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Millie's pov
"Ommioddio, non ci credo. Dov'è la Millie che fino all'altro giorno era insicura su tutto?" Chiese Sadie, sorpresa di quello che le avevo raccontato. "Non lo so, ma quella Millie è meglio lasciarla da parte". "Oh Millie, lui ti piace davvero" mi disse la rossa dopo aver visto i miei occhi a cuoricino. "Sì credo... ceh sono ancora un po' confusa, mi sembra di star sognando... dai tirami uno schiaffo." Sadie non ci pensò due volte che lo fece veramente. "Aioo" "Brown non stai sognando, è la realtà. Vi vedrete ancora?" Mi chiese entusiasta. "In teoria domenica vado a casa sua per studiare francese, vuole essere sicuro di prendere un bel voto." "Sì sì, vuole essere sicuro di conquistarti, volevi dire. Comunque wow, a casa sua, si fanno passi da gigante." "Sì decisamente" dissi contenta.
Arrivata a casa mangiai una pizza che era rimasta in congelatore e andai sul mio letto a mangiarla, mentre guardai un film e senza accorgermene mi addormentai.
Erano giorni molto stressanti, nonostante avevo Finn. Avevamo una verifica e più di un'interrogazione al giorno, un sacco di compiti da consegnare e in più mi avevano scelta come guida per i ragazzi di prima. Insomma, una bella dormita mi avrebbe fatto bene.
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"Millie sono a casa!" sentii improvvisamente urlare dal piano di sotto, che mi fece balzare dal letto. "Sì mamma" dissi ancora mezza addormentata. Mi stiracchiai e mi strofinai gli occhi. Mi sembrava strano aver dormito fino alle 18 e guardai l'ora. A quanto pare mia madre era arrivata prima del solito. Non volevo ancora abbandonare il mio letto, quindi guardai un po' instagram e mi accorsi di avere un nuovo follower. Guardai e rimasi stupita: finnwolfhard ha chiesto di seguirti. Nonostante io lo segua da anni, lui non ha mai ricambiato, ma non ci feci molto caso perché seguiva solo una persona della nostra classe, cioè Caleb. Piano piano mi arrivarono anche dei like ai miei post e ok, questa cosa mi piaceva. Mi ricordai di dover chiedere a mia madre se domenica non avevamo impegni, così da poter andare a casa di Finn, quindi mi alzai dal letto e andai in cucina dove mia madre stava preparando qualcosa da mangiare. "Mamma, domenica abbiamo qualche impegno?" "Mhh no non mi sembra, come mai?" mi chiese incuriosita. "Oh emh, il compagno che ho aiutato in francese l'altro giorno mi ha chiesto se posso andare a casa sua, per aiutarlo ancora" "Sì va bene, nessuno problema, ma... chi è questo compagno?" "È Finn, il figlio di Mary" la mamma di Finn era la rappresentante di classe e mia madre ci andava abbastanza d'accordo. "Ah capito, è un ragazzo molto carino e gentile." "Sì lo è... beh allora vado a dirgli che ci vediamo domenica" Ritornai in camera e gli scrissi.
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Eii Finn! Allora, per domenica non ho impegni e posso venire a casa tua per aiutarti.😊
Perfetto! Ti aspetto alle 14:30, a domenica😊
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Non vedevo l'ora che arrivasse quel giorno e per fortuna il sabato passò in fretta.
La mattina era dedicata alle videochiamate con Noah, in cui gli raccontai come mi sentivo, mentre il pomeriggio venne a casa mia Sadie e passò la notte da me, anche se abbiamo dormito solo un'ora praticamente: mi divertivo troppo a stare con lei. La mattina seguente mi fece un in bocca al lupo per il pomeriggio da Finn e ci salutammo.
Dopo essermi fatta una bella doccia, indossai un maglioncino aderente bianco, dei semplici jeans neri e mi truccai come al solito. Presi il mio zaino e controllai di avere tutti gli appunti di francese e andai. A portarmi a casa di Finn fu mio fratello Charlie: io e lui abbiamo sempre avuto un bel rapporto, ma da quando lavora ci vediamo poco e non passiamo tanto tempo insieme. "Chi è il fidanzatino?" "Ehh?" chiesi stranita "Chi. È. Il. Fidanzatino.?" ripeté "Ma che fidanzatino, è solo un mio amico che ha bisogno del mio aiuto" "Ok ok certo" mi rispose incredulo. "Beh senti, c'è questa possibilità che lui mi piaccia, ma la cosa potrebbe essere non ricambiata probabilmente" Con Charlie mi sentivo libera di parlare della mia vita fuori casa, non mi sentivo a disagio. "Ah sorellina, la tua prima cotta." Mi disse con un sorriso a 32 denti "Eh già proprio così" ricambiai il sorriso.
