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Finn's pov
Io e Caleb passammo la serata a casa di Gaten e parlammo di tutto, mentre guardavamo un film scelto a casissimo. Si fecero le 23 ed io e Caleb andammo a casa. Appena tornai i miei erano già a dormire, quindi andai in camera mia. Ero emozionato all'idea che il giorno seguente avrei passato del tempo con Millie, ma avevo anche molta ansia: ho sempre fatto fatica a trattenerla e so che può essere una cazzata provare ansia perché devo studiare insieme a qualcuno, ma quel qualcuno è la ragazza che mi piace e mille paranoie frullano nella mia testa. E se non riuscissi neanche a parlarle? E se mi prendesse, o forse lo pensa già, per uno strano? Bah meglio dormirci su. Guardai un attimo le notifiche dei vari social e mi stesi sul letto...
7:15
Per fortuna Caleb mi ricordò di mettere la sveglia, così mi preparai con calma e mangiai una mela. "Oggi già sveglio stranamente" disse mia madre spuntando dal nulla. "Sì questa volta ce l'ho fatta" dissi sorridendo. "Mamma comunque questo pomeriggio mi fermo a scuola per studiare insieme ad una compagna di classe" "Okay va bene... vuoi che ti porti a scuola in auto?" "No tranquilla, preferisco farmi una camminata, grazie" "Bene" mi rispose "ora vado, devo fare un salto dalla nonna prima di andare al lavoro, ci vediamo stasera Finn" "Certo, a dopo" risposi io. Dopo pochi minuti presi il mio zaino e mi misi una giacca e un berretto giallo, visto che era gennaio e non faceva di certo caldo. Mi incamminai e feci partire una playlist casuale finché non arrivai a scuola.
Millie's pov
"Ommioddio, quindi ti vedi con Finn questo pomeriggio?!?!?" Mi chiese la bella rossa. "Beh sì, ma come ti ho detto, devo aiutarlo per francese" replicai. "Sì sì e secondo te starete tutto il tempo a parlare di francese?" "Beh l'intenzione è quella suppongo, insomma, io sarò solo tra gli ultimi dei sui pensieri figurati se gli interesso..." dissi io abbassando lo sguardo "Millie, ascoltami, se tu fossi tra gli ultimi dei suoi pensieri non ti avrebbe chiesto di vedervi, anche se è solo per studiare... Comunque mi raccomando, sii sicura e sii te stessa. Insomma, buttati" "Certo Sadie, su questo non ci piove" Sì, sono una tipa insicura e non mi apro subito con le persone, ma con Finn mi sentivo tranquilla perché non mi sembra un tipo che dà pregiudizi. (Tranquilla per modo di dire, ero comunque in ansia di passare del tempo da sola con lui). Arrivate a scuola io e Sadie ci salutammo e mi avviai nella mia classe, ma improvvisamente sentii qualcuno dire il mio nome "Ei Millie" mi girai. Era Finn e si avvicinò a me velocemente. "Oh ciao Finn, come va?" domandai sorridendo. "Tutto bene dai" rispose il corvino un po' imbarazzato. Era così carino e innocente in queste situazioni. "E tu?" Mi domandò dopo qualche secondo di silenzio. "Sì anche io bene... beh dove hai intenzione di andare a mangiare finita scuola?" Chiesi. Io non conoscevo molti posti lì intorno e lui sicuramente sì. "Beh possiamo andare al bar qui davanti, fanno dei panini buonissimi" mi disse. Risposi di sì ed entrammo in classe. Non erano ancora arrivati tutti i nostri compagni, ma tra quelle poche persone purtroppo c'era anche lei. Iris Apatow. È la classica ragazza che si fa vedere da tutti i maschi, che vuole sempre essere al centro dell'attenzione insomma. Ma quello che mi dava più fastidio è che in più occasioni ci provava con Finn ed era una cosa che mi dava molto fastidio. Mi scrutò da cima a fondo e quando vide che il corvino era insieme a me urlò "Ciao Finn" e si avvicinò a lui "Emh ciao" rispose leggermente stranito. "Ti sta molto bene questa giacca sai!?" Disse lei toccandogli il petto. Ero visibilmente infastidita da questo gesto, ma mi trattenni. "Grazie.. ora vado