~chapter 10

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17 Settembre 2015

POV Ashton

Ashton spense la sveglia e si alzò, andando in bagno per farsi una doccia. Si asciugò, cercò una tuta ed una t-shirt da infilarsi e poi scese in cucina per fare colazione.

Aprì la porta socchiusa e, seduta al tavolo a studiare, trovò Ginevra; la ragazza, impegnata a sottolineare alcune pagine, non si era ancora accorta di lui. Aveva dimenticato che quella mattina sua madre, sarebbe tornata a lavoro. Il ragazzo si prese qualche minuto per osservarla, notando che aveva tagliato drasticamente i capelli; le stavano bene, lasciavano il collo sottile completamente scoperto.

Si schiarì la voce, aprendo il frigo e tirando fuori il succo. Prese poi il pane e la vegemite, sedendosi di fronte a lei.

La riccia stava palesemente facendo finta che lui non esistesse, eseguendo alla lettera le richieste della cugina.

-Harry e Lauren?- chiese, interrompendo il silenzio.

Ginny alzò lo sguardo dal libro e si sistemò gli occhiali, forse aveva deciso di rinunciare alle lenti a contatto, sbattendo le ciglia -Lauren è da una sua amica, Harry è con Michela al parco-

-Con Michela?-

-Si- rispose secca -mia cugina odia te, mica lui-.

Ridacchio del suo tono sferzante e diede un morso, continuando a fissarla; stava giocando con la matita, senza staccare gli occhi dai fogli.

-Studi?- domandò, bevendo un sorso e sporgendosi un po' verso di lei.

La ragazza strinse le labbra, come a trattenersi dal rispondere e si trincerò nuovamente nel suo silenzio.

-Fai giornalismo, vero?- continuò, fingendo di non aver notato il suo tentativo di ignorarlo -Quindi ti piace scrivere?-.

Ginevra alzò gli occhi al cielo, per poi fulminarlo con lo sguardo.

-Guarda che non c'è bisogno di eseguire ciò che ha detto tua cugina, parola per parola- sbuffò dopo qualche minuto, frustrato da quella nuova situazione.

La vide stringere il pugno e alzare la testa di scatto -Guarda che non sono un cane, se non ti rispondo è perché non voglio!- gli occhi lucidi ed irritati erano assottigliati ed aveva le guance rosse.

-Quindi ti piace scrivere?- ghignò, contento della reazione ottenuta.

-Ovvio che no Ashton, ho una passione sfrenata per la matematica- gli rispose, con tono fortemente ironico -ma sono masochista ed ho scelto giornalismo-

-Ginevra fai la persona seria...- la stuzzicò, perdendosi un attimo ad osservare le sue labbra imbronciate.

-Sei davvero impossibile...- la sentì ridacchiare, finalmente più rilassata, scuotendo il capo.

Rimase per un po' in silenzio, tamburellando con le dita sul tavolo. Non aveva voglia di fare niente di particolare, l'idea di rimanere in cucina ad infastidirla non gli dispiaceva per niente; per un attimo sentì prepotente il bisogno di risentirla partecipe, disposta a scherzare con lui, di poterle scompigliare i capelli, ora più riccioli che mai, e pizzicarle le guance.

Deglutì ricordandola in quel corridoio, vicinissima, le sue labbra morbide ed il sapore di cannella, che era sicuro di odiare fino ad un momento prima.

Si passò una mano tra i capelli, per poi poggiarla dietro il collo, improvvisamente a disagio; Ginevra rialzò gli occhi, ed arrossì rendendosi conto di come i suoi occhi indugiavano su di lei.

Socchiuse la bocca per dire qualcosa, ma venne interrotta dal suono del suo cellulare; la ascoltò parlucchiare a proposto di una cena per quella sera, con questo fantomatico Josh e decise che questo tizio non era sicuramente una bella persona.

Mrs. All Italian  || 5sos ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora