You are my angel

2: la notte insonne

Era passato un mese da quando Gaia aveva conosciuto Shan, da allora lui è sempre nei suoi pensieri, nei suoi sogni, nei suoi discorsi, ma lei aveva troppa pura di parlarci. Era in camera sua, con una foto di lei e Mikyo in mano. "Sorellona aiutami tu!" Supplicò la ragazza. Il pensiero attraversò il terreno e raggiunse gli Inferi, entrò in un castello nero e si inserì nella mente di Mikyo, che era agitata più che mai. -Un pesce ha abboccato all'amo, ma come facciamo a far abbocarre lo squalo?- chiese Mikyo, camminando per tutta la stanza. I suoi vestiti neri e rossi strusciavano a terra, mentre la diavoletta si sistemarsi i capelli rossi con le mani palline e delicate. -Shan Evans, come posso fare a farti innamorare della mia sorellina? Sono gli angeli a decidere il destino delle persone, non posso nemmeno interagire con te, ma forse so chi può farlo...- Sul suo viso si dipinge un sorriso maligno e dai suoi occhi si intuitiva che aveva avuto un'idea. -Maru!- urlò Mikyo. Il diavolo le corse incontro come fanno i cani quando i padroni li chiamano. -Chiama Malakay, io e lui dobbiamo fare una chiacchieratina...- Maru uscì dalla stanza velocemente ed andò a cercare Malakay, l'unico diavolo in grado di comunicare con il mondo umano. Mikyo si avvicinò ad uno specchio, la superficie iniziò ad illuminarsi e comparve Shan Evans che passeggiava per le vie della cittadina. -Mi dispiace Shan, i progetti di fidanzamento che ti farai quando capirai di amare mia sorella andranno in fumo. Ma tranquillo, ci saremo noi a consolarti, basterà un pizzico di impegno e potrai riavere kamikaze tua amata.- Mikyo picchiettò sullo specchio, che si increspò e subito comparve Gaia,con le cuffie nelle orecchie, che stia andando affare la spesa. Mikyo si avvicinò ad un tavolo, dove vi erano due bambole woodoo, prese quella rossa e sussurrò:-Vai a sinistra!- Si avvicinò di nuovo allo specchio e vide la sorella andare proprio verso la direzione di Shan. -My lady- disse una voce maschile dalla soglia della porta. Mikyo sorrise malignamente -Malakay- gli disse, voltandosi verso di lui. -Desideravi vedermi?- le disse l'altro diavolo, con un ghigno sulle labbra. -Shan Evans, devi trovare il modo di farlo innamorare di mia sorella.- Malakay sorrise, intendo il piano della diavoletta. -Quando lui si innamorerà di lei io...- Mikyo alzò la mano per fermarlo -Sarò io ad uccidere mia sorella, nessun altro.- Nel pronunciare questa frase Mikyo usò un tono duro, freddo e distaccato, come se fosse una osa normale uccidere la propria sorellina o un qualunque persona. Intanto Gaia, mentre improvvisata qualche passo, inciampò, ma fu presa al volo da due forti braccia che la cinsero in un abbraccio da dietro. Un profumo indefinito, forse fragola, valigia e menta, le inalò le narici e lei capì subito che il suo "salvatore" era Shan, il ragazzo per qui lei ha una cotta. "Aiutami Mikyo!" Supplicò la ragazza, mentre arrossiva e si votava verso di lui, che premurosamente le chiese come stava. Gaia si perse negli occhi blu del ragazzo, tra loro c'era così poca distanza. Mikyo e Malakay erano lì ad assistere alla scena. Il diavolo si avvicinò a Shan e sorrise malignamente a Mikyo, poi susurrò nell'orecchio del ragazzo:-Tu la ami....- Shan sussultò, poi cinse forte a sé la ragazza, come se quello che Malakay gli avesse detto fosse stato un ordine. Gaia arrossì sempre di più, tenendo la sua testa appoggiata alla spalla di Shan. -Ti accompagno a casa.- disse lui dopo un po' e lei annuiì. Quella notte nessuno dormì, né lei né lui, ripensavano a quanto successo prima. Shan non riusciva a capire perché aveva privato quella sensazione, né tantomeno perché l'avesse fatto. Ormai l'effetto delle parole di Malakay era svanito, ma Gaia era diventata il suo chiodo fisso, non riusciva a dimenticarsi quella ragazza, ormai era entrata nella sua mente, ma anche nel suo cuore. Gaia, invece, pensava a quanto fosse stato bello e romantico, ma a tenerla sveglia era il dubbio che le tormentata la mente: ci doveva parlare o no il giorno dopo? Intanto, dall'alto del cielo, un giovane angelo molto bello stava guardandola, ammirata la sua bellezza, ormai se ne era innamorato da circa due anni, attendeva con ansia di averla fra gli angeli, averla al suo fianco e sapeva che questo momento sarebbe arrivato presto. Il suo desiderio di averla con sé era tale da non farlo dormire. Negli Inferi la situazione diversa, il pugno di Mikyo stava procedendo con ottimi risultati, ma la diavoletta avvertiva sempre più frequentemente fitte al cuore, che le venivano quando nella sua mente si facevano spazio ricordi indesiderati di lei e sua sorella Gaia che giocavano e si confidavano insieme.