Paura

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Rachel's pov

Le labbra di Zack si spostarono velocemente, mentre il rumore di un corpo cadeva.
Non avevo il coraggio di aprire gli occhi e forse, vederlo senza vita mi avrebbe fatto impazzire.
Sentivo un vuoto dentro di me.

La coscienza mi stava abbandonando.
Il corpo che stava cadendo.. era il mio.

Ero avvolta da un mare di sangue.
I miei occhi si spalancarono.
Stavo cadendo nell'oscurità, era la mia fine. Ed ero arrabbiata, Zack non aveva mantenuto la sua promessa, se dovevo morire. Doveva uccidermi lui!

Un'ombra familiare nuotava verso di me.

:"Zack"

Si avvicinava sempre di più a me con in viso il sorriso più bello che io abbia mai visto.
I suoi occhi bicolore stavano divorando i miei.

Allungò le braccia prendendomi dalla vita, avvicinandomi a lui, mise una gamba fra le mie, toccando con il ginocchio in quel punto.

Volevo gridare il suo nome ma egli mi mise una mano sulla bocca. E con l'altra inizio a toccarmi capelli, finche CRACK! Mi spezzò il collo.

:"AHHHA"

Mi risvegliai dal mio stato incosciente realizzando che tutto ciò era stato solo un brutto sogno. Sospirai.

Ero seduta sul letto di una grandissima stanza ricoperta di oro e varie cose lussuose che con la luce del giorno mi accecavano.

I miei vestiti erano diversi, ero pulita, profumavo. Indossavo un'uniforme scolastica.

Non ero a mio agio e cercai subito nell'armadio se ci fosse qualcosa di più comodo.

Mi cambiai con dei pantaloni.

Per sbaglio mi sfuggì un sorriso.
Presi la borsetta attaccata al manico della porta , e piano piano uscii dalla stanza. Era una casa enorme ed ero spaventata.
Seguii il corridoio ricoperto da un tappeto rosso fuoco fino all'entrata di un'altra stanza.

Intravedetti un cappuccio viola ed il mio cuore iniziò a battere forte non capendo perché.

Sentivo delle voci. Misi la schiena contro il muro accanto alla porta.

X:"Se vuoi vivere, in cambio devi darmi quella preziosa bambina. Ha un corpo cosi soffice e pulito penso valga oro."
Y:" Te lo scordi! Tu mi hai salvato per i tuoi interessi allora perché non mi hai fatto uccidere da quello scagnozzo."
X:"Isaac"

Il mio cuore stava esplodendo, all'improvviso mi sentii avvolta da un calore cosi caldo che volevo strapparmi i vestiti di dosso. Zack era vivo. Ma da quel che avevo capito non saremmo vissuti a lungo.
Corsi silenziosamente per il corridoio controllando le stanze, finche non aprii la porta giusta.

Armi.

Era piena di armi.

Presi quelle che ritenevo più potenti,ed erano anche pesanti. Misi due in spalla e una la reggevo con le braccia che tremavano.
Non capivo. Era stato cosi facile?

Il mio piede tocco il suolo all'esterno di quella stanza.

UUU U U U UUU U U U UUU!

Lo sapevo.

L'allarme della stanza iniziò a squillarmi nelle orecchie facendomi perdere l'equilibrio.

Qualcuno mi rimise in piedi senza farmi cadere e quel qualcuno, aveva un sorriso stupendo.

Mi prese le altre due armi mettendosene una  in spalla e l'altra la puntò davanti ai nostri avversari.

Lo imitai.

Iniziammo a sparare a caso fortunatamente colpendo in pieno molti dei nemici.
Era tutto cosi incredibile, sembrava un'altro sogno.

Improvvisamente un fumo inizio ad invadere la stanza non facendomi capire piu niente.

Una mano mi strattonò il braccio facendomi correre così velocemente che il fiato mi si bloccò per un'instante.
Mi sentii sollevare dal pavimento e le sue braccia mi strinsero al petto di quel corpo in cui mi sentivo al sicuro.

Non aveva mai smesso di correre.

Notai che stavamo uscendo dal cancello della villa, avviandoci all'interno del bosco.

Mi poggiò a terra.

Era tutto successo cosi in fretta che a stento ci credevo che non sognavo.

:"Quei idioti non si sprecheranno a seguirci possiamo riposare un po' qua. So che te lo stai chiedendo perciò ti spiegherò tutto."

Prese una bottiglia dallo zaino e ne bevve metà, dopodiché la passò a me.

:"Allora Rachel tu mi hai iniziato a baciare senza alcun senso e uno scagnozzo ci ha trovato però quello che hai sentito che parlava con me era il capo della mafia Giapponese e ci ha salvati per un'affare. Dio mio, voleva che ti vendessi" Disse tutto d'un fiato.

:"Lo so. Zack sono cosi felice che tu non sia morto"

Mi guardò divertito.
Come faceva a sapere che li avevo sentiti parlare?

:"Ma davvero? Allora sorridi"

Mi sforzai muovendo le labbra in una forma strana ma che somigliasse ad un sorriso.

Zack sembrava non apprezzare quel 'sorriso'.
:"Mi accontento"
Disse chiudendo gli occhi e portandosi la mano alla fronte, sbuffando.

:"Però sono felice che tu mi abbia salvato"

Cosa? Cosa avevo detto? Mi ha già salvato una volta perché l'ho detto come se fossi sorpresa da questo suo atto 'gentile'. Anzi , Zack, mi ha sempre salvata.

Mi ero resa conto di aver pronunciato male la frase e che era visibilmente offeso.

Zack era arrabbiato ed avevo una paura incredibile che finirebbe per fare come nel mio incubo.

Ci incamminammo senza meta per lunghissime ore finche il sole non tramontò e noi ci ritrovammo in un luogo a noi familiare.

La stazione di servizio.

Oltre a quello notai anche un'altra cosa che mi fece impallidire più di quanto non ero gia io di mio.

Io ero pulita ma Zack...,

:"Zack, sanguini"

Si gira di profilo con uno sguardo letteralmente arrabbiato dicendomi che non ero d'aiuto nel evidenziare l'ovvio.

:"Fermati, è una fortuna che siamo qua. Avranno dei medicinali aspetta che vado a cercarli."

Iniziai a correre verso il negozio mentre i corpi dei tipi di prima giacevano a terra. Andai nel piccolo reparto dive vendevano medicamenti.

Presi bende pulite, acqua, e il resto.

Al mio ritorno Zack si era seduto sul bordo del marciapiede. Mi chinai accanto a lui per iniziare a pulirlo e curarlo, finché...

Questa volta lo visi, Zack cadde.

Zack mi stava lentamente morendo davanti.

Avevo paura.

(Don't) Kill me..pleaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora