Chapter twelve.

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Chapter twelve.

Mi diedi subito dello stupido, ormai la mia coscienza mi dava contro, dicendomi che avrei dovuto aspettare più tempo.
Forse aveva ragione, dovevo fare le cose più con calma, ma quelle sue labbra mi stavano chiamando da fin troppo tempo.

Le bramavo.

Tralasciando i miei pensieri, vidi l'espressione di Allison addolcirsi improvvisamente.

Lanciò le braccia attorno al mio collo, attirandomi a lei, per poi baciarmi. Era così casto quel bacio, così dolce.

-"Avresti dovuto e come, invece."-Soffiò sulle mie labbra, poggiando la fronte contro la mia.

Sorrisi involontariamente.

Un po' come quando respiri ma non te ne accorgi, per me era così, quando stavo in sua compagnia e sorridevo senza rendermene conto, perchè era lei a provocarmi quel sorriso.

La presi per i fianchi avvicinandola maggiormente a me, facendo scontrare di poco i nostri bacini. Insinuai le mani sotto il tessuto della sua canottiera, accarezzando la sua pelle candida, morbida.

Avvertii, sotto il mio tocco, la pelle d'oca della ragazza, come se un brivido l'aveva pervasa tutta. Gli provocavo io questo effetto o era soltanto un po' di freddo?

In ogni caso, non ci pensai due volte a far combaciare nuovamente le nostre labbra. Questa volta schiuse le soffici labbra, ed io, potei finalmente assaggiare il suo sapore.
Iniziammo una danza di cui solo noi conoscevamo i passi, di cui solo noi conoscevamo le emozioni e le sensazioni.

Austin's POV:

-"Sei un coglione! Va a farti fottere!"-Urlò ancora.

Continuava ad imprecare mentre io me la ridevo.

Adoravo il modo in cui si arrabbiava quando le facevo i dispetti. Io non lo dissi per scherzare, seriamente era meravigliosa.

-"Almeno aiutami ad uscire!"-

Roteai gli occhi al cielo, per poi decidermi a tenderle una mano per salire.
Non appena afferrò la mia mano, usò tutta la sua forza per tirarmi verso di lei, riuscendo a farmi cadere in acqua.

Quando risalii a galla, me la trovai davanti mentre rideva.

Notai come la sua maglia bianca era diventata più attillata e trasparente a causa dell'acqua, permettendomi di intravedere il suo prosperoso seno.

Mi risvegliai dai miei pensieri poco casti su quella ragazza, e iniziai a schizzarle l'acqua.

-"Te la faccio pagare!"-Si dimenò fra l'acqua, correndomi incontro.

Continuai a schizzarle l'acqua, e non faceva altro che urlare e dirmene di tutti i colori.

-"Austin, fermo! Mi bruciano gli occhi."-Si girò dall'altra parte, coprendosi la faccia.

A quel punto mi fermai per andarle vicino e vedere come stava.

Quando gli scostai le mani dal viso, notai i suoi occhi lievemente arrossati.
Presi il suo piccolo viso fra le mani, avvicinandolo di poco verso il mio.

-"Ti bruciano tanto?"-Chiesi, dispiaciuto.

Lei si limitò ad annuire, abbassando lo sguardo.

-"Scusa."-Sussurrai, mentre gli diedi un bacio leggero sulla guancia sinistra.

Poi un dolore atroce.

-"Sei una grandissima bastarda, sappilo!"-Dissi tra un gemito di dolore ed un altro.
-"Ops."-Si coprì la bocca con una mano, per poi ridere beffarda andandosene.

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