Chapter one.

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Chapter one.

Avete presente quando tutto sembra fermo, perchè stai vivendo una sensazione stupenda? Ecco, era così.

Esistevamo solo noi in quel momento.

Nessun suono se non quello del suo respiro, nessun profumo se non il suo, nessun'altra persona se non lui. Come distanti da ciò che ci circondava, assenti da quel tempo e luogo.

Solo lui.Solo noi.

Mi ci sono trovata nel mezzo prima di accorgermi che fosse iniziato.Ma.. vi va di partire dal principio?

Kathryn Brooks, questo è il mio nome, per gli amici Kat, e questa è la mia storia:

A month ago, 10 August.

-"Buongiorno e benvenuto al Green Garden, cosa posso portarti?"-Il tono della mia voce poteva sembrare allegro, ma in realtà ero stufa di ripetere sempre la stessa cosa ogni volta.
-"Un caffè e un cornetto alla crema, grazie."-Disse gentilmente l'uomo mentre guardava il menù.

Scrissi l'ordine sul block notes, per poi rivolgermi di nuovo a quell'uomo.-"Le vostre ordinazioni arriveranno subito."-Sorrisi.

Mentre andavo al bancone per passare le ordinazioni ad Allison, notai l'orario e realizzai che il mio turno in quel bar, doveva durare per altre tre fottute ore.

Oh, quasi dimenticavo. Allison Benson è la mia migliore amica da .. praticamente sempre!

-"Hey Kat, il tavolo numero 5 ha bisogno di una bella pulita, sono arrivati dei nuovi clienti. Sbrigati!"-Urlò dall'altra parte del bar Bill, il mio capo.

Mi avvicinai al tavolo numero 5, dove c'erano seduti tre ragazzi.

-"Buongiorno e benvenuti al Green Garden, cosa posso portarvi?"-Chiesi mentre prendevo dalla tasca il mio block notes.
-"Un succo di frutta, una brioche, un caffè e un cappuccino."-Disse un ragazzo col capellino.
-"Bene."-Scrissi tutto velocemente.-"Basta così o posso portarvi altro?"-Sorrisi.
-"Basta così."-Sorrise il ragazzo.

[..]

Erano le 18:15 e finalmente stavamo per chiudere. Stavo pulendo i tavoli, mentre la mia attenzione si spostò sull'entrata del bar.

C'era un ragazzo con capelli color castani.

-"Mi dispiace, stiamo chiudendo."-Dissi mentre continuavo a cercare di mandar via tutte le macchie da quel tavolo.
-"Veramente cercavo i miei amici."-Si guardò intorno confuso.
-"Beh come vedi non c'è più nessuno."-Feci spallucce.
-"Me ne sono accorto."-Ghignò guardandosi nuovamente intoro.-"Posso farti una domanda?"-Annuii.-"Sono venuti qui tre ragazzi?"-

Alzai un sopracciglio.
Non so se mi stava prendendo in giro o cosa. E' un bar, ne vengono a centinaia di ragazzi.

-"Potresti, almeno, specificare? Questo è un bar, entrano ed escono ragazzi in continuazione, non so come aiutarti."-
-"In realtà non so come descriverteli. Non so come si sono vestiti oggi, quindi.."-Disse grattandosi il collo, con un po' di imbarazzo.-"Vabbè li chiamerò, grazie lo stesso."-Mi sorrise e ricambiai.

[..]

Ero esausta. Tutto quell'andare avanti e indietro a causa delle ordinazioni, mi aveva fatto venire il mal di testa.

Allison ed io vivevamo in un appartamento al di sopra del bar; non era nè tanto grande nè tanto piccolo, ma era abbastanza grande da contenere tutto l'occorrente per due ragazze.

Ally perse i genitori in un incidente l'estate scorsa, mentre i miei sono sempre in giro per il mondo a causa del lavoro, quindi entrambe decidemmo di andare ad abitare da sole, e la prima opportunità di lavoro che ci capitò la cogliemmo all'istante.
Dovevamo pur mantenerci, non importava quanto sarebbe stato faticoso lavorare ogni giorno dopo scuola e durante alcuni giorni dell'estate, come in quel periodo.

Replay||a.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora