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Millie's pov
Ero nel bosco. L'aria era gelida, ma con me non avevo nulla che potesse coprirmi dal freddo. Ad un certo punto, sentii del bagnato sotto ai miei piedi, guardai il suolo e vidi del sangue. Era pieno di sangue. Rimasi scioccata e molto spaventata da tutto questo; alzai lo sguardo lentamente e mi accorsi di non essere più nel bosco, ma nella mia vecchia casa, la mia prima casa. Quella in cui abitavo prima che mio padre morì. Sentii un urlo e mi girai, com'era possibile? Lui era lì e stava picchiando mia madre. "Sta fermo!" urlai, ma sembrò che lui non riuscì a sentirmi. "Hey, ti ho detto di smetterla!" urlai ancora più forte, mentre iniziai ad avvicinarmi e fu lì che iniziò a guardarmi anche lui.
Iniziai a tremare e sentii un brivido percorrere la mia schiena. I battiti del mio cuore accellerarono sempre di più insieme ai miei sospiri, mentre lui si avvicinò per iniziare a piacchiare anche me.
Finn's pov
Sbarrai gli occhi di colpo dopo aver sentito Millie urlare "Aiuto! Aiuto! Lasciami stare!" continuò ad urlare mentre stringeva le coperte. "Millie! Ei Millie, svegliati! È solo un incubo" dissi dopo essermi girato verso di lei scuotendola leggermente per farla svegliare. Si alzò di colpo con il respiro affannato toccandosi la fronte bagnata dal sudore per poi cercare sicurezza nelle mie braccia. "Ei, è tutto finito" le dissi cercando di rassicurarla mentre le accarezzavo la testa. "L-lui era lì e-e ci stava facendo del male e..." "Aspetta, lui chi?" chiesi dopo aver sentito quelle parole balbettate "Mio padre. È da settimane che sogno di trovarmi in luoghi della mia infanzia, ma è la prima volta in cui c'è anche mio padre. Oddio Finn, sembrava così reale" rispose lei, con tono quasi sfinito. "Oh... tranquilla Millie, non ti lascerò sola. Se vuoi puoi rimanere da me fino a quando i miei non tornano dal viaggio di lavoro" dissi prendendole il volto fra le mani "anzi fino a che tu non starai meglio. Voglio proteggerti, come promesso." "Grazie di tutto" mi disse lei accennando un sorriso. Solo in quei momenti stavo iniziando a conoscere al 100% Millie Brown. Era così fragile ed era da proteggere. Avrei voluto con tutto me stesso dichiararle il mio amore, ma questa volta magari in modo migliore rispetto all'ultima volta. Purtroppo non era il momento adatto, prima volevo rivederla felice.
"Vuoi che ti porti qualcosa da bere?" domandai visto che era ancora molto scossa "Sì, però voglio venire con te, non credo di riuscire a riaddormentarmi" annuii e ci dirigemmo verso la cucina. Era straziante vederla così, ma per lei sembrava come se non fosse successo nulla, anche se non lo poteva di certo nascondere. "Andiamo a vedere l'alba? C'è una vista stupenda dal tuo terrazzo" disse come se non avesse mai visto un cielo prima d'ora. La assecondai e ci sedemmo sulla panchina che c'era nel terrazzo, in cui ci furono svariati minuti di silenzio prima che qualcuno dei due aprisse bocca.
"Hai intenzione di tornare a scuola oggi?" "Cazzo la scuola... sono stata assente per un sacco di giorni!" Esclamò "Eh già, esattamente un mese" "Dio, quanto sono stupida... Senti, io ho bisogno di dirti subito tutto quello che è successo e soprattutto perché l'ho fatto" "Oh no Millie, non se ne parla proprio. Sei ancora troppo scossa e non sei pronta." Sbottai subito io. Non volevo che soffrisse il doppio raccontandomi del perché è successo tutto questo. "Finn. Io voglio lasciarmi tutto alle spalle e non pensarci più per quanto è possibile. Se aspetto, il dolore che provo ora aumenterà sempre di più." disse con uno sguardo dolce, quasi come se mi stesse implorando. "Va bene" risposi sospirando dopo essermi arreso "Beh, tu mi hai detto che hai parlato con Sadie... quindi sai già che..." "Sì so che che il giorno in cui sei scappata era il tuo compleanno e che era anche il giorno in