51. Cieco

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Yoongi cammina lentamente, facendo del suo meglio per ritardare quello che, è sicuro, sarà il secondo round di quel litigio che, precedentemente, lo aveva lasciato molto più scosso della morte del re.

Jungkook, di fronte a lui, continua ad invitarlo a camminare più in fretta, ma il mago lo ignora, non perché non lo senta o non voglia velocizzare il passo, ma perchè è terrorizzato e, soprattutto, non è per nulla sicuro che, una volta arrivato da Jimin, il ragazzo lo accolga con un sorriso.

"Dai Yoongi! Stiamo andando a passo di lumaca."

Il moro forza un sorriso, annuendo per la ventesima volta alle parole del servo e seguendolo in silenzio, senza aggiungere altro. Quando arrivano di fronte alla sala del consiglio, Yoongi non sa esattamente cosa dire.

Durante il percorso era troppo distratto per rendersi conto che non si stavano dirigendo nè verso la stanza del re nè verso quella di Jimin. E solo ora si rende conto del fatto che le cose sono molto peggiori di quanto pensasse, perché non riesce a pensare nemmeno ad una ragione positiva per cui il castano dovrebbe chiamarlo in un aula così importante, solo per discutere del suo comportamento improprio di fronte alla morte del re.

Si volta verso Jungkook per chiedergli una spiegazione, ma tutto ciò che riceve è un mezzo sorriso, come se il castano fosse tanto confuso quanto lui.

"Entra."

Yoongi non risponde, ma posa la sua mano tremante sulla pesante porta di legno pregiato e, una volta entrato nella stanza, scopre che al suo interno si trova solo il principe che, senza voltarsi verso di lui, guarda fuori dalla finestra.

Il moro si chiude la porta alle spalle, intuendo che il servo, che lo aveva accompagnato fino a lì, non è al momento ben accetto nella stanza praticamente vuota.

I capelli del mago cambiano immediata colore, riaquistando quel verde che, di solito, Jimin adora osservare. E mentre Yoongi spera con tutto il suo cuore che la loro conversazione non prenda la piega sbagliata, proprio come aveva fatto qualche ora prima, si rende conto del fatto che il principe non ha alcuna intenzione di parlare. Sta, invece, aspettando che sia proprio il medico a dare inizio alla conversazione.

"Mi dispiace di non essere venuto a parlarti di persona, non volevo essere insensibile."

Il principe rimane immobile, senza voltarsi per permettere che i loro sguardi si incontrano ma, sinceramente, questo è esattamente ciò che il mago si aspettava.

"Ti dispiace davvero Yoongi? O forse stavi cercando di scappare?"

Il tono del castano è così freddo che, per un secondo, il mago è così sorpreso da non rendersi conto del contenuto della frase stessa. Ma quando lo fa, uno straziante pensiero si fa strada nella sua mente. Il medico cerca di ignorarlo, perché non è possibile che Jimin intenda realmente ciò che ha detto.

Il mago non vuole crederci, per questo, fa del suo meglio per calmare il suo cuore impazzito e schiarire la sua mente. Il principe intende sicuramente qualcos'altro e, nonostante il suo tono, rispondergli allo stesso modo non porterebbe alcun beneficio. 

"C-Cosa intendi?"

E a quel punto, finalmente, Jimin si volta verso di lui, il viso pieno di lacrime e uno strano sorriso dipinto sulle sua labbra. Quel contrasto fa quasi paura.

"Non era forse questo il tuo obiettivo? Mi vuoi davvero dire che non ci sia stato nulla da fare per della semplice febbre? O forse credi che io sia talmente stupido da credere che tu sia davvero scomparso a causa del lutto!? Ho mandato guardie a cercarti in tutto il castello, e a trovarti è stato Jungkook!? Quello che avevo mandato nell'unico posto che effettivamente permette la fuga!? P-Pensi davvero che io sia così cieco?"

Il cuore di Yoongi sprofonda, o forse si rompe, il mago non lo sa, sa solo che è sicuro che da un momento all'altro sverrà, perchè le parole del principe non possono essere vere, questa discussione, non può essere reale. Soprattutto, non è possibile che Jimin lo creda capace di fare qualcosa del genere.

Così, parla, come se ci fosse un copione, sapendo perfettamente ciò che dovrebbe dire per difendersi, ma pronunciando quelle parole senza alcun sentimento perchè, in primo luogo, non può credere di doverle pronunciare.

"Non sono stato con te per alcun secondo fine Jimin, ho dimostrato sufficentemente la mia fedeltà nei tuoi riguardi in più occasioni. Non puoi seriamente credere che abbia finto il nostro rapporto per questo."

Il principe scuote la testa, portandosi una mano al petto come se non riuscisse a respirare. E quel gesto, nel profondo, soddisfa un po' il mago, perché almeno sa che quelle accuse fanno tanto male al principe quanto a lui.

"Non ti ho detto questo. So che mi ami, ma so anche che il tuo odio nei confronti di mio padre è immenso, forse anche maggiore del sentimento che provi nei miei confronti. Eri da solo in quella stanza con lui, ed è morto. Questo è tutto ciò che so."

Ancora, il mago non può credere che Jimin possa pronunciare delle parole peggiori, eppure, ci riesce senza alcuna difficoltà. E quell'indifferenza che aveva protratto fino ad allora, scompare del tutto, ed adesso, a litigare sono due persone furiose.

"Ti avevo avvisato Jimin! Ti avevo detto che sarebbe successo se avessi usato la magia su un uomo in punto di morte! Sei tu che non mi hai ascoltato! Mi dispiace per la tua per-"

"Stai zitto! Non osare dire quelle parole! Come può dispiacerti qualcosa che hai causato tu!? È colpa tua se non ho più un padre Yoongi, solo ed unicamente tua! Non riesco nemmeno a guardarti negli occhi!"

Quelle parole sono coltellate, coltellate che il mago quasi non sente. Troppo occupato a chiedersi come abbia fatto, ancora una volta, a credere che l'egocentrismo del principe non avrebbe prevalso per l'ennesima volta tra di loro.

Così, non risponde, aspettando pazientemente che sia Jimin a continuare il discorso, cosa che non prende molto tempo.

"Non ti voglio più vedere, per favore, lascia questo palazzo. Prima che il tuo segreto venga scoperto e io non abbia altra scelta se non quella di giustiziarti."

A questo punto, Yoongi è sicuro, il cuore che aveva regalato con tanta facilità al principe, non ha più alcun valore.

Bread - YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora