Chapter four.

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Chapter four.

-"No."-Dissi sicura.

Da una parte mi pentì di avergli risposto in quel modo, ma dall'altra parte mi sentivo che avevo fatto una cosa giusta.

Austin rimase spiazzato, di certo una risposta del genere non se l'aspettava minimamente.

-"Non mi piace che vada così bene."-Continuani, per poi voltarmi e andare verso di Green Garden.

Austin's POV:

-"Allora?"-Mi chiese Robert, una volta entrato in casa.-"Hai concluso qualcosa?"-Domandò subito dopo.
-"No. Non mi ha voluto dare il suo numero."-Feci spallucce, prendendo una birra dal frigo.
-"Ricordati che hai fatto una scommessa."-Mi puntò il dito contro il biondo, ghignando.
-"Lo so Zach, lo so."-Feci un sorso dalla mia birra.-"E intendo vincerla. Dopotutto, io vinco sempre."-Incrociai le braccia al petto.

Oltre la scommessa, volevo davvero conoscerla. C'era qualcosa in lei che mi spingeva a saperne di più; Kathryn aveva un qualcosa di misterioso, un qualcosa di intrigante, un qualcosa che mi portava ad avvicinarmi a lei. E, dato che mi sarebbe servito anche per la scommessa conoscerla, soprattutto per la scommessa, ero determinato ad avvicinarmi di più a Kat.

-"Aus, ma davvero hai intenzione di iniziare la scommessa?"-Mi guardò con compassione Alex, appena entrai in camera.
-"Ormai è fatta. Io e gli altri facciamo sempre questa scommessa, ogni anno."-
-"Ma lei è diversa."-Cercò di farmi notare il moro.
-"Non puoi saperlo, non la conosci."-Alzai la braccia al cielo, iniziava ad infastidirmi quel discorso.

Mi avviai al bagno, iniziando a spogliarmi ed entrare nella doccia. Mentre l'acqua calda attraversava il mio corpo, pensai che Alex non doveva mettersi in mezzo a certe cose. Anch'io come lui pensavo che era totalmente una stronzata quella scommessa che, senza alcun motivo, facevamo ogni anno io, Robert e Zach, ma nonostante pensassi questo non riuscivo a spiegarmi perché continuavo con quella stupidissima scommessa.

Alex aveva ragione in un certo senso, lei era diversa, non si lasciava incantare da un semplice sguardo, non cedeva subito;

In parole povere, non era una di quelle ragazze semplici, ma meglio così..il gioco era ancora più interessante se la vittoria non ti veniva messa su un piatto d'argento.

Avevo intenzione di scoprire fin dove ero capace di arrivare, se ce l'avrei fatta anche quella volta, nonostante la preda non fosse facile.

-"E poi a me piacciono le cose difficili."-Pensai ad alta voce, poggiando la fronte contro la parete gelida della doccia.

Kathryn's POV:

19 September.

Non sapevo dove mi trovavo, tutto intorno a me era nero.

Quel colore che metteva paura ma che, contemporaneamente, rilassava. Io di quel colore ne avevo proprio bisogno, rispecchiava la mia anima, quello che avevo dentro.
Vidi una luce bianca davanti a me farsi sempre più grande, più vicina a me.

-"Luke."-Sussurrai quasi senza fiato.

Non poteva essere lì.

-"E' un sogno, pulce."-Sorrise accarezzandomi il viso.

Riuscì a sentire il calore che emanava la sua mano sulla mia guancia. La toccai, riuscì a sentirla.

-"Impossibile, Lukey. Riesco a sentirti! Guarda, riesco a toccarti, questo è reale!"-Mi agitai con le lacrime agli occhi, mentre lui restava a guardarmi sorridendo.

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