cui è morto tuo padre anni fa" "Oh beh sì, esattamente. Quindi sai già che vado via per molti giorni in quel periodo" "Sì, senza dire nulla all'improvviso" Sembravo quasi arrabbiato dicendo queste cose, ma ho sofferto anche io seppur non tanto quanto lei. "Già... non voglio tirarla troppo lunga, quindi vado al sodo. La casa in cui mi hai trovata ieri era la mia vecchia casa. Quella in cui sono cresciuta. È irriconoscibile ormai, ma quando ero piccola era bellissima. Mio padre non beveva all'epoca e lì dentro ci sono i ricordi più belli della mia vita, perché tu non sai quanto sia difficile non aver avuto un padre presente in questi anni e quanto sia difficile nascondere ora tutto il dolore che provo a causa sua. Vado lì perché è l'unico posto in cui mi sento al sicuro e dove ho passato momenti veramente belli. Lì non soffrivo, ma quest'anno è stato diverso. Tu sei stata la prima persona dopo Sadie con cui ho parlato di mio padre e forse è stato questo quello che mi ha destabilizzata. Perché non parlavo di lui da tanto tempo e mi tornava in mente ovunque e la cosa più brutta e che mi tornavano in mente solo gli episodi che vorrei cancellare dalla mia vita. Quando mi hai rivista dopo 2 settimane che ero via, la mia intenzione era quella di restare, ma mi sono fatta mille paranoie." "Paranoie su che cosa?" "Avevo paura che tu non mi avresti più guardata come prima, perché tu non sapevi ed io sono stata stupida a scappare via. Perciò sono ritornata nella mia vecchia casa, in cui però non trovavo più tranquillità come una volta." Ero molto interessato a quello che mi stava raccontando Millie e anche abbastanza scioccato, ma io avevo altre domande "Perché ti sei, insomma...tagliata?" "Beh una persona non lo fa di certo per divertimento. È imbarazzante per me dirtelo sinceramente, ma io volevo farla finita. Volevo farla finita perché ne Sadie, ne Charlie, ne mia madre e ne sopratutto tu mi avreste guardata più con gli stessi occhi. Non volevo perderti e quindi ho deciso di farlo, anche se ora che ci penso è stato una atto da egoista, ma non mi capitava di conoscere una persona così importante da tanto tempo. Ma ora che sono qui e che sai tutto, io non voglio perderti. Sei la cosa più bella che ho." Quelle parole mi sciolsero il cuore e mi fecero spuntare un sorriso enorme, che anche Millie fece. "Sono contento che tu mi abbia raccontato tutto e sono contento che tu non l'abbia fatta finita. Sei... sei veramente tanto, troppo importante per me. Quando te ne sei andata io stavo andando fuori di testa" dissi con un mezzo sorriso scuotendo la testa abbassata "ti cercavo ovunque, chiedevo a chiunque se sapevano qualcosa su di te. Mi hai dato la gioia di vivere la vita al massimo e questo mese in cui non eri qui con me è stato orribile, perché non volevo perderti. Non voglio perderti." Non sono mai stato così aperto con un persona prima d'ora e infatti non mi riconoscevo più, ma lei mi ha cambiato. "Credo, anzi sono sicura che io ti debba delle scuse... non volevo farti stare male" mi disse lei un po' dispiaciuta "Non devi scusarti, tu sei stata male e lo capisco, ma ormai sei qui e dobbiamo cercare di metterci una pietra sopra." le risposi accarezzandole i capelli. Dopo queste parole lei mi abbracciò forte ed io ricambiai, è stato uno di quegli abbracci che ti fa capire che sei mancato alla persona che ti ha fatto impazzire. Un abbraccio sincero, vero, quello che aspettavi da molto tempo. Uno abbraccio in un momento felice che speravo non finisse mai.

Ei! Finalmente sono tornata con un nuovo capitolo. Sono stata assente per molto, lo so, però con la scuola di mezzo non trovavo il tempo necessario per scrivere.
Ma ora è finita quindi sarò più presente.
Fatemi sapere se vi piace questo capitolo, a presto💚

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 05, 2021 ⏰

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