Finn's pov
Tremava come una foglia sulle mie braccia, ero pietrificato dalla visione di tutto ciò. Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da parte sua; sapevo che era una ragazza sensibile e che provava del dolore, ma non pensavo che ne provasse così tanto.
Non l'avevo mai vista così giù, aveva gli occhi rossi pieni di lacrime che le riempivano tutto il viso. E poi, quei tagli... cazzo! I tagli! "Millie... lascia che ti aiuti a bendare i polsi" le dissi e lei annuì timidamente. Strappai la canottiera che indossavo sotto la felpa creando delle bende, poi presi il mio zaino e guardai se avevo qualcosa di utile. Di solito mia mamma non mi fa uscire di casa se non prendo del disinfettante con me e grazie a dio lo trovai. "D-dimmi se ti fa male" la guardai stringendo le labbra. Era tutto così inquietante e avevo paura per Millie, quindi non esitai e iniziai a curarle le ferite per poi bendarle. Millie era stata molto... brava, non si era mai lamentata del dolore che il disinfettante causava. "Grazie" mi disse con un fil di voce "Ti va se andiamo a sederci su quella roccia? Ti aiuto io" le proposi, ma lei abbassò il viso cercando di smettere di piangere. Le presi il viso con le mani e le dissi "Ci sono io con te. Non avere paura". Fece un mezzo sorriso e annuì, forse ero riuscito a rassicurarla un po'. Ero molto dispiaciuto per tutto questo, magari dovevo starle più accanto? Dovevo cercare di capirla di più? Non lo sapevo, ma in quel momento volevo solo che lei stesse bene.Millie's pov
Cosa avevo combinato? Perché era successo tutto questo? Avevo mille pensieri in testa che però Finn fece smettere mettendomi la sua giacca sulle mie spalle coprendomi "Tieni, stai tremando" In effetti stava iniziando a fare molto freddo, ma non me ne resi neanche conto. Mi sentivo piccolissima vicino a lui e provavo anche un po' di vergogna e imbarazzo. Lui non mi aveva mai vista così, era abituato alla Millie sorridente e spensierata e non volevo che si preoccupasse troppo. Volevo dirgli di tutto l'accaduto, del perché sono stata via così tanto, ma lui come avrebbe reagito? Non lo so, ma dovevo farlo.
"Finn" "Sì?" "I-io sento il dovere di parlarti e di doverti dare delle spiegazio..." non feci in tempo a finire la frase che mi interruppe "Millie, non devi dirmi nulla, per ora. Sei troppo scossa dall'accaduto e voglio che tu ti riposa. In questo momento devo solo rassicurarmi che tu stia bene. Più avanti mi racconterai tutto, ma non oggi"
mi disse portando una mano sul mio viso "Ok sì, hai ragione... devo riposarmi" dissi sorridendo e abbassando lo sguardo. "Perché ti preoccupi così tanto per me?" chiesi. Queste parole uscirono dalla mia bocca improvvisamente, ma volevo sapere. "Perché io ci tengo a te e non voglio vederti soffrire" sorrisi "Come hai fatto a trovarmi?" "È una storia abbastanza lunga... Ti ho cercata ovunque in queste settimane, ma mai qui. Con Cal oggi siamo andati a fare un giro e al ritorno sono passato per di qua e ho detto all'autista del bus di fermarsi. Poi ho visto la tua casa, ma era uguale all'ultima volta quindi ho capito che non eri lì. Questa situazione mi ha stressato molto, mi ha fatto impazzire, quindi sono venuto in questo bosco a fare un giro, perché tu mi hai detto che ti tranquillizzava sempre... e poi ti ho trovata" mi spiegò il riccio. Mi sentivo in colpa per averlo fatto stare così, non era la mia intenzione restare via per tanto tempo, ma non stavo bene e non me la sentivo di tornare. "Mi dispiace molto" dissi io dopo attimi di silenzio "non volevo farti stare così... ti spiegherò tutto" lui annuì "Tranquilla, davvero. Ora torniamo a casa, l'autobus passa fra qualche minuto" rispose lui accennando un sorriso.Era stato una viaggio molto lungo, ma allo stesso tempo piacevole. Io e Finn abbiamo ascoltato musica insieme ed io rimasi appoggiata sulla sua spalla per tutto il tempo mentre lui mi stringeva la mano. Si vedeva che voleva farmi sentire protetta e al sicuro.
