1: il primo incontro

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Gaia era una ragazzina di quattordici anni, andava in prima superiore ed era molto brava e anche popolare. Era sempre circondata da amiche e ragazzi che le facevano il filo, sperando di diventare il suo ragazzo. Gaia rifiutava sempre, perché non aveva ancora trovato il ragazzo perfetto, quello con il quks avrebbe voluto fidanzarsi. Ma un giorno di Ottobre...

-Gaia sbriganti che è tardi!- -Sì arrivo papà!- gridò Gaia dalle scale, mentre si sistemata il fiocco della divisa della Milioni High School. Gaia, mentre correva giù dalle scale, guardò le foto appese alla parete. Erano tutte fotografie che ritraevano lei con suo padre, sua madre e sua sorella Mikyo guardò ancora abitavano in Italia. Gaia era più piccola dista sorella di due anni, lei era nata proprio in Italia, mentre Mikyo, come si può capire dal nome, era nata in Giappone e morta in Italia. Già, papiro così, Mikyo è morta quando aveva appena dodici anni di cancro, per questo la famiglia Horikasa si era trasferita in Italia, per trovare una cura, ma quando la loro primogenita morì, si trasferirono in America. Ripensare a Mikyo fcev sentire Gaia protetta, perché era convinta che la sorella dall'alto la stesse proteggendo, non sapeva sento si stava sbagliando... Ragazza arrivò in cucina, dove trovò la tavola imbandita, con lattee cacao, cupcake, biscotti con svetta o con cioccolato, stucchi alla pesca e all'ananas, al entrò della tavola c'era un cesto crimini con molti frutti differenti, Gaia Oreste una mela al volo, salutò i suoi genitori e poi ritornò in camera per prendere la cartella, poi uscì rapidamente di casa. Salutò il suo Inuyasha (un levriero afgano nero che doveva io sino nome all'anime giapponese Inuyasha, un mezzodemone cane) che Abramo cucciolo la stava aspettando seduto davanti alla sua cuccia. La ragazza aprì il pesante cancello di ferro ed uscì, incamminarsi vero la sua scuola, la Milton High School, istituto superiore dove la giovane ragazza frequentava io primo anno. Appena arrivata in prossimità del cancello che segnava l'entrata alla scuola, Gaia si sentì chiamare, si voltò e vide la sua migliore amica Natasha, soprannominata Tasha. -Ciao Tasha!- la salutò Gaia, fermandosi ad aspettarla -Ehi Gaietta, la sai la novità?- chiese Tasha, sistemarsi i capelli castani in una coda alta. Tasha era sempre informata sui pettegolezzi in generale, ma sapeva proprio tutto su quelli scolastici. -No, dimmi...- disse Gaia, sistemandosi il fiocco porpora della divisa. -Oggi avremo un nuovo compagno di classe!- esclamò euforica la ragazza, facendo un piccolo saltello, perdendosi nei suoi pensieri, dove si immaginava già l'aspetto, il carattere e altre cose così del nuovo alunno della scuola. Gaia sorrise guardando il cielo, per poi ritrovarsi a pensare:"Ti prego sorellona, fa che non sia un canzone come gli altri!" Quel pensiero arrivò dritto alle orecchie di Mikyo, la quale era occupata a spiare la sorella. Mikyo sorrise malignamente, per poi comunicare all'altro diavolo accanto a lei:spiazzare-Mia sorella potrebbe diventare la pedina fondamentale del nostro piano per ottenere il nostro obbiettivo!- L'altro diavolo rise malignamente, grattandosi le mani. Proprio così, Mikyo non era diventata un angelo, come credeva Gaia, ma un diavolo, uno tra i più malvagi e crudeli. Dire che Mikyo non era diventata un angelo non era propriamente giusto, perché alla sua morte era solita in Paradiso, ma poi il capo dei diavoli, l'Innominabile Signore, l'aveva persuasa e convinta a passare al lato malvagio, promettendole in cambio di ritornare in vita e, u volta resuscitata, i diavoli l'avrebbero protetta e servita per sempre. Intanto le lezioni erano cominciate, il preside entrò in classe, presentando agli alunni il loro nuovo compagno: Shan Evans. -Ciao ragazzi, mi chiamo Shan e vengo da Tokyo, m mio padre è nativo americano.- si presentò il ragazzo. Gaia rimase incantata dalla sua voce così armonica e melodica. Anche il suo aspetto era bellissimo: capelli biondi leggermente ricci con sfumature ocra, occhi azzurri come l'oceano, la sua pelle era così pallida, m la vera chicca era la sua voce, un po' roca, arricchita da un indefinibile accento appena percepibile. Gaia pensò:"Grazie Mikyo, mi hai fatto un grandissimo favore! È un ragazzo stupendo!" Intanto fuori dalla finestra dell'aula Mikyo e il suo amico stavano spiando i due ragazzi. -Shan Evans è l'unico ragazzo che possiede il dono della resurrezione, ma deve volerlo profondamente, altrimenti l'anima non ritornerà nel suo corpo. Se vogliamo che lui utilizzi il suo potere bisognerà portargli via colei che lui ama, così potremo impossessarsi del suo potere enorme!- disse Mikyo -Ma dove la troviamo?- chiese grattandosi la testa l'altro -Maru sei un idiota! L'abbiamo già trovata!- Mikyo sghignazzò, mentre Maru cercava di capire le parole della diavoletta. -Idiota, non hai capito vero?- Quando Maru scosse la testa, lei gli spiegò:-Mia sorella, cretino! Con un po' del nostro inganno li faremo innamorare- a quella parola Mikyo deglutì a fatica e poi riprese:-Poi gliela porteremo via!- Maru battè le mani euforico, per poi chiedere:- Come? Umani e diavoli non possono stare insieme, il diavolo sparirebbe! Come lo troviamo uno che si fidanzati in tua sorella?- Mikyo gli diede uno scappelloto sul collo. -Ma tu non capisci mai?!? La decideremo!- urlò lei spazientita. Gaia non smetteva più di guardare il suo nuovo compagno di classe, anche perché era seduto proprio accanto a lei, a circa trenta centimetri di distanza e aspettava ansiosa di sentirlo parlare ancora, ma aveva troppa vergogna per parlarci. Quando la campanella suonò la fine delle lezioni, Tasha andò a parlare con Shan, trascinandosi dietro Gaia, troppo timida pe andare da lui da sola. -Ehi Shan, io sono Natasha e lei è la mia amica Gaia, suo padre è giapponese.- disse Tasha, sorridendo. Il ragazzo ricambiò il sorriso. "Che bel sorriso!- pensò Gaia, arrestando leggermente appena umile disse:-Bene, allora potremmo parlare qualche giorno del Giappone.- Lei annuì, poi la sua ami l trascinò fuori dalla scuola. -Non dirmi che ti si innamorata del biondino?- chiese euforici Natasha -Ma no, è solo che...sono timida, lo sai anche tu!- gli rispose un po' offesa Gaia, volando lo sguardo dall'altra parte. Tasha sorrise maliziosamente, pensando:"Questi due sarebbero la coppia del secolo! La mia missione sarà farli fidanzare!"

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