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"Bene Millie, siamo arrivati. Salutami mia suocera." Mi disse Charlie mentre scesi dalla macchina. "Ma vaffanculo. A dopo coglione." Risposi in modo sarcastico.
Mi girai verso la casa di Finn ed era una casa semplice: non troppo grande, con un giardinetto alla destra e i balconi marroni. Mi avvicinai alla porta, ma prima che potessi suonare al campanello mi aprirono Mary ed Eric, i genitori di Finn. "Oh ciao cara, Finn ti sta aspettando in soggiorno, noi due stiamo andando a fare delle commissioni" mi disse Mary. "Accomodati pure, ci vediamo più tardi" aggiunse Eric. Sorrisi e li salutai.
"Ei Wolfhard, è arrivata la tua amica nonchè salvatrice della tua media scolastica." "Buon pomeriggio signorina Brown, posso offrirle una bevanda?" Mi domandò con fare scherzoso. "No grazie, sono apposto così." "Va bene, vogliamo avviarci in camera?" Annuii e Finn cominciò a camminare verso la sua camera, che si trovava al piano superiore. Era veramente una bella stanza: le pareti erano blu, in cui erano appesi un sacco di poster di giocatori di basket e di band. Vicino al suo letto c'era una chitarra acustica, mentre davanti c'era la sua scrivania un po' disordinata, ma che rendeva il tutto spettacolare. "Wow" dissi guardandomi intorno, mentre mi avvicinai ai poster. "Non mi avevi detto che ti piacevano i Nirvana!" "Aspetta, piacciono anche a te? Se è così sposiamoci subito!" Mi disse entusiasta "Sì e parecchio, ma vedo che tutte queste band rientrano nei miei gusti" dissi sorridendo. "Sei piena di sorprese Brown".
Dopo aver osservato ancora un po' la sua camera, ci mettemmo a studiare francese: Finn era bravo, molto bravo e non so come non sia mai riuscito ad avere in pagella un voto superiore a quel 6 "tirato" che gli dava il prof. "Ok Finn, ripassiamo un attimo i pronomi e i verbi al futuro e possiamo finire".
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"Mamma mia che fatica" disse stiracchiandosi "Già, ma ne è valsa la pena, sei bravissimo, fra un po' sarai tu a darmi ripetizioni!" gli dissi tirandogli un leggero pugno sulla spalla. "Grazie Millie, sei stata gentilissima" "Cosa ti ho detto l'altro giorno? Basta ringraziarmi, lo faccio con piacere. E ora se permetti Wolfhard, gradirei quella bevanda" così andammo in cucina e mi offrì un bicchiere di thè. "Spero che tu sia team pesca Millie" "Ovvio, ti sembro una bestia di satana?" Ridemmo entrambi. "Certo che no, anzi" sorridei.
Dopo qualche minuto arrivarono i genitori di Finn a casa e mi domandarono se volevo rimanere per cena. "Dopo tutto quello che hai fatto per il nostro figlio meno intelligente è il minimo" disse Mary. "Ahahah spiritosa" disse Finn facendo una smorfia "comunque Millie abita distante da qui e non so se potrà rimanere" "Esatto e poi non vorrei creare disturbo, anzi siete stati molto gentili voi ad ospitarmi" dissi io. "Tranquilla, se vuoi ti possiamo accompagnare noi a casa" propose Eric. "Oh no, non vorrei assolutamente disturbarvi" "Nessun disturbo cara, dai insistiamo". A questo punto non mi restò che accettare l'invito (e in realtà la cosa non mi dispiaceva affatto) così avvisai Charlie e dopo circa mezzoretta ci accomodammo a tavola.

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Ehi! Ecco il sesto capitolo, personalmente mi piace molto perché Finn e Millie stanno stringendo una bella amicizia, scoprendo sempre più cose l'uno dell'altra e viceversa.
Lasciate una stellina e ci vediamo domani!💚

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