"Eccoci, vieni ti aiuto a scendere dal bus" mi disse Finn vedendomi ancora stremata da tutto quello che era successo.
Scesi dal veicolo e ci ritrovammo davanti a casa sua "Beh quindi io vado.." "No" disse subito Finn "insomma, resta da me. Se vuoi" Speravo con tutta me stessa che me lo chiedesse, perché 1. non volevo andare a casa mia in queste condizioni e farmi trovare così da mia madre e mio fratello 2. avevo bisogno di Finn. "Va bene... non disturbo vero?" "No tranquilla, i miei sono via per lavoro. Andiamo"
Entrati in casa la prima cosa che feci fu andare in bagno e guardarmi allo specchio. Ero veramente inguardabile: le bende erano insanguinate, il mio viso pallido ed ero anche dimagrita di qualche kilo (insomma, ero stata via per molti giorni e non mangiavo quasi nulla).
"Faccio schifo" sussurrai tra me e me "Non è vero" mi girai di scatto e vidi Finn appoggiato alla porta, non avevo fatto caso che fosse arrivato. "Finiscila di dire stronzate, sono un mostro" dissi scuotendo la testa "Sei bella." disse avvicinandosi a me e stringendomi da dietro, per poi iniziare ad accarezzare le mie ferite. "Se vuoi puoi farti una doccia, i vestiti te li do io, così poi ti medico meglio i tagli" mi propose dolcemente "Ok, grazie Finn" lo guardai sorridendo dallo specchio.
"Vado a prendere i vestiti" mi disse staccandosi da me.Finn's pov
Andai subito a cercare qualcosa per Millie nel mio armadio e optai per la mia classica felpa blu e dei pantaloni del pigiama. Lei ama quella felpa e me la rubava sempre.
"Tieni" le dissi mentre lei si stava ancora fissando allo specchio "Oh grazie... la felpa blu! Quanto mi era mancata" esclamò rivolgendomi un sorriso vero, uno di quei sorrisi che non vedevo da un po'."Eccomi, le "bende" dove le butto?" mi chiese la mora appena uscita dal bagno "Vicino al lavandino dovrebbe esserci un cestino, buttale lì" risposi avvicinandomi "I medicamenti sono su questo cassetto, siediti sulla vasca da bagno così ti metto le bende" le dissi dolcemente. Lei alzò le maniche della felpa e rimasi ancora scioccato, come la prima volta che vidi quei tagli, erano davvero tanti. "Se non vuoi farlo, posso arrangiarmi" mi disse Mills vedendo la mia faccia "Oh no, tranquilla. Dimmi se ti faccio male" Iniziai a tamponare le ferite con del cotone impregnato di disinfettante, poi guardai il suo viso per vedere dalla sua espressione se le facevo male, ma l'unica cosa che vidi era la ragazza più bella e forte che io ebbi mai incontrato. Aveva nascosto il suo dolore per tutto il tempo facendo finta che tutto andasse bene, però era crollata. Volevo baciarla con tutto me stesso, ma sicuramente la situazione non era delle migliori. "Fatto" dissi, mentre finii di avvolgerle la benda sul braccio destro. "Grazie mille" disse lei abbassando le maniche. Ci dirigemmo verso il mio letto e mi stesi "Tranquilla, vieni pure qui" le dissi vedendola in imbarazzo. Si distese anche lei vicino a me e dopo attimi di silenzio mi chiese "Posso dormire abbracciata a te?" "Certo, vieni qui" risposi io abbracciandola stretta a me "Prometti che mi proteggerai sempre?" mi domandò mentre appoggiava la sua testa sul mio petto "Prometto".
Ciao a tutti, ci ho messo un po' per scrivere il capitolo, però sono soddisfatta e ho molte idee per quelli che verranno.
Siccome siamo arrivati ad un momento importante della storia, mi piacerebbe che lasciaste un commento qui sotto💚 Buona lettura!
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waited for you
RomansaQuesta è la storia di due ragazzi che frequentano la stessa classe da tre anni. Finn Wolfhard: ragazzo misterioso che vive nel suo "mondo" non riuscendo a stringere dei legami. Millie Brown: ragazza introversa a cui basta un po' di gentilezza per fa...