a sedermi" disse Finn allontanandosi e guardandomi come dire "ma che vuole?" e gli sorrisi. Per fortuna non avevamo materie pesanti e la mattinata passò in un attimo. Finalmente arrivò il momento di stare con Finn. "Vogliamo andare?" chiesi e lui annuì. Arrivammo praticamente subito poiché il bar era davanti alla scuola. Mentre aspettavamo che i nostri panini arrivassero, cercai di iniziare una conversazione dato che lo vidi molto silenzioso. "Allora, che cosa non hai capito di francese?" "Beh praticamente tutto" disse grattandosi la testa. "Oh ok, ma tranquillo sono qui per te" replicai facendo l'occhiolino. Ridemmo entrambi. Era dannatamente bello quando sorrideva e dio, quelle lentiggini erano stupende. Arrivati i panini parlammo di scuola e ci avviammo verso la biblioteca. Dopo aver tirato fuori i libri iniziai a spiegare e passammo 3 ore a studiare. "Ok sono le 16 credo che possiamo finire qui, mi hai fatto proprio sudare Finn Wolfhard" dissi stiracchiandomi. "Già, lo so, ma almeno adesso prenderò la mia prima sufficienza in francese e spero di migliorare prima della prossima verifica e... grazie mille per avermi aiutato" "Ma figurati tranquillo, lo faccio con piacere... comunque io ho l'autobus fra un'ora quindi mi farebbe piacere se restassi con me, non mi va di rimanere sola, se per te non è un problema" dissi speranzosa. "Certo tranquilla, dopo mi farò portare a casa da mia madre". Ora avevamo un'ora per conoscerci meglio, senza dover studiare, ma prima che potessi parlare mi chiese "Ma Iris cosa voleva stamattina secondo te? Non è la prima volta che si comporta così nei miei confronti, però improvvisamente viene a dirmi questa cosa" "Purtroppo è nel suo carattere fare così, provarci spudoratamente con tutti... e poi non hai visto come mi ha guardata? Sembrava che avesse visto un mostro, non so, ma mi sento fuori luogo in quella classe." È proprio così, non ho un'amica vera lì dentro e appena tiravo fuori la mia personalità venivo rifiutata. "Tu non sei un mostro, sei diversa dalle altre, ma in modo positivo, perché non sei una fotocopia. E poi anche io mi sento poco accettato, ho Caleb certo, ma frequenta molti corsi diversi dai nostri, mi sento strano" sorrisi a quelle parole che sembravano sincere, non mi aspettavo che fosse così. "Le persone ti vedono strano perché non riesci a far emergere la tua personalità, un po' come me, perché non trovi qualcuno alla tua altezza." Sorrise anche lui. "Tu Millie sei molto simpatica, perché in classe ti trattano come una persona di un altro pianeta?" "Probabilmente perché non mi sono trovata "bene" con nessuno e sai... in prima superiore mi davano tutti della depressa senza... sapere il motivo" abbassai la testa e mi scese una lacrima. Ho tenuto tutto dentro per tanto tempo e non ce la facevo più. Finn mi accarezzò la spalla e dolcemente mi chiese "Cos'è successo, se posso sapere?" "Nell'estate del 2018 morì mio padre a causa di un incidente... avevamo problemi familiari e ci trattava male, così divorziò da mia madre e calò in depressione e iniziò a bere non avendo più una casa dove stare... Anche se mi ha fatto soffrire era pur sempre mio padre e non è stato facile" mi asciugai le lacrime e Finn mi abbracciò. Mi sentivo protetta e al sicuro, il cuore mi batteva a mille e mi sentivo compresa. "Va tutto bene... mi dispiace moltissimo" sussurrò "Grazie per avermi ascoltata, spero di non essere stata troppo pesante" "Non lo sei stata" Ci staccammo dall'abbraccio e le nostre labbra si incrociarono...

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Ciao bella gente! Ecco il terzo capitolo, scusate se pubblico tardi, però ho avuto da fare oggi, ma spero vi piaccia. Ci vediamo domani!💚

waited for youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora