15: il bacio

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Gaia arrivò a casa di Shan e atterrò delicata sul balcone senza fare il minimo rumore. Entrò dalla portafinestra rimasta aperta e si guardò intorno nella stanza buia. Non c'era nessuno, solo un enorme disordine. A un certo punto, studiando la stanza, Gaia vide un segno di bruciatura sul muro, una sorta di firma. Lo guardò meglio, cercando di capire quale lettera potesse essere. Illuminò la firma con una fiammella bianca e la lettera le fu subito chiara: M, M come Mikyo.

-Che c'è?- chiese Malakay. Gaia l'aveva chiamato per mostrargli la firma di Mikyo. Erano nella stanza di Shan, con la luce della luna che si rifletteva sulle ali di entrambi. Gaia indicò la firma della sorella con un dito affusolato che risplendeva di luce angelica. -È stata qui- disse Malakay scuotendo la testa. -Vuoi dire che tu sapevi che sarebbe venuta qui?- chiese Gaia incredula. -No, ma mi era sembrata piuttosto irritata quando le avevo detto che sarei venuto da te per dirti di Shan. Pare che non voglia il tuo aiuto...- disse Malakay voltandosi. -Dove vai?- chiese Gaia. -Se Mikyo è con Shan, dobbiamo assicurarci che il ragazzo non scateni i suoi poteri!- disse Malakay iniziando a far battere le ali. -Vieni?- chiese quando fu in cielo. Gaia aprì le sue ali bianche e le sbattè, librandosi in aria con leggiadria. I due volarono fianco a fianco sopra la città. -Tasha- disse a un certo punto Gaia. -Come?- chiese Malakay. Gaia indicò la sua amica che camminava verso la propria casa. Dietro di lei si allungava una strana ombra rossa. -Mikyo la sta puntando- disse Malakay -L'ombra è la sua- -Ma perché Natasha?- chiese Gaia avvicinandosi un po' di più al terreno. -Forse lei ha qualcosa che Mikyo vuole. Forse qualcosa che la lega a un angelo, come una collana o...- Gaia si portò la mano al collo. Da quando si era trasformata in angelo si era sempre chiesta come mai la collana delle Migliori Amiche Per Sempre che le aveva regalato Tasha non fosse svanita come i suoi altri vestiti. Era una collana a forma di chiave d'argento, mentre Tasha aveva il lucchetto a cuore fatto d'oro. -La chiave della nostra amicizia- le aveva detto Tasha quando le aveva regalato il gioiello. -Se lei avesse una collana che la legasse a me, cosa succederebbe?- chiese Gaia preoccupata. Già il ragazzo che amava non solo era coinvolto in una guerra tra angeli, ma era il centro di quella stessa guerra. -Si potrebbe riportare indietro colei o colui che è morto senza il bisogno dell'Eclissi, sempre sè questa persona porti ancora l'oggetto o no- spiegò Malakay. -Se Shan mi riportasse indietro senza l'Eclissi...- disse Gaia, ma non riuscì a finire la frase. -Il suo potere non avrà più confini, si libererà con tutta la sua potenza e noi tutti moriremo- concluse Malakay per lei.

Shan stava aspettando con un po' di pazienza che Tasha tornasse a casa. Se sarebbe riuscito a riportare indietro Gaia, Mikyo gli aveva giurato che non l'avrebbe più disturbato. Il ragazzo ricordava ancora quando la diavoletta entrò nella sua stanza iniziando a far muovere gli oggetti della stanza. Alla fine Shan aveva battuto le mani e Mikyo era volata contro il muro. -Perfetto- aveva detto e poi gli aveva spiegato che lui poteva riportare indietro Gaia senza dover aspettare l'Eclissi. Lui l'aveva ascoltata, aveva considerato la proposta e infine l'aveva accettata. Sapeva che Natasha sarebbe stata coinvolta e che forse era rischioso ciò che stava per fare, ma se era per Gaia, avrebbe fatto anche di più.

Natasha stava tornando a casa dopo una giornata in palestra passata a tirare pugni al sacco da boxe. Da quando Gaia era morta, Tasha era sempre nervosa, dato che non aveva nessuno con cui confidarsi, con cui sfigarsi, una spalla su cui piangere. Le mancava molto Gaia e ogni volta che vedeva Shan così tranquillo aveva sempre il desiderio di tirargli un pugno in faccia. Dopotutto, era stata colpa sua se Gaia era stata investita. Tasha l'aveva sempre incolpato per questo,  definendolo una persona orribile che, tra l'altro, non si era presentato al funerale, ma aveva solo assistito alla sepoltura della bara nella tomba. Ad un certo punto si sentì chiamare, si voltò e vide un'ombra rossonera che la travolse in pieno. Si rialzo poco dopo, quando l'unica cosa che sentì era il lamento del vento. Per un attimo le era sembrato che a chiamarla fosse stata Gaia, ma si doveva esser sbagliata, Gaia era morta e i fantasmi non esistevano. Si alzò e si sistemò la maglietta. Sentì che le mancava qualcosa, qualcosa di immensamente importante,  una parte di lei. Prese il telefono e si guardò nella fotocamera. Il cellulare le volò a terra. Si mise a frugare con ansia e terrore nella borsa, che,  finita la perlustrazione, lanciò contro il muro davanti a lei. La collana delle migliori amiche che le aveva regalato Gaia era sparita.

Gaia e Malakay stavano volando di corsa verso la casa di Shan. Mikyo aveva rubato la collana a Natasha. Gaia aveva provato ad intervenire per aiutare l'amica, ma Malakay l'aveva trattenuta, venendo meno alla regola di non toccare un angelo se si è un diavolo.
In quel momento volavano verso un pericolo puro, nella speranza di fermare Shan e impedirgli di trasformarsi in una fonte di energia che avrebbe potuto distruggere la Terra e tutto ciò che la circondasse. -Shan!- urlò Gaia entrando in stanza con violenza, tanto da frantumare il vetro della finestra chiusa. La stanza era vuota. -Non sono qui!- disse Gaia con rabbia -Lo vedo!- disse indispettito Malakay. Gaia gli lanciò contro un cuscino. -Se non vuoi aiutarmi, puoi anche sparire!- urlò Gaia sentendo le lacrime salirle agli occhi. Si sentì svuotata, come se stesse cadendo nel vuoto. -Gaia!- urlò Malakay. Il diavolo si lanciò verso di lei con un braccio teso e la mano aperta. Gaia si vide allo specchio. Stava brillando di una luce dorata, dei pezzi di luce si stavano sollevando dal suo corpo e le ali stavano sparendo. Sentì qualcosa di bollente prenderle il braccio. Si voltò e vide Malakay a pochi centimetri da lei. Sentì un peso sulle labbra e realizzò quanto stava succedendo: Shan la stava resuscitando e Malakay la stava baciando. Sentì la leggerezza tornare nel suo corpo, le ali sulla schiena, le labbra di Malakay sulle sue. La rinascita si interruppe, ma il terreno prese a tremare. -Che succede?- urlò Gaia alzandosi in volo. Malakay si alzò in volo a sua volta e disse:-Il mondo sta collassando-

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