose dovessero andare per il meglio, il moro non potrebbe più decidere per sè stesso.

"Di cosa si tratta Jimin? Non ho molto tempo."

Il principe si schiarisce la gola, cercando di mantenere la sua postura perfetta per non far trasparire la paura che sta iniziando a chiudergli la gola.

"Voglio parlare del mago padre."

L'interesse del re sembra spegnersi immediatamente, ma per curiosità, o forse per rispetto verso suo figlio, non mette fine al discorso.

"Di cosa esattamente Jimin, non girare intorno al punto."

"Nelle ultime settimane si è dimostrato più che inoffensivo. Durante il viaggio non ha provato a scappare nemmeno una volta, nonostante abbia avuto più di un'occasione per farlo, e non solo questo, ti ha anche aiutato con la febbre, nonostante non fosse suo compito e non avesse alcun obbligo nel farlo. Wonho mi ha detto, e sono sicuro lo abbia riferito anche a te, che non gli ha mai dato problemi durante le mattine in cui sono fuori nei campi."

Il re annuisce e, per un momento, una piccola speranza si apre nel petto del principe, che forse abbia capito dove il castano voglia andare a parare? Che forse sia d'accordo con lui?

"E quindi Jimin? Il prigioniero non ha fatto del male a nessuno nè ha provato a scappare, questo non significa sia inoffensivo. Ed anche se lo fosse, non vedo perché dovrebbe interessarci, cosa stai provando a suggerire?"

Ebbene no, la speranza di Jimin si spegne in un istante, ma questo non lo porta comunque a demordere. Perché vuole Yoongi con sè, per quanto a lungo è possibile. E se questo è l'unico modo in cui potrà succedere, allora ben venga.

"Si è dimostrato più che utile al nostro reame, ci ha salvati da un'epidemia, ed ora sta praticamente salvando Cronos proprio come ha fatto con noi. Non ha mai provato a farci del male, anche quando avrebbe potuto, non riesco a capire perché dobbiamo tenerlo in cattività come fosse un animale, padre."

Il re non risponde per qualche secondo e, di nuovo, una stupida speranza si accende nel petto del principe, la stessa che viene distrutta pochi istanti dopo.

"Infatti non è un animale Jimin, hai ragione, è peggiore: è una creatura magica, infima ed inaffidabile. Non so cosa la sua compagnia ti stia facendo, ma smettila di simpatizzare con il nemico, non si addice al futuro re di Aleor."

Jimin vorrebbe dire di non essere stato colpito da quelle parole, ma mentirebbe, e vorrebbe dire che le sue idee siano finite lì, ma non è così. E se le buone maniere non possono funzionare con suo padre, allora sarà costretto ad utilizzare quelle doti manipolative che sa di aver ereditato proprio dalla persone che gli sta di fronte e che, di solito, non ama utilizzare.

"Forse non mi sono spiegato padre. È vero, la magia è infima, ed abbiamo fatto bene ad eliminare ognuna di quelle schifose creature. Ma la magia è anche utile, incredibilmente utile, e per quanto non ci piaccia ammetterlo, ci è servita più di una volta in questo periodo. È vero, possiamo obbligare il mago a seguirci ogni volta che ci serve e tenerlo in cattività nel mentre, ma quanto passerà prima che impazzisca o che si tolga la vita a causa della prigionia. È forse il nostro carcerato più longevo, e non voglio scoprire quali sarebbero i risvolti di una sua prematura dipartita, soprattutto perché dopo la purga trovare un altro mago che faccia il suo stesso lavoro sarebbe impossibile. Dobbiamo tenercelo buono padre, permettergli di condurre una vita normale a corte, come se davvero fosse uno dei medici assegnati alla cura reale e, quando ci servirà, lo utilizzeremo senza pensarci due volte. Non credo esistano molte creature docili quanto lui, da un punto di vista strategico, averlo con noi sarebbe più che utile. Immagina possederlo in caso di guerra, non mi auguro ovviamente che succeda, ma quanti incantesimi premonitori potrebbe farci, quante strategie avversarie potrebbe rivelarci. Sarebbe perfetto, e da parte nostra sarebbe sciocco non sfruttarlo al meglio delle nostre capacità. Averlo dalla nostra parte è forse ipocrita, ma incredibilmente vantaggioso. Ragiona come hai fatto tanti anni fa quando hai deciso di risparmiarlo: cosa è meglio per il paese, padre?"

Jimin si odia per le parole che ha appena pronunciato, si odia profondamente, ma quando vede la realizzazione negli occhi del re, si dice che forse pronunciare quelle frasi piene di veleno, avrà la sua utilità.

Bread - YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora