44. Felicità

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Jimin è innamorato.

E quando lo ammette a sè stesso o lo sussurra a Yoongi durante la notte, mentre il buio del mondo lo fa sentire più al sicuro, meno esposto, il suo cuore perde sempre un battito.

È un'emozione che non sa spiegare con chiarezza, nè a parole nè nella sua mente, tutto ciò che può fare è viverlo e provarlo, rendendosi conto che meno ne parla, meglio è, non solo perchè non può definirlo, ma perché ogni volta che lo ammette, il sentimento si fa più forte, più travolgente e Jimin non sa come gestirlo.

E quando il mago fa qualunque cosa, qualunque gesto, pronuncia qualunque parola, non solo nei suoi riguardi, ma ovunque intorno al castello, il principe peggiora, come fosse una malattia inarrestabile che, però, non fa mai male.

Se prima si diceva di amare il moro, adesso si rende conto di adorarlo in ogni suo aspetto, con una costanza spaventosa. Perchè Yoongi non è solo gentile, non è solo bello, non è solo intelligente, ma gli ha mostrato come essere migliore, gli ha mostrato cosa sia l'empatia che, a Jimin, era sempre mancata.

Suo padre gli ha insegnato come essere un re, gli ha insegnato il rispetto, la fiducia, l'onestà nei riguardi del popolo, ma non gli ha mai spiegato come essere un buon re, una figura che riesca a comprendere il suo popolo, ad assecondarlo e guidarlo anche in decisioni che non riguardano solo la sfera economica.

Quindi Jimin non è solamente innamorato di Yoongi, Jimin lo adora e lo rispett,a perché lo ha educato, gli ha spiegato le emozioni intrinseche negli uomini, ed il principe gli deve la sua formazione e, soprattutto, la sua felicità.

Il mago nemmeno se ne accorge, ma ogni volta che lo sguardo del castano si posa su di lui, i suoi occhi cambiano, si addolciscono, e lo seguono sempre, come se il viso del moro fosse una calamita che non permette a Jimin di staccarsi da lui.

Così, chi sa della loro relazione, si rende conto di quanto ovvio in realtà sia, di quanto anche provandoci, l'amore tra i due non passi inosservato. E la cosa crea molte tensioni, non tanto ai due amanti, che in ogni caso non si rendono conto dei loro sguardi struggenti e dei loro contatti fisici non molto nascosti, ma ai loro amici, che ogni volta che li vedono troppo vicini, si immaginano già le conseguenze di quella vicinanza, non tanto per la natura del loro rapporto, ma perché il principe, e futuro re, non potrà fare altro se non trovarsi una regina, che garantisca un erede al trono.

Tutti hanno notato l'antipatia del padre di Jimin nei riguardi del medico di corte, non sanno perché e la cosa non è nemmeno particolamrnete esplicita, ma proprio come gli sguardi del castano denotano il suo amore incondizionato nei riguardi del moro, gli sguardi del padre denotano l'ovvio odio.

La situazione sembra instabile, eppure, dopo mesi dall'arrivo del medico a corte (arrivo che in realtà non poteva essere definito tale, data la presenza di Yoongi nel castello anche precedentemente), l'armonia tra i vari ragazzi è perfetta, e la loro amicizia si sta facendo sempre più stretta.

"Yoongi?"

Il moro si volta immediatamente verso la voce che lo ha appena chiamato, trovando la figura di Jimin, poggiato su un muro fuori dalla stanza di suo padre, che lo ha aspettato pazientemente durante l'ennesima visita da parte del moro.

"Jimin, cosa ci fai qui?"

Il principe alza gli occhi al cielo scherzosamente, seguendo il mago per i corridoi e accompagnandolo dovunque stia andando.

"Sai, prima di tutto stavi visitando mio padre e vorrei sapere come sta, secondariamente qualcuno stamattina si è alzato dal letto senza darmi il buongiorno."

Yoongi ridacchia, scuotendo la testa al comportamento infantile del principe.

"Tuo padre sta bene. È ancora malato purtroppo, ma non posso fare molto, dato che non posso utilizzare la magia."

"È solo della febbre, non credo che sia così grave da utilizzare la magia, gli unguenti regolari basteranno per aiutarlo."

Il mago annuisce cercando di non pensarci troppo, non sa se dovrebbe far notare al castano che, dal loro viaggio, suo padre si è ammalato ripetutamente, peggiorando leggermente ogni volta. Certo, si tratta sempre di lieve febbre, ma non è normale averla così spesso in un arco di tempo così breve.

"Come preferisci."

Jimin sorride, continuando a seguire il medico come fa solo un cagnolino con il suo padrone.

"E per il buongiorno? Non credi che io meriti delle scuse?"

Yoongi scoppia a ridere, scuotendo la testa disperato. Più passa il tempo, più il castano si fa sempre più appiccicoso, non che la cosa dispiaccia in alcun modo al mago. Così, alza gli occhi al cielo, guardandosi intorno per un secondo per poi lasciare un leggero bacio sulle morbide labbra del ragazzo di fronte a lui.

"Buongiorno Chim."

Il principe annuisce soddisfatto, avendo superato immediatamente la sorpresa per quel gesto che, solitamente, non viene mai iniziato dal mago.

"Avrei comunque preferito che tu mi avessi svegliato e fossi stato un po' a letto con me."

Il medico non può fare a meno di ridere ancora, chiedendosi come il castano faccia a dire cose tanto sfrontate senza imbarazzarsi.

"Ero in ritardo, lo sai che non posso rimanere fino a tardi nelle tue stanze, sarebbe troppo rischioso. Ma, se vuoi, farò in modo di svegliarmi prima per stare un po' con te prima di andarmene."

Jimin si apre in un enorme sorriso, afferrando la mano del mago e lasciando un bacio sulla sua soffice pelle, più che felice della conclusione ottenuta da quel discorso.

"Mi sembra una meravigliosa idea."

Bread - YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora