27. Fuori

601 64 2
                                    

"Sei pronto?"

Se è pronto? Yoongi non lo sa, non potrebbe rispondere a quella domanda nemmeno volendo. Potrebbe mai definirsi pronto per vedere qualcosa che ha sempre desiderato? Potrebbe definirsi pronto nel lasciare quelle quattro mura che lo avevano imprigionato così a lungo? È pronto, o forse no, ma a questo punto non può fare altro che buttarsi, perchè di fronte a lui la cella è aperta e Jimin è al suo fianco ad aspettare pazientemente che il verde si muova, che esca da quella stanza per non tornarvici mai più.

L'unica cosa che lo tiene con i piedi per terra è il principe, il ragazzo ha infatti sussurrato quella domanda nel suo orecchio, in un modo che aveva fatto tremare la schiena del mago. Gli aveva ricordato che il castano è al suo fianco, che lo accompagnerà durante quel lungo viaggio e gli mostrerà tutte le cose che fino ad allora aveva solo potuto portargli in quella cella. Questa, è l'unica cosa che lo rassicura.

Così, annuisce leggermente, ignorando la terribile pesantezza delle catene strette intorno ai suoi polsi e si concentra, invece, sulle sensazioni che lo aggrediscono improvvisamente: panico, terrore, gioia ed euforia. Mille sensazioni completamente diverse che, però, non cerca di bloccare in alcun modo, vuole percepire tutto, vuole sentire ogni singola emozione e viverla così com'è. Per la prima volta, vuole vivere.

Percepisce la sensazione di solitudine che lo avvolge quando il caldo respiro del principe abbandona il suo collo, cercando di fare del suo meglio per scendere le scale nonostante le catene. Al piano di sotto Wonho li aspetta e Yoongi è quasi sorpreso dal modo in cui Jimin riesce a cambiare atteggiamento in pochi secondi, da come sia passato dallo stringere la sua vita per rassicurarlo dolcemente, allo stringere il suo polso per trascinarlo fuori da quella stanza.

Wonho li segue in silenzio ma, anche se avesse parlato, Yoongi non sarebbe riuscito a distinguere nemmeno una della parole uscite dalle sue labbra. Il suo cuore batte troppo forte e la sua mente corre troppo velocemente per concentrarsi su qualcosa che non siano quelle mura che, per la prima volta, non sono le stesse che aveva visto per tutta la sua vita. Ci sono alcuni servitori che li guardano leggermente confusi, probabilmente chiedendosi cosa ci faccia un carcerato nei piani alti del palazzo, cosa ci faccia uno strano ragazzo che non hanno mai visto prima insieme al principe e ad una delle migliori guardie del re. Se lo chiedono, ma nessuno parla, probabilmente perchè la presenza di Jimin glielo impedisce.

Yoongi è grato di aver cambiato il colore dei suoi capelli in un nero così scuro, perché negli sguardi dei servitori è chiaramente celato del disgusto, non può nemmeno immaginare come lo avrebbero guardato se avessero saputo della sua reale identità. Eppure, nonostante quegli sguardi, il mago li osserva stupito, cercando di fissare nella sua mente l'immagine di nuove persone, diverse da quelle che ha visto per tutta la sua vita e che, per gran parte del tempo, lo hanno trattato male.

"Abbassa lo sguardo."

Quelle parole piene di derisione non provengono da Jimin, il ragazzo sta semplicemente stringendo il suo polso con delicatezza, guidandolo in quell'enorme castello per portarlo il prima possibile alla carrozza che li avrebbe portati lontani da Aleor. No, a parlare non è lui ma Wonho, che fino ad allora lo aveva solamente osservato in silenzio, decidendo invece di intervenire una volta notato il suo sguardo indagatore sugli innocenti servitori del re.

La guardia non commetterà alcun errore, gli era stato ordinato di controllare quello stupido mago, ed è esattamente ciò che farà per tutto il viaggio. Non lo lascerà nemmeno per un secondo, non gli permetterà di ferire nessuno.

Quando arrivano di fronte all'entrata, Jimin si blocca di scatto, obbligando Yoongi e Wonho a fare lo stesso mentre cercano di capire perché ci sia stata quella pausa. Il principe si volta verso di loro, non rivolgendo nemmeno per un secondo lo sguardo verso il mago e concentrandosi invece sulla guardia.

"Wonho, vai a controllare che le carrozze siano pronte, controllo io il mago."

Il ragazzo annuisce, inchinandosi di fronte al principe prima di uscire dal palazzo e, quando lo fa, l'espressione di Jimin cambia velocemente, trasformandosi in una di preoccupazione ed amore. Lascia immediatamente il polso di Yoongi, controllando che non ci sia nessuno che possa vederli e, quando ne è sicuro, posa la fronte contro quella del mago chiudendo gli occhi.

"Mi dispiace per come mi comporterò durante il viaggio, mi dispiace per come mi sono comportato adesso e per come sarò costretto a comportarmi una volta arrivato a Cronos. Voglio che tu sappia che non intendo nemmeno una delle parole che lascerà le mie labbra e che sto facendo questo solo per fare in modo che tu abbia una possibilità di scappare, ok? Appena riusciremo a risolvere il problema troverò personalmente la tua via di fuga, per il momento, però, sopportami per favore."

Yoongi annuisce immediatamente, godendosi per qualche altro secondo la vicinanza con Jimin e, poi, si stacca da lui, rivolgendogli un leggero sorriso emozionato.

Il principe afferra nuovamente il suo polso, aprendo con fatica l'enorme porta di fronte a lui. E quando riesce ad uscire, il suo cuore fa un salto di gioia, l'espressione dipinta sul volto di Yoongi è la più bella che gli abbia mai visto fare, sembra sinceramente felice. Se essere libero è ciò che gli serve, Jimin farà di tutto purché diventi possibile.

Il mago si guarda intorno con stupore, sentendo il calore del sole sulla sua pelle, la leggera brezza del vento spostare i suoi capelli ormai neri, le mille voci intorno a loro mischiarsi l'una con l'altra e, mentre cammina verso la carrozza, si ricorda di quanto speciale sia essere fuori da quel castello, di quanto speciale sia essere libero.

Bread - YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora