~chapter 8

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17 Agosto 2015 

Michael afferrò il telefono, che stava vibrando e sorrise.

Messaggio ricevuto: ore 21.30

Da: Mikitty <3

Sono sveglia!

Accese il computer e fece partire la chiamata su Skype; lui e Michela si sentivano regolarmente da quando era ripartito con gli altri, per le ultime date del tour. In quelle due settimane a Sydney avevano legato particolarmente, le era stata subito simpatica con quei suoi modi diretti e canzonatori.

Vide comparire il viso della sua amica sullo schermo e agitò la mano -Mikittyyy!-.

La ragazza accennò un sorriso e ridacchiò, legandosi i capelli lisci in una coda e sbuffando per togliersi la frangetta dagli occhi. Aveva il viso stropicciato, segno che si era davvero appena svegliata, e gli occhiali davanti agli occhi.

-Bel pigiama Kittykat!-.

-Coglione!- esclamò lei, senza perdere l'espressione allegra.

-Come va lì?- chiese sistemandosi meglio sul divano, dalla stanza accanto sentiva i rumori e le voci degli altri tre.

-Come al solito, freddino...- rispose stiracchiandosi.

-Immagino- ammiccò -con quel pigiamino poi...- prendendola in giro.

-Idiota- si lamentò -lascia in pace il mio caldissimo e bellissimo pigiama di pile! Comunque, parlando di cose serie- riprese dopo uno sbuffo -stavo facendo un sogno bellissimo... Cioè Matt Bomer si stava spogliando in camera mia, in camera mia, ma tu- puntò il dito contro di lui, nonostante si trovasse dall'altra parte del mondo -tu hai rovinato tutto con il tuo messaggio!-.

Michael scoppiò a ridere singhiozzando, affondando il viso nelle mani; era sicuro che prima o poi quella ragazza, con una delle sue solite battute, l'avrebbe ucciso.

-Chiedo perdono allora- disse con voce stentata -giuro che mi farò perdonare, magari prendendo il suo posto- concluse riniziando a ridere.

Michela alzò la mano per mandarlo a fanculo, e si imbronciò incrociando le braccia.

-L'esame?-

-Trés bien!-

-Uh... I think you're fluent!- commentò canticchiando.

-Autocitarsi avevamo detto di no Michael, eh...-.

Ghignò, continuando a canticchiare tra sé e sé, e si perse un attimo ad osservare la camera dietro le spalle della ragazza; non avrebbe mai associato inizialmente la sua Mikitty a tutto quel bianco e quel lilla, tutti quei fiori e il profumo di vaniglia che sapeva aleggiare perennemente.

Sbatté gli occhi e vide la testa riccia di Ginevra comparire nello schermo, di fianco alla cugina.

-Ciao Ginny!- la salutò.

La ragazza rispose con un sorriso e gli fece qualche domanda sul tour; quella mattina aveva qualcosa di strano, che stonava sul suo viso, ma non riusciva davvero a capire cosa ed era strano che lui non riuscisse a capire qualcosa.

Aveva le occhiaie marcate e i capelli più disordinati del solito, le sopracciglia corrucciate e lo stesso improponibile pigiama della cugina, ma di un colore differente. Gli occhi erano rossi, aveva pianto?

-Hood fai meno l'esibizionista!- urlò Michela, facendolo tornare sé.

Si girò, trovando alle sue spalle Calum con solo i boxer addosso. Il ragazzo si era fermato, con il solito sorrisetto ammiccante sulle labbra, incrociando le braccia e sporgendosi un po' in avanti.

Mrs. All Italian  || 5sos ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora